Livello: serie
Estremi cronologici: 1679 - 1775Consistenza: 1 unità
La tassa di macine venne istituita nel 1552
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come gabella che veniva riscossa presso i mulini, nel 1678
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venne trasformata in
una tassa sulle persone con criteri per l'esazione simili a quelli della tassa sul
sale; anche in questo caso una deputazione locale si occupava di preparare i reparti
sulla base dei quali venivano approntati i dazzaioli, e la riscossione era affidata
ad un camarlingo. Dal 1679 gli abitanti della zona di Montecchio
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ottennero di poter
eleggere propri rappresentanti e un camarlingo particolare che riscuotesse la tassa
di macine con una gestione distinta da quella di Calcinaia; come risulta dal
registro a Montecchio i deputati erano due e duravano in carica due anni; la
nominava avveniva di solito a giugno prima della preparazione del reparto annuale,
spesso i deputati non entravano in carica insieme, ma il "vecchio" sceglieva il
"nuovo". Il camarlingo, eletto dai deputati, rimaneva in carica un anno alla fine
del quale versava l'importo della tassa riscossa al camarlingo della podesteria,
dalle formule di accettazione d'incarico, gli "obblighi di camarlingo", risulta che
spesso il designato aveva anche funzione di canoviere del sale per lo stesso
popolo.