Livello: serie
Estremi cronologici: 1790 - 1802Consistenza: 1 unità
I membri degli
organi del comune venivano nominati seguendo un processo articolato in tre fasi. La
prima fase era detta 'squittino'; con essa si provvedeva a individuare i cittadini
idonei a rivestire le cariche, secondo il censo, l'età ed eventuali requisiti
particolari richiesti per alcune di esse. I nomi degli individui così selezionati
venivano 'imborsati', cioè scritti su foglietti posti poi in apposite borse, una per
ciascun ufficio comunale, in numero sufficiente a garantire l'avvicendamento delle
cariche per un congruo periodo di tempo. Al momento fissato per il rinnovo delle cariche
si provvedeva ad estrarre a sorte dalle relative borse (da cui il nome di 'tratta' che
si dava a quest'ultima operazione) il necessario numero di foglietti. Quando anche
l'ultimo dei nomi era stato estratto, si procedeva a un nuovo squittino e ad una nuova
imborsazione. Fino alle riforme comunali leopoldine i verbali di queste operazioni
venivano generalmente allegati in appendice agli statuti; a Buggiano, invece, è
pervenuto, di tutta la documentazione prodotta, soltanto questo
registro.