Sede: Sinalunga (Siena)
Date di esistenza: sec. XIV - 1778Intestazioni: Consiglio ordinario, Sinalunga (Siena), sec. XIV - 1778
Storia amministrativa:
Il ricordato statuto di metà Cinquecento offre il primo quadro
organico delle istituzioni collegiali della comunità di Sinalunga: il collegio ristretto
formato dai tre priori e dal camarlengo, il Consiglio ordinario di trentatré elementi e
il Consiglio di un uomo per casa.
Pochi mesi dopo, alcuni esponenti delle principali famiglie sinalunghesi promossero, senza esito, una riforma del Consiglio ordinario allo scopo di ridurne i componenti, così da evitare che l'abolizione della quota di seggi riservati agli armati, conseguente alla soppressione delle "milizie nazionali" 11 , finisse per allargare eccessivamente l'ambito sociale di reclutamento dei consiglieri 12 .
Di lì a qualche anno venne manifestandosi un nuovo tentativo di limitazione dell'accesso al Consiglio ordinario, volto in questa circostanza ad impedire che la maggioranza dei suoi componenti fosse costituita da individui provenienti dal "contado" di Sinalunga. Nel giugno 1759 il gonfaloniere e i priori supplicarono infatti il granduca affinché permettesse che nell'elezione dei nuovi consiglieri, una volta assegnati i posti spettanti per privilegio a dottori e notai - verosimilmente residenti nel castello -, i seggi residui venissero suddivisi a metà tra gli abitanti della "terra" e quelli del "contado" 13 . Con rescritto del 9 ottobre seguente, accogliendo quanto proposto in merito dal capitano di Sinalunga, il granduca procedette invece ad una riforma più radicale del Consiglio ordinario. Abbandonato il sistema di cooptazione tramite scrutinio, venne introdotto un meccanismo di nomina dei consiglieri basato sul sorteggio previa imborsazione degli aventi diritto. In particolare il rescritto granducale prevedeva la confezione di tre borse: la prima riservata a notai e dottori e le altre due agli abilitati residenti rispettivamente nella "terra" e nel "contado". Il Consiglio avrebbe dovuto comprendere un massimo di otto notai e dottori, se disponibili, una quota variabile di abitanti della "terra", che sommati ai precedenti raggiungessero il numero di diciassette, ed infine sedici abitanti del "contado" 14 .
Per ovviare alle difficoltà che nonostante la riforma continuavano ad insorgere nell'assegnazione delle cariche pubbliche, a seguito di una specifica richiesta d'intervento presentata nel giugno 1765 da un gruppo di abitanti di Sinalunga, il nuovo granduca Pietro Leopoldo con rescritto del 9 dicembre 1766 ordinò un radicale riassetto del sistema di elezione dei principali ufficiali comunitativi. Sei accoppiatori, scelti nella "classe de' gonfalonieri" 15 avrebbero dovuto formare il bossolo dei gonfalonieri - carica separata da quella di camarlengo sin dal 1760 16 - inserendovi gli esponenti delle famiglie "descritte per un tal posto", quella dei camarlenghi riservata ai "soggetti più benestanti delle famiglie dei gonfalonieri", quella dei capo priori con i "soggetti delle famiglie più civili che presentemente godono di questo grado senza esserne stati mai remossi ed altri che siano dottori e notari", quella dei secondi priori con i "soggetti delle famiglie più onorate, che hanno goduto i pubblici onori e che sappiano leggere e scrivere" ed infine quella dei terzi priori con i "soggetti delle famiglie più onorate del contado" 17 .
Soggetti produttori collegati:
Collegio ristretto, Sinalunga (Siena), sec. XIV -
1778
(generico)
Consiglio di un uomo per casa, Sinalunga (Siena),
sec. XIV - 1778
(generico)
Complessi archivistici prodotti:
Comunità di Sinalunga fino al 1778, 1553 - 1838
(fondo, conservato in Comune di Sinalunga. Biblioteca e Archivio storico)