Livello: serie
Estremi cronologici: 1797 - 1814Consistenza: 47 unità
La serie comprende la corrispondenza del presidente della Municipalità
relativamente agli anni 1797-1798,
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del
sindaco per gli anni 1806-1811 e del maire per il periodo 1811-1814.
Erano in precedenza
conservate nel fondo di Varano, senza alcun motivo apparente, le "Circolari della
Prefettura del dipartimento degli Appennini ai maires" per
l'anno 1814 nonché una raccolta di altre circolari della Prefettura per l'anno 1812,
di circolari del viceprefetto nelle Alpi Apuane per gli anni 1810-1811, di minute
del maire di Licciana per gli anni
1811-1812 e di lettere di autorità diverse al maire di Licciana per gli anni (1811-1812). Nel riordino
proposto le carte sono reinserite nel fondo originario, segnalandone la precedente
collocazione con la dicitura "Reinserite dal fondo di Varano" accanto
all'indicazione presente sulla camicia.
Il carteggio con l'Amministrazione
dipartimentale delle Alpi Apuane e con il commissario del potere esecutivo Lodovico
Lizzoli (1797-1798), entrambi con sede a Massa, riguarda in gran parte
l'incameramento dei possessi dell'ex marchese Claudio Malaspina di Ponte e la causa
tra la Municipalità ed il convento dei Servi di Maria, situato in Licciana. In
particolare si segnala l'inventario dei beni del convento datato 1797, in allegato
alla lettera del commissario del potere esecutivo dell'8 giugno 1798 (20 Pratile
Anno VI).
Le minute delle lettere di risposta del sindaco poi maire al viceprefetto del dipartimento del
Crostolo si conservano, a partire dal 1809, in allegato alle stesse lettere alle
quali si riferiscono, costituendone queste ultime il supporto fisico.
Le
circolari a stampa del prefetto del dipartimento degli Appennini ai maires per gli anni 1805-1810, prive di alcun
riferimento diretto a Licciana così come di data e numero progressivo di
ricezione,
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non costituiscono la documentazione di una
effettiva corrispondenza intercorsa tra l'istituzione con sede a Chiavari e la
nostra Comune, di fatto impossibile per motivi storici, essendo in quel periodo
Licciana compresa nel dipartimento del Crostolo, ma sembrano piuttosto essere state
trasmesse alla nuova Mairie di Licciana dalla sottoprefettura di Sarzana dopo il
1811, cioè dopo l'annessione all'Impero Francese, per fornire gli strumenti atti ad
un corretto funzionamento amministrativo. Per questo motivo si è proceduto ad
estrapolarle dai fascicoli contenenti generiche "Circolari del prefetto",
all'interno dei quali erano state poste nel corso del precedente riordino commiste
con le coeve circolari del prefetto del dipartimento del Crostolo. Sempre in merito
alle circolari prefettizie si segnala la sparizione della busta indicata come n. 3
"Circolari e carteggio del prefetto 1813-1814" nell'inventario di Erta.
La serie
comprende infine il carteggio con quei governi provvisori che, nel periodo compreso
tra il marzo 1814 e il gennaio 1815 ossia nella fase di passaggio tra l'occupazione
napoleonica e il dominio austro-estense, ricoprirono il potere amministrativo del
territorio degli ex-feudi lunigianesi in via provvisoria e a vari livelli. Questi
governi sono: il Consiglio amministrativo della città di Sarzana e suo circondario,
autorità che dopo l'occupazione di Sarzana da parte delle truppe inglesi nel marzo
1814 fu provvisoriamente delegata dallo Stato di Genova ad amministrare i territori
delle comuni di: Sarzana, Santo Stefano, Ortonovo, Castelnuovo, Fosdinovo, Aulla,
Licciana, Terrarossa, Bolano, Albiano, Lerici, Ameglia e Trebiano;
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il plenipotenziario dei Feudi di Lunigiana,
nella persona del tenente colonnello dello stato maggiore Werklein, che dal giugno
1814 prese possesso di tutti i feudi imperiali di Lunigiana per ordine del governo
austriaco; infine il Governo provvisorio dei feudi imperiali di Lunigiana con sede
ad Aulla, il cui presidente fu Luigi Malaspina, marchese di Mulazzo, istituito dal
plenipotenziario Werklein con il decreto del 13 giugno 1814.