Livello: serie
Estremi cronologici: 1378 - 1772Consistenza: 4 unità
Gli statuti più antichi del comune di Buggiano che siano pervenuti
risalgono al 1366; di essi si ha notizia e riscontro nei primi volumi delle
deliberazioni comunali ma il loro esemplare non è custodito presso l'archivio
storico comunale. Presso l'Archivio di Stato di Firenze resta l'esemplare presentato
al governo cittadino per l'approvazione.
La copia successiva degli statuti
comunali risale al 1378. L'esemplare degli statuti del 1378 custodito nell'archivio
storico comunale di Buggiano è disgraziatamente mutilo, constando di sole 3 carte.
Esso è pervenuto a Buggiano attraverso una vera e propria 'avventura' archivistica
ricostruibile solo in parte. Rilegato in cuoio e assi verosimilmente ai primi di
questo secolo, era custodito con ogni onore presso il comune di Massa e Cozzile, non
nell'archivio storico comunale ma nell'ufficio del sindaco, dato che si credeva
essere la copia degli statuti di quel comune. Riconosciuta invece come pertinente al
comune di Buggiano nel corso del riordino dell'archivio storico di Massa e Cozzile,
venne trasmessa all'archivio di quest'ultimo comune dopo una vicenda annosa e
tutt'altro che lineare, in cambio di una certa quantità di documenti pertinenti
all'archivio storico di Massa che si trovavano custoditi a Buggiano. Assai
probabilmente il motivo della presenza di carte e documenti pertinenti ad un comune
archiviati fra i documenti dell'altro deve risalire all'epoca della soppressione
della cancelleria autonoma di Massa e della sua sottoposizione a quella di Buggiano,
che ebbe luogo fra il 1776 e il 1784. Un cancelliere di Buggiano doveva essersi
portato con sé l'esemplare degli statuti di quest'ultima comunità nel corso di una
visita a Massa e poi, per ragioni a noi ignote, doveva aver lasciato lì il registro,
dove era stato in seguito raccolto e rilegato nella convinzione di trovarsi di
fronte agli statuti medievali massesi (convinzione fondata anche sul fatto che la
scrittura, di per sé non semplicissima, è ulteriormente complicata nella lettura da
condizioni di conservazione non ottimali). Gli altri documenti di Massa che si
conservavano a Buggiano dovevano invece la loro presenza in quell'archivio al fatto
che, nei primi anni dell'Ottocento, dopo la caduta del governo francese e il ritorno
dei Lorena, si era progettata l'unificazione a Buggiano di tutti i documenti
pertinenti alle due comunità, a disposizione e sotto la diretta responsabilità del
cancelliere buggianese. Le proteste vivissime dei Massesi ottennero la
riconsiderazione del provvedimento; esse rimasero presso l'archivio della loro
comunità, ove furono riordinate con cura e competenza dall'opera volontaria del
massese Angiolo Barli, archivista dell'Archivio dei Contratti di Firenze. Il fatto
che alcuni documenti massesi ancora si trovassero a Buggiano fa pensare che vi
fossero stati recati dai cancellieri di Buggiano nel corso della loro attività e che
per errore o dimenticanza non fossero stati più riportati al loro posto.
Nell'archivio è presente la riproduzione fotografica integrale dell'esemplare
custodito a Firenze.