Con la Restaurazione, le funzioni in materia di stato civile che la
legislazione francese aveva affidato alle comunità furono restituite ai parroci.
Tuttavia nel 1817 venne istituito presso la Segreteria del regio Diritto un ufficio
centrale di stato civile1, presso cui dovevano conservarsi i duplicati dei
registri di nascita, matrimonio e morte compilati nelle parrocchie, che i parroci
dovevano far pervenire a Firenze per il tramite dei cancellieri comunitativi. A
questi ultimi fu invece affidata la tenuta dei registri dello stato civile dei non
cattolici e la compilazione a fini statistici di "riepilogazioni dello stato delle
anime", poi "censimenti enumerativi della popolazione".