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AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
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L'archivio preunitario del Comune di San Giovanni Valdarno

Tipologia: inventario analitico

a cura di Antonella Moriani

patrocinio: Provincia di Arezzo - Progetto Archivi Arezzo 2012

Pubblicazione: Firenze, Edifir - Edizioni Firenze, 2012

Descrizione fisica: pp. 151, cm 24

Numeri: ISBN - 978-88-7970-546-2

Contenuti:

Al tempo della guerra, nella passata de' soldati l'anno 1527, tucti li statuti et riforme antique andarono in mala via insieme con molti altri libri e scripture di detto Vicariato poste nel detto palazzo, per esser andato a saccho tutta la terra.

La prima informazione, in negativo, sulla documentazione archivistica conservata a San Giovanni, risale al 1529 quando il consiglio del vicariato del Valdarno Superiore fu chiamato a deliberare su tutte le questioni fondamentali per il buon governo del vicariato, attesa la distruzione degli atti normativi di riferimento e di molti registri e scritture conservate nel palazzo di residenza dei vicari, avvenuta in occasione del passaggio di truppe mercenarie1.

Bisogna però arrivare al XVIII secolo per disporre di una descrizione organica dei fondi archivistici conservati nella cancelleria di San Giovanni, curata da Francesco Pasquini di Laterina, cancelliere comunitativo dal 1712 al 17262.

Subito dopo avere preso possesso dell'ufficio il cancelliere Pasquini dette, infatti, avvio alla ricognizione del patrimonio documentario conservato , che risultò ammontare a oltre 1400 unità archivistiche. La documentazione venne descritta, seppur sommariamente, in quaderni e fascicoletti separati, prendendo come riferimento gli uffici e le magistrature produttrici e introducendo la distinzione, cui corrispondeva una diversa collocazione, tra i 3 custoditi e quelli più antichi che si trovavano nel palazzo pretorio, residenza dei vicari.

Nel 1712 la documentazione riguardante l'attività dei giusdicenti era costituita da 995 filze e registri di atti civili e criminali dei vicari del Valdarno Superiore conservati a partire dal 1530, cui si aggiungevano 26 degli ufficiali di Montegonzi, riferibili agli anni 1694-1711, trasportati a San Giovanni , mentre il resto dell'archivio era conservato a Montegonzi.

Seguivano gli archivi prodotti dagli organismi amministrativi e di governo del vicariato4, quelli del comune5, dell'oratorio della Madonna delle Grazie6, della compagnia della Santissima Annunziata7 e del soppresso Monte di pietà8 di San Giovanni.

A questi si aggiungevano 52 unità archivistiche relative all'amministrazione dei comuni di Terranuova, Penna, Cicogna, Montelungo, Campogialli, Gropina, Faeto, Pratovalle, Anciolina, Chiassaia, Borro, Piantravigne, Treggiaia, San Giustino, Persignano e Troiana, della compagnia della Veste bianca e della podesteria di Terranuova. Venti unità si riferivano al comune di Loro e a quelli di Montemarciano, Cocollo e Peggio, oltre che alla compagnia della Madonna dell'Umiltà.

Il fondo documentario relativo alla lega d'Avane, ai popoli di Montegonzi, Montaio, Meleto, Castelnuovo e San Martino era costituito da 14 registri di statuti, deliberazioni e saldi e da un libro di partiti della compagnia della Visitazione di Montaio.

La documentazione della podesteria di Castelfranco, dei comuni minori di San Miniato a Scò, San Michele di Sopra, Faella, Montecarelli, San Tommè, San Gaudenzio e Menzano e delle compagnie della Santissima Trinità di Castelfranco e della Santissima Annunziata di Montecarelli era costituita da 46 registri di statuti, partiti e saldi.

Un ulteriore nucleo di carte - individuato nell'inventario con la generica, ma contemporaneamente significativa definizione di "filze dei cancellieri" - era costituito dalla raccolta di quegli atti che si configuravano come espressione 9 e che, oltre alla corrispondenza indirizzata al cancelliere, comprendevano i documenti riconducibili agli affari delle diverse comunità e quelli pertinenti alle funzioni dei cancellieri in quanto organi periferici dello stato, dal 1653 al 1711.

Un settore particolare dell'archivio risultava inoltre destinato alla conservazione dei documenti riferibili alla gestione dell'amministrazione fiscale di podesterie e leghe, costituiti in particolare da reparti e dazzaioli delle imposte la cui predisposizione rientrava tra i compiti specifici dei cancellieri.

Una trentina di anni più tardi nell'archivio di cancelleria erano confluiti anche i fondi documentari prodotti dai giusdicenti di Terranuova, Castelfranco e Loro, come si rileva dalla relazione inviata a Firenze nel 1746 dall'allora cancelliere di San Giovanni, Simone Biagini, in risposta al questionario d'indagine sugli archivi del granducato, fatto pervenire a tutti i detentori di archivi dall'auditore della Consulta Pompeo Neri10.

Gii archivi giudiziari di podestà, ufficiali e vicari erano conservati nel palazzo pretorio di San Giovanni nell'archivio "dei sindaci del palazzo", insieme con la documentazione degli organismi di governo e ammnistrativi del vicariato del Valdarno Superiore, comprendente , il , otto registri di deliberazioni del consiglio dei sindaci dal 1527 al 1746, nove registri delle entrate e uscite dal 1527 al 1531, quattro copialettere dal 1529 al 1709, inventari di mobili e masserizie, registri e filze relative alla gestione dei lavori di manutenzione delle strade, registri di debitori e creditori. La maggior parte delle carte della comunità e luoghi pii di San Giovanni e quelle dei comuni, popoli e luoghi pii compresi nelle podesterie di Terranuova, Castelfranco e nella lega d'Avane erano invece collocate .

La relazione fa inoltre riferimento alla raccolta dei testi statutari delle podesterie e comunità, tra cui, in particolare, un , il 11 e i capitoli dell'Oratorio della Madonna delle Grazie, del 1434.

Dagli anni Settanta del XVIII secolo l'assetto degli archivi della cancelleria di San Giovanni dovette subire una sostanziale modifica, riflesso della semplificazione del quadro istituzionale determinata dall'attuazione della riforma delle comunità voluta da Pietro Leopoldo, che proprio nei territori del vicariato del Valdarno superiore fu applicata in via sperimentale dal 1773.

Come è noto la riforma determinò la soppressione dei numerosi organismi - vicariati, podesterie, comuni e popoli - cui, a diverso livello, era stata affidata fino ad allora la gestione del territorio, le cui funzioni amministrative furono ereditate dalle comunità di nuova istituzione.

Successivamente alla riforma la cancelleria di San Giovanni comprese le nuove comunità di Terranuova, Castelfranco, le cui circoscrizioni vennero a coincidere con quelle delle vecchie podesterie, e San Giovanni, che comprese i popoli e comunelli già appartenenti alla soppressa lega d'Avane.

La nuova organizzazione istituzionale produsse significative modifiche nella struttura dell'archivio della cancelleria, in cui di fatto si realizzò una netta distinzione - fino ad allora sconosciuta - tra i fondi, non più suscettibili di accrescimento, degli organismi soppressi e quelli appena costituiti delle nuove entità amministrative, che è possibile cogliere attraverso l'esame dell'inventario compilato nel 1783 dal cancelliere Carlo Guarducci12, in cui compare anche un nuovo fondo documentario costituito dagli atti catastali la cui presenza si collega all'attribuzione alle comunità del contado della riscossione della tassa di decima, che i proprietari di beni fondiari avevano fino ad allora pagato direttamente a Firenze. In particolare la copia dei catasti e dei libri della lira vigenti delle tre comunità di San Giovanni, Terranuova e Castelfranco - che risalivano al 1776 e sulla cui base si calcolava l'importo della tassa - fu consegnata nel 1781 dagli uffici fiorentini della Decima alla cancelleria di San Giovanni, insieme agli atti relativi alle variazioni di proprietà intervenuti successivamente13. Nello stesso anno rientrarono nell'archivio 150 registri di entrate e uscite del vicariato e della comunità di San Giovanni, prodotti tra il 1453 e il 1551, inviati a suo tempo a Firenze presso l'amministrazione del Monte comune per controllo e non restituiti.

Nel 1784 infine entrò a far parte dell'archivio la documentazione dell'amministrazione dell'imposizione del fiume Arno, costituita da piante dei terreni lungo il corso del fiume e dagli atti relativi ai lavori di canalizzazione.

Fino ai primi anni del XIX secolo la struttura dei fondi conservati nell'archivio della cancelleria di San Giovanni non dovette subire ulteriori modificazioni, che intervennero invece all'indomani della annessione della Toscana all'Impero francese e della conseguente sostituzione dell'intera struttura amministrativa del granducato con quella vigente in Francia.

In particolare nel settembre 1808 la Giunta straordinaria di governo della Toscana decretò la soppressione delle cancellerie comunitative e dispose il trasferimento degli archivi dei giusdicenti e di quelli delle comunità, rispettivamente presso i nuovi tribunali di prima istanza territorialmente competenti e nelle mairies di nuova istituzione. In conseguenza di ciò il 5 marzo 1809 il maire di San Giovanni, Camillo Lelli, provvide a far trasportare ad Arezzo oltre 1500 tra registri e filze dei fondi dei giusdicenti di San Giovanni, Terranuova e Castelfranco. Due giorni dopo furono trasferite alla mairie di Castelfranco 173 unità archivistiche tra catasti e libri della lira dei 1776, registri di volture dal 1776 al 1808, dazzaioli dal 1776 al 1793, deliberazioni dal 1673 al 1808, saldi, statuti appartenuti alla vecchia comunità14.

La fine della dominazione francese intervenuta nel 1814 e il conseguente ripristino della precedente struttura amministrativa, comportò anche la riattivazione delle cancellerie comunitative. Quella di San Giovanni riprese a funzionare su un territorio sostanzialmente corrispondente al precedente per estensione, ma in cui erano ora presenti le tre nuove realtà amministrative di Cavriglia, Pian di Scò e Loro, costituite in municipalità autonome dal governo francese e confermate come tali dal governo granducale.

Gli atti già trasferiti ad Arezzo e Castelfranco, e quelli relativi all'attività delle mairies furono ricondotti nell'archivio di cancelleria in cui ricominciarono a svilupparsi i complessi documentari attinenti alle diverse comunità e alle specifiche attività dei cancellieri comunitativi.

Il passaggio della comunità di Cavriglia alla cancelleria di Radda alla fine del 1826, determinò anche il trasferimento del relativo fondo archivistico15. In tempi diversi, da febbraio 1827 a gennaio 1829 furono trasportati a Radda registri e filze attinenti all'attività amministrativa della comunità di Cavriglia dal 1814 al 182616, ma anche sedici registri dello stato civile francese, un libro di fidecommissi di Montegonzi del 1748 e l'intero fondo archivistico dei giusdicenti dell'ufficialato di Montegonzi dal 1562 al 1770.

Le redazioni inventariali successive, una del 1833 e l'ultima del 1852 evidenziano un notevole sviluppo della documentazione delle comunità e soprattutto di quella relativa all'amministrazione finanziaria.

L'inventario del 1833, successivamente aggiornato fino al 1844, risulta articolato in sezioni, che appaiono peraltro individuate, forse per l'incompletezza dei dati riportati, secondo criteri casuali ed empirici, che sembrano corrispondere più alla concreta distribuzione delle serie negli scaffali dell'archivio che non al tentativo di ricondurre gli atti alle rispettive realtà istituzionali17.

La stessa impressione si ha scorrendo l'inventario compilato a partire dal 1852 dall'aiuto cancelliere Enrico Bettini e revisionato dal cancelliere Niccolò Porri, su incarico dell'amministrazione comunale18 trattandosi di .

Nel 1865 - quando si interrompono gli aggiornamenti dell'inventario - nell'Archivio grande risultano conservate 348 filze di atti civili del vicario di San Giovanni dal 1501-1842; 393 del podestà di Castelfranco dal 1516 al 1837; 507 del podestà di Terranuova dal 1526 al 1838 e 47 dell'ufficiale, poi podestà di Loro dal 1561 al 1782.

Nell'archivio della cancelleria erano presenti 11 unità relative allo stato civile delle mairies di San Giovanni, Loro, Terranuova, Castelfranco e Pian di Scò dal 1808 al 1814 e della mairie di Cavriglia dal 1812 al 1814, oltre a stati della popolazione dal 1834 al 1854.

Seguivano 187 filze di atti dei cancellieri comunitativi dal 1653 al 1863; sette buste d'inventari di chiese di San Giovanni, Cavriglia, Terranuova, Castelfranco e Pian di Scò; 68 registri di deliberazioni di Loro, Terranuova, Castelfranco, San Giovanni e Cavriglia dal 1809 al 1865; 58 dazzaioli dal XVIII secolo di San Giovanni, Terranuova e Castelfranco19, 27 saldi dei popoli e comunità dal 1475; 6 registri di contratti delle comunità; la raccolta a stampa della legislazione toscana; 11 registri di estrazioni alle cariche e 7 registri di campioni di livelli di tutte le comunità che nel 1863 furono consegnati ai rispettivi gonfalonieri.

Un ulteriore nucleo documentario era costituito dalle carte dell'ingegnere di circondario di San Giovanni (75 unità archivistiche dal 1825 al 1850). Seguivano una settantina di filze e registri dell'arruolamento militare di tutte le comunità; 18 unità della guardia nazionale e infine il fondo dell'Oratorio della Madonna delle Grazie (38 unità dal 1484).

Nella stanza del catasto si conservavano i bilanci di previsione e i documenti di corredo di tutte le comunità della cancelleria dal 1817 al 1845; 173 unità relative al catasto particellare di tutte le comunità, aggiornate fino al 1860 e infine una serie miscellanea in cui era collocata la documentazione più antica (statuti di comunelli, fidecommissi, registri del monte pio, decimini, tratte, memorie), due buste di atti al tempo del governo francese di San Giovanni e Pian di Scò, una busta relativa alla guardia civica, accolli di strade, diari dei lavori di manutenzione delle strade, filze in cui erano cuciti insieme i registri dei mandati delle comunità dal 1828 al 1849, e i registri separati per comunità dal 1850, gli inventari di mobili e dell'archivio e i documenti relativi all'elezione del deputato all'assemblea legislativa toscana del 1848.

Erano inoltre conservati il fondo catastale più antico, costituito dai catasti descrittivi e dai libri della lira del 1776, le domande e la documentazione giustificativa dei passaggi di proprietà e una serie di copialettere dei gonfalonieri di San Giovanni dal 1820.

Infine nella stanza che affacciava sulla corte interna si trovavano 613 filze degli atti criminali dei vicari di San Giovanni dal 1522 al 1860, mentre nell'ufficio del cancelliere, oltre agli allegati ai rendiconti dal 1808 al 1865 si trovava tutta la documentazione relativa all'imposizione del fiume Arno, comprendente disegni e volumi.

L'abolizione delle cancellerie del censo toscane, avvenuta nel 1865 in applicazione della legge di unificazione amministrativa del Regno d'Italia, comportò conseguenze importanti anche dal punto di vista archivistico.

Consegnati il 15 settembre 1865 al sindaco del nuovo comune, i diversi fondi archivistici preunitari costituitisi nell'archivio della cancelleria di San Giovanni presero in parte strade diverse.

Gli atti delle comunità granducali di Terranuova, Cavriglia, Pian di Scò, Castelfranco e Loro furono trasferiti presso i corrispondenti municipi italiani. I fondi catastali confluirono presso l'ufficio dell'Agenzia delle tasse di Montevarchi e sono oggi conservati presso l'Archivio di Stato di Arezzo.

A San Giovanni rimasero le carte della comunità preunitaria prodotti prima e dopo le riforme settecentesche, quelle della municipalità francese e della comunità restaurata, gli atti amministrativi del vicariato del Valdarno Superiore, le carte della cancelleria inerenti alle comunità e luoghi pii e gli atti dell'Ingegnere di circondario.

Probabilmente rimasero presso la sede comunale - nel palazzo di residenza dei vicari e dove aveva avuto sede l'archivio della cancelleria - anche i fondi degli organi giudiziari preunitari, che secondo quanto disposto nel 1870 sarebbero dovuti confluire nell'archivio della locale pretura20.

L'archivio preunitario del comune di San Giovanni risulta attualmente articolato in due sezioni: la prima comprende la documentazione di carattere amministrativo prodotta dai numerosi enti e magistrature locali che operarono in un territorio molto più ampio di quello dell'attuale circoscrizione comunale. Sono questi i complessi documentari oggetto dell'intervento di riordinamento conclusosi con la realizzazione del presente inventario.

Della seconda sezione fanno invece parte i fondi archivistici dei giusdicenti (podestà, ufficiali e vicari, commissari) il cui riordinamento non può ancora considerarsi completato.

Il progetto di riordinamento dell'archivio preunitario di San Giovanni, fu affidato inizialmente ad Augusto Antoniella e Luigi Borgia, cui si deve la schedatura analitica degli atti, la ricostituzione dei fondi nella loro organicità e l'individuazione del modello di struttura descrittiva, che chi scrive oggi ha ereditato con l'incarico di portarne a termine l'elaborazione, mentre si deve a Francesca Cenni la revisione di tutte le unità archivistiche in vista della pubblicazione dell'inventario.

I complessi documentari ricostituiti e descritti - tenendo conto della realtà storico-istituzionale in cui si realizzarono e delle modalità di sedimentazione della documentazione - sono quelli prodotti dalle istituzioni che nel corso di oltre quattro secoli concorsero, talora sovrapponendosi, ad amministrare il territorio di San Giovanni o circoscrizioni territoriali più ampie di cui questo era parte.

Esse sono nell'ordine il Vicariato del Valdarno Superiore; l'antico comune, poi la Comunità leopoldina di San Giovanni, la Mairie, la Comunità restaurata; la Cancelleria comunitaiiva di San Giovanni. Di ognuna si è cercato di fornire le notizie indispensabili a ricostruirne attività e competenze in relazione alla produzione documentaria, senza naturalmente perdere di vista i mutamenti dell'organizzazione territoriale di riferimento.



Per la descrizione delle singole unità archivistiche sono stati seguiti i seguenti criteri:

1. La data dell'unità archivistica è stata riportata allo stile moderno.

2. I mesi sono indicati in forma abbreviata con le prime tre lettere seguite dal punto.

3. L'intitolazione originale delle unità è stato riportata tra virgolette.

Abbreviazioni utilizzate nella descrizione delle unità archivistiche:

c./cc. = carta/carte

cop. = coperta

leg. cart. = legatura in cartone

leg. mezza perg. = legatura in mezza pergamena

leg. perg. = legatura in pergamena

n. ant. = numerazione antica

p./pp. = pagina/pagine

reg./regg. = registro/registri

rep. = repertorio

s.d. = senza data

s.n. = senza numerazione

s.s = scritte

Di ciascuna unità sono stati segnalati la tipologia, il tipo di legatura, la numerazione delle carte, e quando presenti, la segnature antiche. È stata sempre segnalata la presenza di indici e repertori.

Le lacune nelle serie dovute chiaramente alla perdita di unità archivistiche sono segnalate con una serie di punti.

Sono state usate le seguenti sigle:

ASAr = Archivio di Stato di Arezzo

ASFi = Archivio di Stato di Firenze

ASSG = Archivio Storico del Comune di San Giovanni



ANTONIELLA, Cancellerie comunitative e archivi di istituzioni periferiche = A. ANTONIELLA, Cancellerie comunitative e archivi di istituzioni periferiche nello stato vecchio fiorentino, in Modelli a confronto. Gli archivi storici comunali della Toscana, Atti dei convegno di studi, (Firenze 25-25 settembre 1995), a cura di P. BENIGNI - S. PIERI, Firenze, 1982

ANTONIELLA, Vicariati e vicari = A. ANTONIELLA, Vicariati e vicari nell'organizzazione territoriale dello stato fiorentino: il Valdarno Superiore, in L. BORGIA, Gli stemmi del palazzo d'Arnolfo di San Giovanni Valdarno, Firenze, 1986, pp. 12-22

Archivio (L') preunitario del comune di Montevarchi = L'Archivio preunitario del comune di Montevarchi, inventario a cura di A. ANTONIELLA - L. BORGIA, Firenze, 1982

Atti del R. Governo della Toscana = Atti del R. Governo della Toscana dall' 11 maggio al 31 dicembre 1859, Firenze, 1860

Bandi e ordini = Bandi e ordini da osservarsi nel Granducato di Toscana, I-LXVI, Firenze, 1747-1859

BENIGNI - VIVOLI, Progetti politici e organizzazione di archivi = P. BENIGNI - C. VIVOLI, Progetti politici e organizzazione di archivi: storia della documentazione dei Nove Conservatori della Giurisdizione e Dominio fiorentino, in , XLIII (1983), pp. 32-82

Bollettino delle leggi = Bollettino delle leggi, decreti imperiali e deliberazioni della Giunta di Toscana, pubblicate nei Dipartimenti dell'Arno, dell'Ombrone e del Mediterraneo, I-XVIII, Firenze, 1808-1811

CANTINI, Legislazione toscana = Legislazione toscana raccolta e illustrata dal dottore Lorenzo Cantini socio di varie Accademie, tomi I-XXX, Firenze 1800-1808

CAVICCHIOLI, San Giovanni Valdarno. I tempi lorenesi = I. CAVICCHIOLI, San Giovanni Valdarno. I tempi lorenesi: la difficile identità di una comunità cittadina (1765-1861), in I. CAVICCHIOLI - R. VALENTINI, San Giovanni Valdarno. Città e territorio nell'età contemporanea, San Giovanni Valdarno, 2000, pp. 19-178

CONTINI, La riforma della tassa sulle farine = A. CONTINI, La riforma della tassa sulle farine (1670-1680), in La Toscana nell'età di Cosimo III, a cura di F. ANGIOLINI - V. BECAGLI - M. VERGA, Firenze, 1993, pp. 241-273

FABBRI, Origini e istituzioni di Castel San Giovanni = C. FABBRI, Origini e istituzioni di Castel San Giovanni tra medio evo ed età moderna, San Giovanni Valdarno, 2001

GHERARDI DRAGOMANNI, Memorie della terra di San Giovanni = F. GHERARDI DRAGOMANNI, Memorie della terra di San Giovanni nel Valdarno Superiore, Firenze, 1834 (rist. anastatica 1982)

Le terre nuove = Le terre nuove, Atti del seminario internazionale (Firenze, San Giovanni Valdarno, 28-30 gennaio 1999), a cura di D. FRIEDMAN - P. PIRILLO, Firenze, 2004

Nuove istruzioni per i cancellieri comunitativi secondo gli ultimi regolamenti e ordini di S.A.R., Firenze, 1779

PANSINI, I mutamenti dell'amministrazione della Toscana = G. PANSINI, I mutamenti dell'amministrazione della Toscana durante l'amministrazione napoleonica, in La Toscana nell'età rivoluzionaria e napoleonica, a cura di I. TOGNARINI, Napoli, 1985, pp. 553-579

PIRILLO, Firenze e i centri di nuova fondazione = P. PIRILLO, Firenze e i centri di nuova fondazione della Toscana medievale, Roma, 2007

SORDI, L'amministrazione illuminata = B. SORDI, L'amministrazione illuminata. Riforma delle Comunità e progetti di costituzione nella Toscana leopoldina, Milano, 1994

TARTARO, La canalizzazione dell'Arno nel Valdarno superiore = G. TARTARO, La canalizzazione dell'Arno nel Valdarno superiore. Un intervento sul territorio nel XVIII secolo, Montevarchi, 1989

TOCCAFONDI, Nascita di una professione: gli ingegneri in Toscana in età moderna = D. TOCCAFONDI, Nascita di una professione: gli ingegneri in Toscana in età moderna in La politica della scienza. Toscana e Stati italiani nel tardo Settecento, a cura di G. BARSANTI - V. BECAGLI - R. PASTA, Firenze, 1996, pp. 145-170



Gli antroponimi sono stati ordinati secondo il cognome, seguito dal nome e, se presente, dal patronimico, o secondo il nome seguito dal patronimico. I granduchi di Toscana sono stati indicizzati secondo il nome. I nomi latini sono stati tradotti. Quando presenti nei documenti, accanto ai nomi sono stati indicati l'ufficio e la carica ricoperti, per offrire un ulteriore strumento di ricerca. Gli autori e i curatori delle opere citate in bibliografìa sono riportati indicando in maiuscoletto il cognome e l'iniziale del nome. Quando la voce figura in nota il rinvio alla pagina è seguito dalla lettera "n".

Alberti Antonio di Matteo, camarlingo comunitativo 35

Alberti Gaetano, camarlingo comunitativo e della tassa di macine 41, 44, 46, 51

Alberti Lorenzo, camarlingo comunitativo 40, 42, 46

Alessandri Girolamo, camarlingo comunitativo e della tassa di macine 41, 45, 52

Alessandro di Ambrogio, camarlingo comunitativo 34

Altoviti Piero 83

Altoviti Simone, camarlingo comunitativo 34

ANGIOLINI F. 18

Antinori Niccolò 83

ANTONIELLA A. 8n., 13, 17, 21n.

Baglioni Gaspare, ingegnere di circondario 92

BARSANTI G. 18

Barzellotti Giuseppe, cancelliere comunitativo 119

BECAGLI V. 18

Bencivenni Paolo, camarlingo comunitativo 31, 35

BENIGNI P. 9n, 17

Bertini Pierantonio di Raffaele, camarlingo comunitativo e del vicariato 25, 35

Bertini Raffaello di Pierantonio, camarlingo comunitativo e della tassa di macine 35, 49

Bessi Alessandro di Vincenzio, camarlingo comunitativo 35

Bessi Filippo 146

Bessi Giovanni di Francesco, camarlingo comunitativo 35

Bessi Luigi, camarlingo comunitativo e della tassa di macine 41, 44, 46, 51

Bessi Pasquale, camarlingo comunitativo 46

Betti Alessandro, camarlingo comunitativo 35

Bettini Vincenzio, cancelliere comunitativo 118

Bettini Enrico, aiuto cancelliere 12

Biagini Iacopo Filippo, cancelliere comunitativo 104

Biagini Simone, cancelliere comunitativo 9, 105

BORGIA L. 13, 17

Brandini Marcantonio di Giovanni, camarlingo comunitativo 35

CANTINI L. 17, 47n.

Cantucci Giuseppe di Antonio, camarlingo comunitativo e della tassa di macine 32, 49

Cantucci Leopoldo di Francesco, camarlingo comunitativo e della tassa di macine 33, 50

Cantucci Orazio di Antonio, camarlingo della tassa di macine 49

Cantucci Rinaldo di Francesco, camarlingo della tassa di macine 50, 51

Caponsacchi Tommaso, camarlingo comunitativo 34

Cappucci Giovanni Battista di Giovanni, camarlingo comunitativo 35

Cappucci Michele, camarlingo comunitativo 35

Cartoni Carlo, ingegnere di circondario 92

CAVICCHIOLI I. 17, 37n.

Cenni Francesca 14

Chiari Luigi, cancelliere comunitativo 111

Ciampini Antonio di Giovanni, camarlingo comunitativo 34

Ciampini Carlo di Iacopo, statutario 28

Ciardini Ludovico, cancelliere comunitativo 124

Cipolli Giovanni di Salvestro, camarlingo comunitativo 34

Conforti Antonio, cancelliere comunitativo 113

Conforti Giovan Francesco, cancelliere comunitativo 105

CONTINI A. 18, 37n.

Corboli Alessandro 81 1n.

Corboli Giovanni di Domenico, camarlingo comunitativo 35

Cosimini Francesco, ingegnere di circondario 90, 92

Cosimo I de' Medici, 197

Daguerre Alfonso, ingegnere di circondario 90, 91, 92

Danti Iacinto di Giovanni, camarlingo comunitativo 35

Del Bello Andrea di Michele, camarlingo comunitativo 35

Del Bello Lorenzo di Andrea, camarlingo comunitativo 35

Del Bello Michele di Andrea, statutario 28

Del Chiaro Frosino, soprastante delle carceri 101

Del Greco Francesco, ingegnere di circondario 92

Del Segnia Bartolomeo di Iacopo, camarlingo comunitativo 34

Della Nave Giovanni Battista, cancelliere comunitativo 104, 134

Dovizi Uguccione di Ruggieri, camarlingo comunitativo 34

Dragoni Ulisse, ingegnere di circondario 90

Fabbri Andrea di Domenico, camarlingo comunitativo 34

FABBRI C. 18, 24n., 27n.

Fabbrini Anton Vincenzo 83

Fabbrini Bastiano di Giovanni, camarlingo comunitativo 35

Fabbrini Giovanni di Luigi, statutario e camarlingo comunitativo 28, 35

Fallesi Virgilio, camarlingo comunitativo 35

Fanetti Lorenzo di Orazio, camarlingo comunitativo 35

Fanetti Piero di Stefano, camarlingo comunitativo 34

Ferrati Andrea, camarlingo comunitativo 34

Ferrati Francesco, amministratore 35

Ferrati Piero, camarlingo comunitativo 35

Formichini Luigi, cancelliere comunitativo 116

Formichini Piero, cancelliere comunitativo 122

Franceschini Camillo, cancelliere comunitativo 135

FRIEDMAN D. 18

Frullani Pier Francesco, cancelliere comunitativo 108

Furiosi Giovacchino, cancelliere comunitativo 113

Galanti Camillo, camarlingo comunitativo 35

Galassi Fabio di Battista, camarlingo comunitativo 35

Galletti Domenico di Francesco, camarlingo comunitativo 35

Galli Antonio 81n.

Galluzzi Luigi, ingegnere di circondario 92

Gamucci Marcantonio di San Gimignano, cancelliere comunitativo 28

Gatteschi Federico, ingegnere di circondario 90, 92

GHERARDI DRAGOMANNI F. 18, 81n.

Ghini Lorenzo di Bindo, camarlingo comunitativo 34

Giampieri Cosimo, camarlingo comunitativo 35

Giampieri Mario di Francesco, camarlingo comunitativo 35

Giampieri Ottavio di Tommaso, camarlingo comunitativo 34

Giampieri Tommaso, camarlingo comunitativo 35

Giunti Niccolò di Antonio, camarlingo della tassa di macine 49

Grassi Giovacchino, cancelliere comunitativo 120

Gradi, Camillo di Giovanni, camarlingo comunitativo 34, 35

Grazzini Antonio di Valore , camarlingo della compagnia della Santissima Annunziata 82

Guarducci Carlo, cancelliere comunitativo 109

Guerrieri Antonio, cancelliere comunitativo 101

Gugliantini Raffaello da Figline, camarlingo del vicariato 25

Guidi Domenico, cancelliere comunitativo 100

Guidi Francesco di Giovanni Gualberto, cancelliere comunitativo 28, 99, 100

Incontri Francesco, cancelliere comunitativo 107

Lapini Andrea di Battista, massaio dei pegni del Monte di pietà 82

Lapini Ascanio, camarlingo comunitativo 35

Lapini Bastiano di Alessandro, camarlingo comunitativo 35

Lapini Bastiano di Ascanio, camarlingo comunitativo 35

Lapini Bernardo 81n.

Lapini Paolo, camarlingo del Monte di pietà 82

Lapini Piero di Alessandro, camarlingo comunitativo 34, 35

Lapini Tommaso di Vincenzo, camarlingo comunitativo 35

Lelli Camillo, maire 11, 53, 55

Lelli Giuliano, camarlingo comunitativo 31,35

Lelli Luigi 80

Lelli Sebastiano Domenico, cancelliere comunitativo 106

Lelli Vettorio, camarlingo comunitativo 34, 36

Leopoldo II di Lorena 127

Luci Luca di Luca, camarlingo comunitativo 34

Luci Luca di Pietro, statutario 28

Luci Luca, cancelliere e camarlingo del Monte di pietà 82, 99

Luzzi Francesco Maria di Giovanni, camarlingo comunitativo 30, 35

Mannozzi Vincenzo, gonfaloniere 65

Marchi Damiano, cancelliere comunitativo 105

Marchionni Francesco di Leone Antonio di Monticulo, cancelliere 28

Marconi Francesco, camarlingo comunitativo e della tassa di macine 41, 44, 52

Martineschi Bernardo, camarlingo comunitativo 35

Martinucci Giuseppe Maia, cancelliere comunitativo 109

Masoni Carlo, ingegnere di circondario 92

Mazzantini Ranieri Maia, cancelliere comunitativo 109

Mazzini Biagio, cancelliere comunitativo 115

Medici Francesco 83

Meoni Filippo, camarlingo comunitativo 41, 45, 46

Meoni Giuseppe, camarlingo comunitativo 40, 43, 46

Minucci Luigi, cancelliere comunitativo 118

Moretti Giovanni Battista, ingegnere di circondario 90

Mugnaini Luigi, camarlingo comunitativo e della tassa di macine 41, 44, 46, 51

Nannini Lepido, massaio dei pegni del Monte di pietà 82

Nelli Giovan Battista, senatore 84

Neri Neri di Filippo, camarlingo comunitativo e della tassa di macine 35, 49

Occhini Gustavo, ingegnere di circondario 90, 92

Occhini Pietro, cancelliere commutativo 111

Pagliai Giuseppe, camarlingo comunitativo 40, 43, 46

Pagnini Vincenzo, cancelliere comunitativo 100

PANSINI G. 18, 53n.

Papi Batista di Francesco, camarlingo comunitativo 34, 35

Pasquini Domenico, cancelliere comunitativo 102

Pasquini Francesco, cancelliere comunitativo 7, 101, 102

PASTA R. 18

Pecci Giovanni Antonio, camarlingo comunitativo 40, 43, 46

Pellegrini Francesco di Antonio, cancelliere comunitativo 108

Pescetti Cosimo, cancelliere comunitativo 103

Pietro Leopoldo di Lorena 9

PIRILLO P. 18, 27n.

Poccianti Gaetano, cancelliere comunitativo 118

Poni Niccolò, gonfaloniere 12, 64

Puccioni Tito, ingegnere di circondario 92

Querci Antonio, cancelliere comunitativo 101

Ramponi Felice, ingegnere 84

Ranieri Raffaello, cancelliere comunitativo 103

Regazzini Stanislao, ingegnere di circondario 90, 91

Restoni Domenico, camarlingo del vicariato 23

Restoni Francesco 83

Ricci Giuseppe, cancelliere comunitativo 102

Rinuccini Folco 83

Rosi Niccolò di Bastiano, camarlingo comunitativo 35

Rossi Antonfrancesco di Giovanmanria, statutario 28

Rossini Angelo Domenico di Angelo, statutario 28

Rossini Giovanni Maria di Bartolomeo, statutario 28

Sacchetti Benedetto, camarlingo comunitativo 46

Sacchetti Giovanni Antonio, camarlingo della tassa di macine 51

Salti Alessandro, camarlingo comunitativo 35

Salti Francesco di Giovanni, camarlingo comunitativo 34

Salvetti Gaetano, cancelliere comunitativo 118

Salviati, duca 83

Sandrucci Niccolò, cancelliere comunitativo 112

Sansoni Francesco, camarlingo comunitativo e della tassa di macine 42, 45, 46, 52

Sansoni Giovanni Gualberto, camarlingo della tassa di macine 51, 52

Sansoni Piero di Giuseppe, camarlingo della compagnia della Santissima Annunziata 82

Santini Carlo Antonio, cancelliere comunitativo 104

Seghi Carlo, cancelliere comunitativo 124

Soldani Benzi Domenico, camarlingo del vicariato 24

Soldani Alamanno, cancelliere comunitativo 102

SORDI B. 18, 37n., 38n.

Speziali Cosimo di Giovanni, camarlingo comunitativo 35

Speziali Giovanni di Giovanni Maria, camarlingo comunitativo 34, 35

Spigliati Giuseppe Gaetano, cancelliere comunitativo 106

Stocchi Viviano, cancelliere comunitativo 120

Sturimi, Carlo, cancelliere comunitativo 124

Succhielli Filippo di Michele, camarlingo comunitativo 35

Succhielli Michele di Zanobi, camarlingo comunitativo 35

Susini Fiorindo di Montevarchi, camarlingo del vicariato 23

Susini Giovan Battista da Montevarchi, camarlingo del vicariato 25

TARTARO G. 18, 83n.

TOCCAFONDI D. 18, 87n.

TOGNARINI I. 18

Torini Antoncamillo di Francesco, camarlingo comunitativo 30, 35

Torini Simone 49

VALENTINI R. 17

Vannini Sebastiano di Vannino, statutario e camarlingo comunitativo 28, 34, 82

Venturelli Giuseppe, cancelliere comunitativo 124

VERGA M. 18

VIVOLI C. 9n., 17

Zati Guido, cancelliere comunitativo



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Codifica:
Massimiliano Bertelli, gennaio - marzo 2016
Paolo Santoboni, revisione, giugno 2016