Livello: serie
Estremi cronologici: 1805 - 1814Consistenza: 10 unità
Sotto il Regno d'Italia l'amministrazione finanziaria delle comuni
introdusse l'uso dei bilanci mutuati dai budget in uso sotto l'amministrazione francese, di conseguenza
l'annessione all'Impero francese non comportò modifiche al sistema. La legge 24
luglio 1802 ed il Decreto reale 3 giugno 1805 fissava l'epoca entro cui il sindaco
doveva approntare i piani preventivi e i conti consuntivi rispettivamente per i mesi
di ottobre e febbraio, in modo da poter essere discussi e deliberati nelle sedute
ordinarie del Consiglio. I bilanci dovevano essere compilati su appositi moduli a
stampa. Nel caso di comuni composte da più frazioni, come nel caso di Licciana, i
bilanci si dividevano in "Bilancio generale" e "Bilanci parziali" delle frazioni.
Nel primo venivano incluse le entrate relative a Sovraimposta e Tassa personale e le
spese generali della Comune tra cui Pubblica Istruzione e Culto; nei bilanci
parziali venivano annotate le entrate e le spese relative alle sezioni suddivise nei
seguenti titoli di spesa parziale: "Interessi di capitali debiti", "Livelli, censi e
decime", "Compensi e abbonamenti", "Spese diverse".