Con la Restaurazione venne ripristinata la figura del camarlingo della
comunità, la cui nomina spettava al Magistrato comunitativo e che restava in carica
tre anni. Fu però mantenuto il sistema di gestione finanziaria già cominciato
con l'amministrazione francese, che aveva introdotto i bilanci di previsione e i
conti consuntivi al posto dei vecchi saldi. Entrambi erano preparati dal
cancelliere, approvati dal Magistrato comunitativo e definitivamente autorizzati
dall'autorità centrale. I bilanci o stati di previsione prevedevano per ogni
anno una ripartizione delle entrate e delle uscite comunitative in titoli e
capitoli; i rendiconti, anch'essi annuali, erano strutturati in modo
simile.