Livello: sottoserie
Estremi cronologici: 1769 - 1777Consistenza: 7 unità
L'inventario dell'archivio comunale compilato nel 1835 definiva così una imposizione universale straordinaria introdotta con motuproprio granducale dell'11 giugno 1767 e applicata a norma della circolare del magistrato dei Nove del 13 giugno seguente. Essa colpiva tutti i "Poderi, e Terre spezzate" delle comunità del granducato, aveva corso biennale e doveva servire "per supplire alle spese occorse necessariamente in sollievo dell'Universale negl'urgenti Bisogni della Corrente Annata 1767"; venne rinnovata, biennio per biennio, quattro volte, sino al 1776(44). Ciascun bene immobile veniva riscontrato sull'estimo a cura di una delegazione di tre stimatori presieduta da un esperto geometra e stimato al valore corrente in scudi; ciascuno di essi era poi classificato, secondo il valore di stima, in sei classi a ciascuna delle quali corrispondeva una imposta fissa. Al solito, la classificazione era compiuta da una apposita deputazione locale con la redazione di un reparto sulla cui base il cancelliere preparava il dazzaiolo da consegnare al camarlingo per la riscossione.
La documentazione pervenuta consiste nel reparto della tassa, comprensivo di una completa descrizione del territorio di Massa e Cozzile, e in cinque dazzaioli corrispondenti alle cinque biennalità che furono riscosse.