Livello: sottoserie
Estremi cronologici: 1743 - 1766Consistenza: 3 unità
Istituita nel 1692 insieme alla colletta universale, alla tassa sulle parrucche e a quella sui cocchieri e servitori, essa non fu soppressa dall'editto del 7 agosto 1726. Regolamentata dal bando del 6 marzo 1727, continuò ad essere applicata. Il suo funzionamento restò simile a quello visto per la colletta universale: il messo del comune verificava la veridicità delle denunzie recate dai proprietari di cavalli, muli, somari e vacche e redigeva degli elenchi sulla base dei quali una deputazione di nomina locale ripartiva il contingente di imposta dovuto dal comune a quel titolo; sulla scorta di tali registri il cancelliere compilava i dazzaioli da consegnare al camarlingo per la riscossione(41).
Questi ultimi, per Buggiano, non sono pervenuti; della documentazione della tassa resta solo qualche nota di bestie del messo comunale. Ciascun registro del reparto contiene anche il saldo dell'annualità fiscale precedente e si riferisce non solo alla tassa del pie' tondo ma anche alla ritenuta di una crazia per scudo operata sui salari dei dipendenti di opere pie a norma del bando del 1° settembre 1730(42). Il versamento veniva compiuto dall'ente datore di lavoro direttamente allo Stato, secondo un criterio curiosamente moderno che ricorda l'attuale principio del sostituto di imposta in materia di imposta sul reddito dei lavoratori dipendenti.