Livello: serie
Estremi cronologici: 1814 - 1865Consistenza: 20 unità
Con la legge del 27 giugno 1814
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furono soppresse, al
momento della restaurazione del governo granducale, le "mairies" toscane e il
governo dei Comuni venne affidato, provvisoriamente, a una magistratura composta dai
rappresentanti delle precedenti amministrazioni: "maires", aggiunti e
consiglieri.
Solo nel 1816
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una regolamentazione organica della
materia provvide, praticamente, a ricostruire le antiche comunità leopoldine,
ripristinando i vecchi organismi del Magistrato comunitativo e del Consiglio
generale. Il gonfaloniere, capo del Magistrato e della comunità, diventò, da allora,
un funzionario di nomina granducale.
Spettava al Consiglio generale la nomina
degli impiegati comunali (medici e chirurghi, maestri di scuola, etc.) e l'elezione
dei deputati per la costituzione del reparto annuale della nuova tassa di redenzione
e di quella di famiglia, mentre era di competenza del Magistrato la scelta del
camarlingo e l'approvazione dei bilanci di previsione e dei consuntivi.
Dopo gli
avvenimenti politici del 1848 e l'esperienza del primo governo provvisorio toscano,
fu promulgato, in data 20 novembre 1849
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, un nuovo regolamento in base al quale il comune fu rappresentato
da un Consiglio generale di dodici membri, scelti fra tutti i contribuenti mediante
votazione a scheda segreta
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, e da un collegio di
Priori composto da membri del Consiglio in ragione di uno ogni quattro
consiglieri.
Tale regolamento fu abrogato nel 1853
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e sostituito da uno
di diverso tenore politico che ristabilì gli istituti del Magistrato e del Consiglio
generale, riportando in vigore il sistema della nomina per via di
estrazione.
Nel 1859
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, infine, dopo la parentesi del secondo governo provvisorio, il
Regio governo della Toscana, emanò una legge comunale che ricalcava, per molti
aspetti la normativa del 1840 e che restò in vigore fino al momento della
unificazione amministrativa del Regno nel 1865.
Contiene le sottoserie: Deliberazioni, Imborsabili alle cariche, Estratti
alle cariche.