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Tipologia: inventario analitico
a cura di Simonetta Soldatini
patrocinio: -
Pubblicazione: Siena, Edizioni Il Leccio, 1996
Descrizione fisica: pp. XXII, 383
Collezione: Documenti di storia, 17
Numeri: ISBN - 88-86507-10-0
Contenuti:
È con la più viva soddisfazione che presento l'inventario dell'archivio storico comunale di Massa Marittima, pubblicato per l'interessamento del Professor Mario Ascheri dell'Università degli Studi di Siena nella collana "Documenti di Storia" che egli dirige, e curato, con la consulenza della Sovrintendenza archivistica per la Toscana, da Simonetta Soldatini. Questo lavoro, condotto con intelligenza e metodo, ha infatti un duplice pregio: da un lato fornisce a ricercatori, studiosi ed utenti in genere, un valido ed efficace strumento di consultazione del materiale documentario attualmente conservato nell'archivio storico comunale di Massa Marittima; dall'altro offre, con l'introduzione fondata su indagini di prima mano condotte negli archivi di stato di Firenze e Siena, utili informazioni ed importanti occasioni di riflessione a quanti sono impegnati a studiare, nel territorio, i processi di formazione della trasmissione documentaria e a ricostruirne gli esiti. Infatti Simonetta Soldatini non si è limitata, nel suo inventario, a registrare puntuali operazioni di schedatura (che pure ha condotto) o, come più sovente accade, a proporre un nuovo ordinamento o un "riordinamento" del complesso della documentazione. Essa ha avuto il merito non comune di essersi posta, circa i contenuti e l'organizzazione formale presentati dal nucleo documentario di cui si stava occupando, alcuni interrogativi e di aver trovato, con ulteriori indagini, qualche significativa risposta. È per questa strada che incontriamo figure quali il Cancelliere Comunitativo Martinelli o l'Abate senese Pietro Paolo Pizzetti l'operato dei quali, non solo ha inciso in maniera decisiva sui contenuti e sulla struttura dell'archivio, ma risulta strettamente connesso alle istanze di autodocumentazione dell'amministrazione (si vedano ad esempio le cd. "Diligenze Martinelli") o a quelle più squisitamente politiche e giurisdizionali dello Stato riformatore (si ricordino, a questo proposito, le motivazioni che negli anni 1770-1780 stanno alla base degli interventi del Pizzetti negli archivi di Massa e di Castiglion della Pescaia). Né la curatrice di questo lavoro ha omesso di considerare i riflessi che su contenuti, struttura e ordinamento dell'archivio hanno avuto vicende squisitamente politiche, quali la riorganizzazione territoriale posta in atto dal Granduca Pietro Leopoldo che, con la creazione della Provincia Inferiore Senese e l'emanazione, nel 1783, del relativo Regolamento, fa dell'archivio della nuova comunità di Massa un vero e proprio archivio di concentrazione o, successivamente, il conseguimento dell'unità nazionale che, con l'unificazione amministrativa, nel 1865, la soppressione della Cancelleria e lo smembramento del deposito documentario da essa prodotto. L'inventario di Simonetta Soldatini è dunque caratterizzato da una sensibilità e da un'attenzione tutte particolari n ei confronti dei problemi della produzione e della trasmissione documentaria; in esso al centro dell'indagine - ed in via preliminare a qualsiasi intervento di "riordinamento" - sta la volontà di studiare e comprendere l'archivio come prodotto storico stratificato, come sedimento cartaceo di realtà e di istanze amministrative o politico-istituzionali in continuo divenire.
Paola Benigni Soprintendente archivistico per la Toscana
La Sovrintendente Paola Benigni si è già soffermata sulle motivazioni tecniche del pregio del lavoro che segue. Al sottoscritto resta il più modesto compito di motivare l'inserzione di questo inventario nella collana dei 'Documenti di storia'. Cosa che non richiede lungo discorso, perché basterebbe ricordare quel che Massa ha significato storicamente - e cosa significa ancor oggi quanto meno sul piano della 'memoria' - su versanti così lontani come quello degli scavi minerari da un lato e della produzione artistica dall'altro. Massa Marittima è stato in passato un centro importante, una 'civitas' - che era come dire un centro di vita civile, ivi incluso l'impegno religioso rappresentato dal suo vescovo - di primario rilievo. Di per sé per alcuni secoli, in gran parte oscuri per la perdita della documentazione, e poi come 'perla' del dominio dello Stato di Siena. A fronte di una Chiusi entrata tardivamente nello Stato senese, a fronte di una Grosseto di cui - di nuovo - è nota solo la fase forse meno significativa della sua storia, Massa è la 'città' per definizione dello Stato senese, centro importante per il suo passato, per la sua posizione di confine, per il territorio che ad essa faceva capo. Sarà un caso che la più imponente opera pubblica senese - la grande e sfortunata diga sul fiume Bruna -, cui lavorarono le più belle menti dell'architettura tardoquattrocentesca, venisse progettata proprio nel territorio storico di Massa? Si può parlare senza riserve di decadenza della città dal tardo Trecento. Ma si precisi che fu decadenza economica e demografica di fronte ad un passato brillante, operosissimo e fruttuoso. Il fondo documentario cui ora ci introducono le pagine di Simonetta Soldatini attesta con la sua straordinaria ricchezza proprio a partire da metà Trecento che la città aveva un solido profilo culturale ormai, che non sarebbe andato perduto. Che la storia culturale abbia suoi tempi rispetto a quella socio-economica è evidente anche da queste pagine. Massa si è data una 'costituzione' civile tra Due e Trecento - il periodo d'oro degli statuti comunali - e l'ha conservata nonostante le difficoltà crescenti. Questo è un Comune che mostra la centralità dell'organizzazione pubblica come costruitasi attraverso la lunga stagione del basso Medioevo, la più luminosa della nostra storia, e non solo per le realizzazioni architettoniche e artistiche. Non è un caso che larga parte delle pagine illustrative della Soldatini si soffermino sugli interventi operati nell'archivio a metà e a fine Settecento. Quelle carte divennero di nuovo un punto di riferimento importante in un momento di grande effervescenza riformatrice. Quando mai - come allora - ci si voltò indietro a riconsiderare con attenzione la documentazione tramandata dal passato? Il fatto che questo inventario appaia solo ora e, tutto sommato, in forma modesta, mostra chiaramente un aspetto della crisi contemporanea del nostro Paese e delle sue inveterate contraddizioni: mentre ci si trova troppo quotidianamente travolti dall'effimero trionfante a tutti i livelli, c'è chi si mette pazientemente e umilmente al lavoro sulle carte antiche per aiutare a consultarle e a trarne un'identità sempre più minacciata. Inutile sottolineare l'utilità del presente lavoro. Da qui bisognerà partire per ogni nuova ricerca di storia massetana. Ma non solo. Da questo inventario si rileva facilmente la 'centralità' di Massa in un'ampia area. Tra Siena, Piombino e la contea D'Elci, il Massetano storico si ritrova in queste pagine che invitano a ripercorrere la sua storia. La città, il suo territorio e i territori vicini, i rapporti con Siena, con Firenze, con il potere centrale nello Stato unitario. Dal tardo Trecento in poi fino agli anni '50 di questo secolo, si tratta di una massa imponente di documenti la cui conservazione già di per sé anche in secoli (relativamente) 'bui' (e non sono quelli del Medioevo per la Toscana) attesta la civiltà di queste terre. Bene ha fatto il Comune di Massa (che qui si ringrazia cordialmente) a favorire questa pubblicazione, perché non c'era modo migliore per stimolare a un approccio serio al proprio passato. Queste carte sono state prodotte dal Comune di Massa o da comunità vicine (ad es. Ravi, il cui statuto è stato nel frattempo pubblicato da Mario Brogi nel "Bullettino senese di storia patria" del 1992), ma non parlano di enti astratti, quanto di collettività umane operose nei secoli. È da qui che bisognerà partire per discorsi non improvvisati o fantastici su quel passato. Da qui e da un altro inventario meritorio che attende di affiancarsi a questo. Le carte giudiziarie prodotte in quest'area sono anch'esse ricchissime e attendono tante doverose ricerche (quanto necessarie anche altrove!). Ma intanto se ne deve diffondere la conoscenza. Esse hanno avuto non a caso un ordinamento e un'inventariazione a parte, a cura di Anna Maria Vittori, perché in realtà prodotte da uffici giudiziari che non erano incorporati gerarchicamente nel Comune di Massa, anche se la loro attività era disciplinata (in parte almeno) dagli statuti massetani. E' un altro grande capitolo di storia che quell'inventario potrà assicurare, incastonandosi come gemma preziosa accanto a quanto verrà prodotto nell'ambito del riordinamento in corso del fondo dei Vicariati e delle Podesterie dell'Archivio di Stato di Siena. Nel licenziare questo lavoro, perciò, non si può non auspicare che anche il lavoro che ne costituisce il necessario complemento possa presto affiancarsi al presente. Faranno un dittico inseparabile, e contribuiranno potentemente a riscrivere la storia di Massa e del suo territorio secondo gli standard richiesti dalla moderna storiografia.Mario Ascheri
1. L'archivio della comunità di Massa Marittima nel XVIII secolo
"Non più presto del presente ordinario ho potuto rendere intesa Vostra Signoria Illustrissima dell'operato della mia commissione perché il di 24 dicembre in Giuncarico non potei ritrovare un cavallo e giungere la sera a Massa, onde fatta qui la S. Pasqua il giorno 26 giunsi in mezzo a dirotta pioggia a questa Città. Fino al 28 non fui in grado di metter mano al lavoro. Ho posato in questo Palazzo Priorale convivendo con il Signor Cancelliere Vannucci, per esser più comodo all'archivio e poter prestare il mio servizio senza perder tempo in gite"1. Con queste parole l'Abate Pietro Paolo Pizzetti senese iniziava una serie di resoconti epistolari, con i quali teneva informato il Provveditore dell'Ufficio dei Fossi di Grosseto2 Perpignani, delle operazioni di riordinamento dell'archivio della Comunità di Massa, a cui era stato incaricato per ordine del Granduca Pietro Leopoldo3. In precedenza, il 29 novembre 1779 con una lettera inviata dalla Regia Segreteria delle Finanze4, il Provveditore Perpignani era stato informato di quanto il Granduca Pietro Leopoldo aveva disposto in relazione al riordinamento dell'archivio della Comunità di Massa Marittima, dimostrando una attenzione nei confronti di questo archivio certamente non casuale. In una visita compiuta a Massa Marittima nel marzo 1770, Pietro Leopoldo aveva osservato: "... sono gli archivi molto ricchi di antichi documenti, perché questa città ne tempi passati armava da 30.000 uomini e faceva la guerra a Siena: vi sono manoscritti del 1510 di nobiltà ed altri fogli curiosi e molte cartapecore antiche."5 Non a caso, proprio intorno agli anni '70 del XVIII secolo si era riaperta tra il Granducato di Toscana e lo Stato di Piombino, la vecchia questione relativa ai confini che rimetteva in discussione l'accordo concluso, tra il Granduca Francesco I e Iacopo VI Appiani, nel territorio di Follonica6. Questo accordo, raggiunto in seguito a transazioni intercorse tra il 1576 e il 1577, doveva porre fine alla annosa questione che si era aperta tra il Principato di Piombino e il Vescovato di Massa in seguito all'acquisto del territorio di Valli da parte degli Appiani il 6 giugno 1400. Tuttavia, come spiegherà lo stesso Pizzetti: "Le vertenze e le questioni fra il Granducato di Toscana e il Principato di Piombino per riguardo ai confini o all'occupazione di tenute o terreni nel territorio di Massa sembrerà che possino dirsi terminate nella transazione del 7 febbraio 1576, dal consecutivo istrumento di approvazione del 8 febbraio 1576 fatta da Giacomo VI Appiani e dall'apposizione di termini fra l'uno e l'altro per istrumento del 16 novembre 1577, dai quali istrumenti e molto più dal processo, rilevasi che il Comune di Massa turbato nell'antico suo possesso della Follonica promosse le sue ragioni sopra le tenute di Valli e Montione e dopo vari contratti e possesso preso per parte della Toscana, alle preci del medesimo Appiano si stabilì un terreno separato sul territorio di Valli di larghezza di mezzo miglio fino al mare sul quale con diversi patti restò fermato un condominio reciproco. Ma succeduta agli Appiani, per pretesa investitura non mai soddisfatta all'imperio, la famiglia Ludovigi e dopo questa la Buoncompagni l'anno 1768 si tornò di nuovo a promovere dalla medesima nuove questioni, imperciò che oltre la violenza usata da quei di Scarlino ai sbirri di Toscana, che sul terreno di condominio fermarono un malvivente nel 1768, condotta approvata da quel Principe, nel medesimo anno si negò lo scarico al medesimo scalo della Follonica ad un bastimento toscano proveniente da Livorno per lo che addottosi in tal circostanza per parte della Toscana il condominio della Follonica giusta i mentovati patti furono da quel Principe impugnati gl'istrumenti colle seguenti eccezioni: I) la nullità dei medesimi che son rogati da due notai; II) difetto di facoltà di Iacopo VI di poter disporre di quel territorio stante la precedente subinfeudazione fatta in Sforza Appiano, III) la risoluzione di queste particolari convenzioni per la versione di tutto lo Stato di Piombino alla Camera Imperiale e successiva nuova investitura del medesimo. Per le quali cose si è fatto luogo alla R.A.S. di riassumere le antiche sue ragioni e di aggiugnere altre pretenzioni che per l'ignoranza dei fatti e di produzione di ragioni si mancò in tal circostanza di addurre e far vive, le quali certamente se fossero state in tal tempo cognite non era credibile che il Gran Duca Francesco I si fosse contentato di un condominio di mezzo miglio (...)"7 La riassunzione delle ragioni del Granducato in quel territorio passava, quindi, anche attraverso una attività di ricerca e quasi di riesumazione delle carte comprovanti i diritti di sovranità di Massa sopra quelle tenute che, più direttamente, interessavano il problema della confinazione del Granducato con il Principato di Piombino, cioè Valli, Montione in primo luogo, ma anche S. Lorenzo, Casal Lunga, Gualdicciolo, Campetroso, Porto Baratti. D'altra parte, è noto il clima di rinnovato interesse che si registrò intorno agli archivi da parte dei Sovrani nel XVIII secolo. In questa epoca gli archivi erano sentiti più che mai come strumenti a disposizione del potere, come forzieri in cui erano riposte le testimonianze dei diritti del sovrano sul territorio, e a tutto ciò si legava strettamente la preoccupazione per la loro salvaguardia8. In Toscana, sono numerosi gli interventi sugli archivi voluti nella seconda metà del XVIII secolo da Pietro Leopoldo9. Dai riordinamenti operati sugli archivi relativi alle Magistrature della Repubblica fiorentina e del Principato mediceo all'istituzione dell'Archivio diplomatico, si scorge in tutti un'esigenza di controllo e di salvaguardia delle fonti documentarie, che nel caso dell'Archivio diplomatico derivò non solo dall'importanza rivestita dalle pergamene per i diritti pubblici e privati, ma anche da altri interessi legati all'erudizione e alla storia10. Così - tornando alla questione tra il Granducato e il Principato di Piombino - dall'esigenza di risolvere il problema della confutazione su territori di evidente rilievo nacque l'occasione per promuovere l'invio a Massa Marittima di un esperto erudito per esaminare accuratamente la documentazione del suo archivio ricercando materiale utile agli interessi del Granducato11, e per predisporre una adeguata tutela delle carte da esercitare anche mediante il loro trasferimento nell'Archivio diplomatico di Firenze. L'ordine che l'Abate Pizzetti ricevette fu quello di compilare un dettagliato catalogo dei documenti in cartapecora e delle altre carte con accenni alle date e alle materie trattate, nonché quello di riordinare le carte in modo da renderle sempre reperibili12. A parte avrebbe dovuto riferire sui documenti che più direttamente riguardavano la questione dei confini. Sarà lo stesso Perpignani a ricevere dal Pizzetti, le notizie sullo svolgimento dei lavori compiuti settimanalmente e a trasmetterle a Firenze al Segretario delle Finanze Schmidveiller. Grazie a questi resoconti, che abbiamo a disposizione, possiamo avere una cronaca della situazione dell'archivio quale era prima e dopo l'intervento che servi più di ogni altro a condizionarlo. Nella memoria allegata alla prima lettera inviata il 2 gennaio 178013, il Pizzetti si apprestò a riferire la situazione dell'archivio: "L'archivio di Massa conservasi in due stanze del quartiere priorale con soffitta a mattone semplice con diverse fessure esposto così alla polvere, all'acqua e al caso del fuoco che inavvertitamente potrebbe cadere di sopra da chi vi abita. Avvi in detto Palazzo una stanza a volta che potrebbe conservarsi senza pericolo. Contiene una piccola libreria di codici manoscritti e stampati. I primi parte in pergamena dei quali sembrano di qualche stima le Parabole di Salomone con i seguenti libri della Bibbia fino a tutta l'Apocalisse, ha di particolare un Indice di voci Ebree tradotte ma sembra mancante del primo tomo. Gli altri sono in carta grossa del secolo XIV. Opere legali e particolarmente di un Benedetto Siciliano del 1382. I stampati cominciano nel 1462 e finiscono nel 1504. Parte son legali, parte sono i gentili classici, Cicerone, Seneca, Tito Livio, Lucano, Marziale. Anno di singolare che sono delle prime edizioni dopo ritrovata la stampa e ci danno un'idea dei primi stampatori di Venezia, Roma, Bologna, Milano essendo Tedeschi e Francesi gl'impressori. In un cassone e diciotto piccole sacche si conservano le cartapecore che disposte cronologicamente dal 756 arrivano al 1500. Le più numerose sono dal 1220 al 1380 e dal 1440 al 1470. Il numero per ora è ignoto si può credere ascendere al 1200. Mancano alcune che sono in mano del Governo, si vuole che ne manchino molte di più ma niuno sa additare presso chi si ritrovino. Dopo queste seguono i libri delle deliberazioni, alcuni dei quali mancano e si vogliono esistenti nel Magistrato dei Conservatori di Siena. Annessi ai medesimi seguono i libri degli spogli e altri economici. Molte son le carte, i libri relativi agli atti giudiziali civili. Una scansia conserva le carte e i fogli dei luoghi pii. Vi sono ancora molti fogli in carta dall'anno 1400 al 1500. Si lasciano altre carte meno interessanti". Il nucleo fondamentale dell'archivio era costituito da carte sciolte molte in cartapecora e ancora di più in carta bambagina o ordinaria. Il Pizzetti si interessò immediatamente delle cartapecore, disponendole in ordine cronologico e iniziandone lo spoglio. Dopo essersi reso conto dell'entità del materiale, tramite il Perpignani, avanzò una richiesta: "(...) essendo troppo il perdimento del tempo nel leggere e poi scrivere vi è in questa Città il Padre Lettore Cesaretti Agostiniano che ha del genio e qualche abilità per queste materie. Lo proporrei per aiutarmi a scrivere se così si compiace il Reai Padrone"14. Il lavoro sulle cartapecore intanto si dimostrava molto interessante, ve ne erano due dell'VIII sec.15, diverse dell'XI e XII secolo tra cui alcuni diplomi spettanti ai Conti Alberti che possedevano vasti territori da Firenze a Poggibonsi oltre che a Monterotondo e ad Ilci: "(...) se continuassero ad essere le carte di simil fatta, o che almeno di tanto in tanto se ne incontrassero delle consimili, certamente l'archivio somministrerebbe qualche materia alla diplomatica"16. Lo spoglio delle cartapecore proseguì fino al marzo 1780 quando potè affermare di averle rintracciate in tutto circa 120017, coprendo un arco di tempo dall'VIII al XVI secolo. A questo proposito occorre rilevare un evidente contrasto con la tradizione che vuole le cartapecore massane depositate a Siena fin dal XVI secolo18. Tra l'altro su questo trasferimento vi è anche la testimonianza raccolta nella prima visita nelle "Maremme", da Francesco Rasi Auditore Fiscale di Siena nel 1573.1n questa i cittadini affermavano che: "Furono tolte tutte le scritture che haveva la Comunità in un cassone nella sagrestia del Duomo di commissione dell'Illustrissimo Signor Governatore Cardinale Niccolino e condotte in Siena"19. Come il Pizzetti nella prima memoria aveva osservato, la voce delle pergamene sottratte circolava ancora. Se è abbastanza improbabile credere ad una restituzione delle cartapecore da parte del Governo senese come supplicavano i cittadini all'Auditore Rasi, d'alba parte le testimonianze, che attestano nel corso del XVIII secolo la loro presenza a Massa si riferiscono sempre allo stesso nucleo esaminato dal Pizzetti se non addirittura più consistente. Infatti, esiste un Indice della prima metà del XVIII secolo compilato dal Cancelliere Giovanni Maria Martinelli20,nel quale viene descritto in forma di regesto il contenuto di certe scritture riunite in 16 "mazzi" e conservate in un cassone e di altre racchiuse in 25 sacche21, dunque 7 sacche in più rispetto a quelle che vide il Pizzetti. Queste scritture erano, appunto, le cartapecore prima che venissero operate quelle pesanti sottrazioni, tra le quali lo stesso Indice22, che anche il Pizzetti in una lettera 23 ebbe modo di denunciare: "Ho veduto che l'archivio non ha molto che è stato derubato del meglio e fra l'altre cose è stato portato via l'Indice Martinelli che avrebbe potuto molto servire. Da un solo inventario di carte circa 200 appartenenti al vescovado nascosto a bella posta fra i fogli di cause civili sbandati si rileva che esistevano 18 privilegi con loro sigillo a favore del vescovado (...). Di queste carte ne esiste una o due. Ho ancora osservato che tutti son pratici di ciò ch'è in Archivio e che andando i giusdicenti a statare, in questo tempo essendo restato l'Archivio in mano dei paesani con facoltà di poter veder le sacche attaccate al muro è seguita l'espoliazione dell'Archivio. Si dice che un Canonico morto ricevè un fascio di cartapecore di quelle appartenenti al vescovado (...)". Dunque, se si è persa ormai da secoli la traccia delle cartapecore trasportate a Siena nel XVI secolo tanto da non sapere più se si tratta di verità o di leggenda, sta di fatto che in seguito al riordinamento e in osservanza delle disposizioni granducali in materia, le cartapecore massane, destinate ad essere depositate nell'Archivio diplomatico di Firenze, furono invece trasportate a Siena e depositate presso l'Archivio delle Riformagioni. Si farà eccezione solo per alcune che saranno trasportate a Firenze perché ritenute in connessione con i diritti sovrani dello Stato24. Ciò è tra l'altro testimoniato da una memoria compilata il 26 ottobre 178225, nella quale facendo il punto sulla situazione archivistica di Siena lo stesso Pizzetti precisava: "(...) Gli oggetti ai quali feriscono tutte le carte che si conservano negli archivi dello Stato di Siena son quattro: I) Carte relative agli affari del Principato per le quali è destinato l'Archivio delle Riformagioni. II) Carte e documenti che spettano alla giurisdizione ed esercizio dell'autorità che ha ciascun Magistrato della Città e per queste ha ciascun Magistrato il suo archivio. III) Carte che hanno relazione agli affari dei Municipi o Comunità dello Stato e per queste ha ciascuna Comunità il suo archivio. IV) Carte relative ai dritti privati che si conservano nelle rispettive famiglie o nell'Archivio Generale. Potrebbe sembrare che bastassero dunque le quattro classi di archivi che si conservano (...). Potrebbe sembrare però che fosse inutile qualunque altro archivio nondimeno per le ragioni vere e validissime che nel riferito motuproprio si accennano saggiamente si è creduto un Sagrario distinto cognito sotto il nome di Archivio Diplomatico (...). Non si propone qui di formare lo stesso Sagrario in Siena per il suo Stato non sarebbe necessario né conveniente. Pare però necessario un accrescimento dell'Archivio delle Riformagioni il di cui oggetto essendo ristretto alle cose del Principato può ricevere da tutti gli archivi cose contenenti l'oggetto medesimo (...). Esaminate le carte dell'Archivio di Massa si è veduta la necessità di riunirle all'Archivio delle Riformagioni, detratte poche carte che convengano all'Archivio Diplomatico, come è stato fatto (...). Massa è stata Città che ha avuti sotto di sé più castelli, ed ha formato territorio, i contratti della sommissione di questi castelli a questa Città, le sue leghe, gli acquisti giurisdizionali appartengono agli affari del Principato e così all'Archivio delle Riformagioni, per le quali cose giustamente quest'archivio vi è stato riunito". Terminato nel mese di marzo lo spoglio delle cartapecore, il Pizzetti proseguì con il riordinamento delle altre carte sciolte. Si trattava di copie e minute di patti dal XIII al XIV secolo, carteggi dal XIV al XVI secolo, infinite carte relative all'amministrazione economica della Comunità e un buon numero di carte con stanziamenti e decreti priorali26. Nello stesso tempo il Pizzetti si preoccupò per la sicurezza dell'archivio mediante alcuni accorgimenti: "Crederei inevitabile la spesa di fare alcuni cassettoni in un armario vecchio e render serrato l'archivio, nell'istessa maniera ch'esistano due altri armari perché ho veduto che per l'umidità d'una muraglia perivano tutte le carte, come son perite buona parte di quelle in carta bambagina (...). Ho veduto che l'archivio non ha molto ch'è stato derubato (...). Esisteva l'Indice Martinelli che modernamente è stato rubbato (...). La ragione dunque di fare in un vecchio armario i cassettoni e serrarlo con chiave non è ristretta alle cartapecore, bensì a tutte le carte sciolte delle quali abonda l'Archivio"27. I cassettoni verranno fatti costruire e non tutti serviranno per la conservazione delle carte sciolte28 poiché il Pizzetti, avvalendosi dell'opera di un libraio29, riunirà le medesime in filze legate in pergamena. Così, in questo condizionamento abbiamo, attualmente, le riformagioni dal 1365 alla prima metà del XV secolo, il carteggio dal XIV al XV secolo che venne suddiviso in: lettere di Procuratori, Agenti e Ambasciatori della Comunità; lettere di diverse Comunità e del Principato di Piombino; lettere del Governo di Siena e lettere di persone cospicue30. Lo stesso intervento si ebbe per le carte relative all'amministrazione economica, per il carteggio fino al 1780, nonché per gli istrumenti, ordini e rescritti e per gli atti civili e criminali dei giusdicenti locali31. Le lacune che il Pizzetti rilevò nella documentazione, però, non toccavano solo le carte sciolte, ma anche i volumi già esistenti, infatti più volte ebbe modo di rilevare il taglio di intere carte e l'asportazione voluta di fogli su serie documentarie importanti come le riformagioni32 o i copialettere priorali 33. Il 7 maggio 1780 il Pizzetti scrisse: "Prevengo Vostra Signoria Illustrissima che per l'asciugamento dei paduli al dir dei Professori l'esalazione della terra imputridita non è per essere indifferente alla salute di chi non è naturalizzato a quest'arie. Questo signore Cancelliere è più d'un mese che fu assalito dalle febbri e stando ora in convalescenza è consiglio dei medici che vada a prendere un respiro di aria migliore, lo che mi obbligarebbe a restar solo, prego dunque Vostra Signoria Illustrissima ottenermi per gli ultimi di maggio la dovuta permissione di soprasedere alla revisione dell'Archivio e ritornare a Siena dove potrò mettere al pulito l'Indice delle cartapecore e dell'operato ..."34. Il permesso venne accordato35. Il 2 giugno 1780 il Pizzetti inviò da Siena una lunga memoria36 nella quale descrisse le operazioni eseguite e la nuova disposizione data alla documentazione. La fase era intermedia, il riordinamento non si poteva dire ancora concluso ma la documentazione più di rilievo era stata esaminata e disposta nei nuovi armadi, quello che restava era, a suo giudizio, un lavoro di tre mesi al massimo. Tornerà infatti in ottobre e si tratterrà fino a gennaio 178137 per concludere, ma intanto nel maggio 1780 dopo un lavoro di cinque mesi aveva materiale sufficiente per compilare lo spoglio delle cartapecore e delle altre carte d'archivio38. Inoltre, aveva raccolto un ampio repertorio di notizie riguardo al problema della confinazione del Granducato con il Principato di Piombino39.Su questo argomento redigerà una relazione dal titolo: "Fatto 1 storico con documenti comprovanti le ragioni della Reai Corona di Toscana sopra lo Stato di Piombino e in particolare sopra le tenute di Valli, Montione, Porto Baratto, S. Lorenzo, Casallunga, Volta Grecana e Gualdicciolo"40. A questo punto non resta che vedere nel dettaglio come il Pizzetti articolò l'inventario. I registri e le filze, occorre premettere, furono suddivisi in serie contrassegnate da ima lettera dell'alfabeto e da un numero romano progressivo. La numerazione venne lasciata aperta, serie per serie. Sotto la lettera A sono raggruppati gli statuti41 e diciotto filze di istrumenti, ordini e rescritti dal 1352 al 178042; sotto la lettera B si trovano 14 decreti priorali e consigli; con la C il carteggio in 33 filze dal XIV secolo al 1780; con la D 19 spogli della comunità dal 1400 al 1750 ; con la F 28 volumi relativi all'abbondanza o Monte frumentario43; con la M nove registri: il cittadinario dal 1231 al 130244, un libro dei beni della comunità di Colonna, allogagioni di terreni del Comune dal 1436 al 1560, capitoli e privilegi con Siena, atti contro i Conti d'Elci contro il pascolo, atti della causa con Urbano per i confini di Ravi, protocollo di ser Neri da Casole del 135645, protocollo di ser Antonio di Piero del 143946 e imbreviature d'istrumenti dei secoli XIV e XV47. Con la lettera N sono contrassegnati 19 volumi di atti civili e 5 criminali; con DD si trovano 84 volumi di danno dato48; con la O si trovano 5 volumi relativi all'Opera di 5. Cerbone; con la P 36 volumi di amministrazione dei camarlinghi del Comune; con la Q sono contrassegnati 64 codici legali e di belle lettere49; con la R 28 volumi di riformagioni50; con la S si trovano 37 volumi relativi allo Spedale di S. Andrea; con la T 2 volumi dell'Opera di S. Agostino; con la X 12 volumi di inventari pupillari51; con la Z 5 volumi di estimo52. Il Pizzetti, però, tralasciò non poco materiale archivistico che, in certi casi, giudicò esplicitamente inutile. È interessante vedere che cosa annotò in un inventario del 178253 il Cancelliere Matteo Disperati, dopo aver descritto le scritture d'archivio secondo l'ordine dato dal Pizzetti: "Diversi fasci di carte fra le quali esistono portate di grasce, d'olio e di bestiame e più domande fatte per ricevere grano dall'Abbondanza le quali tutte furono vedute e dichiarate inutili nella riordinazione dell'Archivio eseguita fino dall'anno 1780 dal Abate Signore Pietro Paolo Pizzetti come ancora diversi libri di particolari ed altri in carattere tedesco. Sei libri di gabelle e due bilanci del Censo antico che pagava il Comune alla Città di Siena. Un fascio di diversi liberarli di fide e altro fascio di diversi libri di registro di polize di mandati ed altro. Item cinque quaderni dei sindacati di camarlinghi che 2 della comunità del 1779 e 1780, 1 dello Spedale del 1772,1 dell'Opera di S. Cerbone del 1773, altro dell'Opera di S. Agostino del 1771. Notasi come le filze, libri e carte fin qui descritte compongono la riordinazione di questo archivio di Massa eseguita come sopra dal Signore Abate Pizzetti e che non è stato col presente inventario in alcuna parte variato il sistema in cui fu posto l'archivio medesimo dal Signor Pizzetti stesso, quantunque vi si osservino delle irregolarità e confusioni, essendo stato ciò fatto perché possa sempre vegliare quello stato di ordinazione nel quale fu lasciato questo archivio dal renomato Signor Pizzetti a tale effetto da S.A.R. specialmente Deputato". Detto questo, il Cancelliere passava ad elencare puntigliosamente le unità archivistiche, a cui non fu fatto caso nel riordinamento Pizzetti54. L'evidente critica del Cancelliere nei confronti del riordinatore può essere stemperata oggi in una diversa valutazione per cui più che un lavoro poco meditato, possiamo scorgere nell'intervento del Pizzetti un riflesso dei metodi e dei criteri usati in quell'epoca in cui si faceva prevalere l'aspetto politicoamministrativo degli archivi, con la tendenza a privilegiare le parti dell'archivio ritenute più importanti per il loro valore di autodocumentazione, tralasciandone altre giudicate inutili. Tuttavia, nel nostro caso, a differenza di molti altri coevi, non vennero operati veri e propri "spurghi" delle carte ma semplici accantonamenti55. Ma, inevitabilmente, quello che il giudizio del Disperati lascia intendere è che l'intervento sistematico del Pizzetti si presentava tutt'altro che privo di pecche. E, in effetti, sono varie le incoerenze che vi si riscontrano. Specialmente nelle serie, dove sono stati legati insieme i documenti sciolti, si riscontrano trasposizioni di documenti che alterano gravemente l'ordine cronologico. Un esempio rappresentativo di ciò si riscontra nella serie dei decreti priorali e consigli dove le unità, denominate bastardelli vengono legate insieme con notevoli sbalzi cronologici. Ulteriori irregolarità vi sono anche nella distribuzione delle unità all'interno delle serie. Le serie, spesso denominate in modo generico, raggruppano unità che invece hanno una identità ben precisa. Questo avviene per esempio nella serie P denominata "Amministrazione dei camarlinghi" dove si ritrovano mescolati tra loro: rincontri dei camarlinghi, registri di pagamento, libri del massaro, nonché volumi che raccolgono, legati insieme, libretti di entrate e uscite di vari ufficiali, dai camarlinghi generali agli ufficiali delle porte, dai camarlinghi del sale a quelli del biado eccetera. Mentre, nella serie D "Dare e avere", dove si raggruppano gli spogli dei debitori e creditori, venne dimenticato il libro di rincontri dei camarlinghi dal 1534 al 1555 sfuggito alla serie P. Nonostante tutto, resta indiscutibile la mole di lavoro svolta dal Pizzetti per dare una maggiore razionalità a quello che appariva come un archivio affogato in una marea di carte sciolte. In realtà, l'archivio si ha motivo di credere che avesse una sua organizzazione alla quale aveva contribuito, qualche decennio prima, il Cancelliere Martinelli, durato in carica dal 1735 al 1749. Questa, però, è scomparsa quasi totalmente nel riordinamento del Pizzetti, il quale volle ignorare qualsiasi sistematicità, che oggi, tuttavia, riaffiora, a momenti, tra le carte. Un repertorio56, compilato dal Martinelli, offre lo spunto per accennarvi brevemente. Si tratta di quello che viene chiamato manuale di cancelleria: un repertorio dove le varie materie corrispondenti agli interessi della vita comunitativa vengono suddivise per ordine alfabetico e richiamano le relative fonti di tipo legislativo o contrattuale, che si trovano disseminate nelle scritture d'archivio. Questo strumento che, tra l'altro è ancora utile quando si tratta di rintracciare notizie contenute nei volumi preesistenti il riordinamento, come statuti, riformagioni, bastardelli ecc., richiama anche scritture non più rintracciabili come ad esempio il libro stella57 o le filze contenenti le diligenze Martinelli. Quest'ultime, dovevano essere filze contenenti istrumenti, rescritti e provvedimenti raggruppati, presumibilmente, secondo un criterio per materia piuttosto che cronologico. Il Pizzetti, quando procedette all'accorpamento delle filze che formano oggi la serie degli istrumenti, ordini e rescritti, deve averle smembrate e disposto i documenti che contenevano secondo un ordine cronologico. Infatti, si possono rintracciare, all'interno della filza relativa agli armi 1740-1751, gli indici di due filze di diligenze58, mentre, i documenti singoli recanti la segnatura del Martinelli, si possono ritrovare sparsi tra le varie filze di questa serie. Senza dubbio, il Martinelli, durante il suo mandato, fu particolarmente attivo. Oltre a questo repertorio e oltre allo spoglio delle cartapecore massane, ricordato in precedenza, compì una nuova trascrizione dello Statuto locale strutturata in due volumi e completa di aggiunte fino al 155759, peraltro non citata nell'inventario del Pizzetti60. Infine, compilò un "Catasto dei luoghi pii" esistenti in Massa recante obblighi e catasto dei beni posseduti61. Tutta questa attività doveva scaturire, in primo luogo, dalle necessità del suo ufficio di Cancelliere, ma lascia anche trasparire una certa coscienza del valore delle carte per la memoria storica. Questa sua inclinazione verso la ricerca, tra l'altro, lo portò anche ad ampliare quella "Istoria della città di Massa" che si vuole attribuire al frate agostiniano Agapito Gabrielli vissuto a Massa nel XVII secolo62. Attualmente, di questa storia si conserva una copia settecentesca63 trascritta proprio dal Martinelli e corredata da una parte finale, libro IV, supplemento aggiunto nel 1738 proprio dallo stesso. Attestate le capacità del Martinelli, il suo zelo e la sua indubbia conoscenza del materiale archivistico che ogni giorno aveva sotto mano, lascia, tuttavia, perplessi una omissione commessa nei riguardi dell'Auditore della Consulta fiorentina Pompeo Neri64. Infatti, proprio nel periodo in cui il Martinelli svolgeva il suo incarico, l'Auditore Pompeo Neri, nell'ambito di un progetto di unificazione del diritto vigente, iniziò la nota inchiesta diretta a raccogliere notizie sul contenuto degli archivi, necessarie per arrivare alla compilazione di un nuovo codice di diritto civile65. Il 14 marzo 1746 venne mandata un'istruzione ben precisa a tutti i ministri delle Cancellerie 66, con l'invito a rispondere entro il 30 aprile67. Molto stranamente, pare che il Martinelli non abbia messo le sue cognizioni al servizio dell'Auditore, infatti, tra le notizie che sono pervenute alla Consulta fiorentina, non figura alcuna sua risposta. Vi si trovano invece solo generiche notizie sul Capitanato di Massa, anonime e non datate. Nessun accenno alle scritture d'archivio, tranne un: "Archivio v'è con buoni documenti e perciò meritevole di essere meglio tenuto"68. È certo che, una risposta esplicita del Martinelli sarebbe stata fonte di preziose informazioni sull'organizzazione dell'archivio in quella prima metà del XVIII secolo. D'altra parte, non abbiamo a disposizione molti inventari delle carte presenti nella Cancelleria di Massa Marittima, redatti nei secoli precedenti al XVIII. Malgrado venissero estese, in seguito ad una riorganizzazione delle cancellerie dello Stato Senese avvenuta nel 158069, anche ai cancellieri di questo Stato, le istruzioni relative all'inventariazione delle pubbliche scritture, sono pochi gli inventari che è stato possibile rintracciare nei libri delle riformagioni. Il primo è appunto del 158070 ed è, per la verità, molto succinto. Si articola in quattro punti: "Libri settanta di riformagioni, vendite et altro, un armario di libri antichissimi e scritture tra i quali si sono messi gran parte dei sudetti libri, una cassa piena di scritture antiche come di sopra, il presente libro bianco dove si scriverà (...)". Qualche anno più tardi si ebbe un inventario molto più articolato e forse il più completo di questo genere. Venne compilato il 29 luglio 159271: "Inventario della Cancelleria di Massa del palazzo de Signori Priori consegnato da ser Francesco Cappellani Cancelliere passato a me Giovanni Soverzini presente Cancelliere conforme l'ordine de molto Magnifici Signori Conservatori come segue: prima libri sei dell'Estimo o novo lira antichi et non interi72, item libri sedici di Reformationi dal 1433 per fino l'anno 1589, et un'altro cominciato il detto anno, et si continua fino al al presente del 1592 in tutto libri dicessette73, item libri cinque di bilanci74, item un libro di inventari de beni de pupilli con coperte negre75, item libri quindici di sei di Gabella et danni dati al tempo di diversi Cancellieri76, item due altro uno del danno dato de sei di Gabella, l'altro del danno dato, che si vede, che sono di presente alla mano, item libri tre di rincontri di camarlingati cioè uno d'Andrea Gabrielli, l'altro di ser Domino Scoci, et l'altro di Gio. Massaini, et uno di Domenico Venosi (...)77, item libri tre di polize (...), item libro d'inventari delle robbe del palazzo de signori priori (...), due libri di lettere e notule (...)78, item un libro vechio di lettere e notule et altro, item un libro detto delle compre cominciato Panno 1559 segue fin loggi dove è conto de proventi che vende la Comunità et promesse de Camarlinghi et de Rettori delle Case pie et altro79, item due bastardelli di deliberazioni moderni scritti da più cancellieri (...)80, item due libri di bandi, uno finito di scrivere con coperte bianche di cartapecora et l'altro con coperte correggiate di corame rosso poco scritto81, item il libro dei debitori della Comunità, che è di mano di carte numero 19982, item un libro da registrarvi l'approvazioni delle soccite item un libretto in cartapecora di capitolazioni fra la Magnifica Comunità di Siena et Massa83, item due processi sono contro Andrea Gabrielli di carte 107, l'altro contro i Signori Conti d'Elci di carte 286 (...)84, item libri settanta di camarlingati antichi semestrali85, item libri tre grossi con coperte in corame rosso di quando il Comune teneva la gabella a sua mano86, item un altro libro antico con coperte di corame bianco detto et intitolato registro di notule e deliberazioni, item un libro antico detto del massaro anzi due87, un altro libro antico con coperte in corame detto lo stratto88, item un liro d'inventari delle case pie et chiese, item un altro libro antico detto de residui dove sono notati debitori del Comune di Massa di que tempi, item un libro di polize antico, item bastardelli otto di Cancellieri parte con coperte e parte senza, tre bastardelli di sententie di danni dati (...), item un quadernuccio di mano di messer Ristorello già Cancelliere di più debitori del Comune, un quadernuccio di più debitori e creditori del Comune di Massa, un cartone tra Scarlino e Massa, item un libro di lettere e notule latino, uno straccia foglio di statuti di Massa in carta bambagina, un libro antico che si diceva lo spechietto dove si notavano quelli che non accompagnavano li Signori priori et altre trasgressioni con altre scritture in esso89, item un libro di debitori e creditori antico, item due altri libri antichi di polize, item in un cassone libri dicessette antichi di più cose del Comune90 (...)"91. Come si può vedere, anche se molto articolato si tratta di un semplice elenco descrittivo, senza pretese di ordinamento, redatto per fissare la consistenza del materiale presente in archivio. L'inventario seguente, compilato il primo dicembre 160292, è piuttosto incompleto e nel breve elenco rispecchia il precedente del 1592. Dopo il 1602 non si incontrano più inventari di Cancelleria di questo genere per quasi due secoli. Infatti, solo nel 1782, a due anni di distanza dal riordinamento Pizzetti, il Cancelliere Matteo Disperati compilerà un inventario93 dei libri e delle filze afferenti alla Comunità e alla Cancelleria. Qui saranno riprodotte le carte secondo il riordinamento Pizzetti e descritte anche quelle sfuggite ad esso94, in più verranno elencate le scritture sopravvenute al 178095. Ma, gli anni 80 del XVIII secolo, a causa dei profondi mutamenti determinati dalla politica leopoldina96, porteranno riflessi oltre che nella struttura del territorio anche nella compagine dell'archivio. Infatti, in seguito al Motuproprio granducale del 17 marzo 178397 con cui venne stabilito il nuovo Regolamento della Provincia Inferiore Senese, Massa venne definita come nuova Comunità comprendente nel proprio territorio anche le Comunità di Monte Rotondo, Prata, Tatti. Questa situazione dette luogo alla immissione nell'archivio di Massa del materiale archivistico di queste tre Comunità che, fino a quel momento, erano state autonome e indipendenti. Si presume che questo versamento si sia verificato in più momenti dato che una nota del Cancelliere Anton Domenico Palmieri98 riporta un elenco di scritture un po' inferiore rispetto a quello che verrà dato nell'inventario seguente del 179399. Qui, infatti, furono elencate tutte quelle unità relative alle tre Comunità soppresse che si trovano presenti nell'archivio storico comunale100. Nello stesso tempo, la riforma leopoldina del 1783 razionalizzò anche l'assetto delle Cancellerie che diventarono circoscrizioni più ampie comprensive di più Comunità, all'interno delle quali i Cancellieri continuarono ad esercitare le loro funzioni101. Le Cancellerie nuovamente istituite furono cinque102, tra queste Massa ebbe competenza anche sulle Comunità di Gavorrano e Roccastrada103. Di conseguenza, tutto il materiale archivistico afferente a queste due Comunità venne a confluire nell'archivio della Cancelleria di Massa. Si ottenne così la formazione di un notevole archivio di concentrazione che, però, durante il XIX secolo a causa delle alterne vicende di assestamento amministrativo subite dal territorio, venne sottoposto ad una inevitabile decomposizione.
2. L'archivio della Comunità di Massa Marittima nel XIX secolo Durante il periodo della restaurazione, si susseguirono gli inventari compilati dai cancellieri per esigenze di ufficio. Il primo è del 1819104, altri ce ne sono dal 1822 al 1825105. Tutti rispecchiavano grosso modo l'ordinamento del Pizzetti, mentre le filze e i registri si susseguivano senza un numero d'ordine, suddivisi per scanzie, creando un ordinamento di tipo topografico106. Sempre nello stesso periodo, ma redatti separatamente, si ebbero gli inventari delle carte relative a Gavorrano e Roccastrada107 che, continuarono ad essere concentrati nell'archivio della Cancelleria di Massa come nel periodo precedente al governo francese. Nel 1826 i tre inventari furono riuniti in uno solo108 dove si registrò anche l'immissione delle carte della nuova Comunità di Scarlino e Buriano109. Nel 1837 con motuproprio del 13 gennaio, venne istituita la nuova Cancelleria di Roccastrada, di conseguenza tutti i documenti relativi alla Comunità di Roccastrada furono tolti dall'archivio della Cancelleria di Massa e rimessi alla nuova Cancelleria110. Sempre nello stesso anno, alla Cancelleria di Massa venne aggregata la Comunità di Montieri111. che fino a quel momento era appartenuta alla Cancelleria di Chiusdino nella Provincia Superiore Senese112. Il materiale archivistico venne effettivamente versato nel gennaio 1838113. I continui aumenti e diminuzioni di materiale archivistico che si verificarono nell'archivio della Cancelleria di Massa richiesero nel 1839 la redazione di un nuovo inventario: "Nuova riforma dell'inventario generale dell'Archivio e Cancelleria comunitativa fatta in occasione del riscontro eseguito nel 31 dicembre 1839 attese le diminuizioni ed aumenti come dai precedenti inventari per il distacco dei comunelli di Colonna, Tirli e Buriano, e dell'intiera Comunità di Roccastrada, ed atteso l'aumento per l'aggravazione a questa Cancelleria della Comunità di Montieri"114. Questo, nelle caratteristiche generali, non si discosto dai precedenti115. Infatti, venne redatto per esigenze di amministrazione e per avere un elenco di consistenza del materiale presente. Inoltre, è molto probabile che le singole unità non siano state effettivamente numerate, poiché risulta dalla numerazione progressiva che non sono comprese tutte le unità. Nel 1845 si ebbe un nuovo inventario generale che, probabilmente, corrispondeva a quella generale attività di inventariazione che si attuava un po' in tutte le cancellerie del Granducato tra il 1840 e il 1853116. Purtroppo il registro che contiene questo inventario117 ha subito una grossa mutilazione, proprio in corrispondenza della descrizione del materiale relativo alla Comunità e alla Cancelleria di Massa118. Comunque, in generale possiamo notare che si tratta di un inventario che presenta qualche accorgimento maggiore rispetto agli altri. All'interno delle serie, per esempio, viene rispettata una certa progressione cronologica, la numerazione è su doppio binario per cui da un lato è a corda e arriva fino all'ultimo pezzo, numerato con 1934, e dall'altro vi è una numerazione aperta che si interrompe ad ogni serie. Forse le unità furono effettivamente numerate ma, a causa della mutilazione subita dal registro, non è stato possibile verificare. Questo inventario, come testimoniano le firme dei Cancellieri che si susseguirono dal 1845 al 1860, restò valido fino a quell'epoca. In occasione di questi passaggi di consegna, i cancellieri rilevavano solo il degrado della documentazione catastale, ma, nel 1859, il Cancelliere Funaioli dichiarò espressamente di non voler assumere l'incarico di riordinare l'archivio compilando un nuovo inventario119. Evidentemente l'inventario doveva risultare ormai inadeguato e si rendeva necessaria una revisione120. Ormai prossimi all'unità d'Italia, stava per verificarsi il passaggio dalle vecchie Comunità granducali ai nuovi Comuni dello Stato unitario121. Stava per verificarsi anche lo scioglimento delle Cancellerie comunitative e la frammentazione dei loro archivi122. Anche l'archivio della Cancelleria di Massa dovrà cedere, nel periodo che segue l'unità d'Italia, la documentazione relativa alle comunità di Gavorrano e Montieri che fino a quell'epoca aveva conservato. Di questo passaggio non rimane alcuna testimonianza nelle carte d'archivio e, del resto, in questo periodo di transizione non abbiamo alcun inventario. Occorre arrivare al 1870 per trovarne uno e verificare la nuova situazione dell'archivio dopo l'unità d'Italia. Tutto il materiale archivistico presente nella sezione storica dell'archivio comunale di Massa è stato, con l'attuale riordinamento, suddiviso in tre parti: archivio preunitario, archivio postunitario e archivi aggregati. L'archivio preunitario, che comprende la documentazione dal 1365 al 1865, è stato riordinato secondo gli attuali indirizzi della metodologia archivistica123. L'inventario di questa prima parte è stato suddiviso in otto sezioni: Comunità di Massa (1365-1808); Comunità aggregate (XV sec.-1804); Cancelleria (1513- 1808); Mairie (1808-1814); Comunità di Massa (1814-1865); Cancelleria (1814- 1865); Comunità di Monterotondo (1427-1815); Ingegnere del circondario (1825-1850).
3. L'Archivio comunale di Massa Marittima dopo l'unità d'Italia Quello del 1870 fu un inventario124 voluto unicamente per scopi amministrativi, compilato per ordine del Regio Delegato straordinario. Si articola in due parti, la prima riguardante gli atti civili e criminali del tribunale di Massa Marittima e la seconda relativa al materiale archivistico prodotto dalla Comunità medesima. Presenta una numerazione progressiva unica per tutta la documentazione. Non si rilevano scansioni temporali derivate dai mutamenti istituzionali che sono intervenuti nelle varie epoche. Non si evidenzia alcuna serie, ma semplici raggruppamenti casuali di unità archivistiche dello stesso tipo. La totale mancanza di scientificità rende questo inventario nettamente inferiore a quelli precedenti. Nel 1883 furono introdotte in appendice alcune aggiunte che riguardavano principalmente il materiale cartaceo prodotto dopo l'unificazione. Si trattava del carteggio dal 1866 al 1883, di materiale finanziario sempre di quegli anni, di protocolli della corrispondenza dal 1868 al 1883, di registri di stato civile e di registri delle deliberazioni del consiglio dal 1866 al 1883 e della giunta dal 1874 al 1883. Malgrado varie delibere del consiglio, a partire dal 1878, lamentino la disgraziata riorganizzazione delle carte operata nel 1870 e richiedano interventi di riordinamento125, abbiamo la certezza di un solo intervento operato nel 1901 dall'archivista Catani sulle carte che vanno dal 1866 al 1875126. Mentre a testimoniare un'ulteriore intervento di più ampio respiro, poiché non è stato rintracciato nessun altro inventario oltre a quello del 1870, restano le tracce di una cartellinatura che in certe unità si sovrappone a quella del 18 70127. Prima dell'intervento del Catani il carteggio dal 1866 al 1875, come si desume dall'appendice all'inventario aggiunta nel 1883, era raccolto in quaranta buste. Le prime ventisette contenevano il carteggio dal 1866 all'ottobre 1873, mentre le rimanenti buste dalla ventottesima alla quarantesima, contenevano il carteggio dal novembre 1873 a tutto il 1875. Attualmente e, come si presume, in seguito all'intervento del Catani, questo materiale si trova suddiviso anno per anno e raccolto in ventuno buste. Dal 1875 in poi il carteggio, pur con notevoli ammanchi di materiale, non presenta sostanziali differenze di ordinamento rispetto all'inventario del 1883. Un'altra difformità, rispetto a questo, si può rilevare nella serie delle deliberazioni del consiglio dove, attualmente, manca il registro contenente le deliberazioni dal 1866 al 1873 che in inventario corrispondeva al n. 211. Al suo posto si sono rinvenute due filze e due buste che raccolgono, sia pure in modo estremamente lacunoso, le deliberazioni corrispondenti cronologicamente a quelle del registro scomparso. Occorre avvertire che la documentazione postunitaria presa in esame, presenta notevoli lacune soprattutto nel periodo compreso tra i primi del '900 e il 1939. Tali lacune riguardano soprattutto il materiale di carattere finanziario, ad esempio, i bilanci preventivi dal 1916 passano al 1940, i conti consuntivi dal 1893 al 1929, i documenti di corredo al consuntivo iniziano nel 1936, i libri mastri dal 1914 passano al 1941, inoltre esiste un solo registro dei mandati ed è ottocentesco. È da segnalare altresì che la serie dei registri di protocollo inizia solo dal 1931. La documentazione di questo archivio nell'attuale riordinamento è stata strutturata in serie aperte per permettere un continuo aggiornamento con nuova documentazione, proveniente dall'archivio di deposito. Ogni serie viene individuata con un numero romano, mentre ciascuna unità archivistica viene contrassegnata da un numero arabo progressivo. I1 carteggio generale è stato raggruppato in una serie unica, secondo il criterio proposto da Augusto Antoniella come il più idoneo alle esigenze dei Comuni di non vaste dimensioni128. L'archiviazione del materiale relativo al carteggio risulta effettuata in base a tre titolari diversi. Il primo va dal 1866 al 1876, il secondo dal 1877 al 1906129, infine il terzo, che è stato necessario ricostruire, va dal 1907 al 1922. Il carteggio per categorie, strutturato cioè secondo il titolano ufficiale del 1897130, inizia senz'altro dopo il 1922 in una data imprecisata poiché, a causa di una lacuna nella documentazione, il carteggio si interrompe al 1922 e riprende nel 1928 con i documenti questa volta archiviati secondo il titolano ufficiale. Per concludere, occorre accennare brevemente alla sezione che completa l'inventario, che è stata dedicata agli Archivi aggregati all'Archivio storico comunale. Questa comprende le Memorie di Case pie (1410-1910); lo Spedale di S. Andrea (1623-1781); l'Opera di S. Agostino (1385-1875); l'Opera di S. Cerbone (1515-1910); Luoghi pii diversi (secc. XVI- XIX); la Pia Eredità Moncini (1764-1964); l'Asilo Giardino d'infanzia "G. Falusi" (1880- 1959); la Congregazione di carità (1894-1915); l'Ente Comunale di Assistenza (1939- 1977); il Giudice Conciliatore (1873-1897); il Partito Nazionale Fascista (1924-1944); il Comitato di Liberazione Nazionale (1944-1946). [Simonetta Soldatini]
Abbreviazioni usate
ASCM = Archivio storico comunale di Massa Marittima ASF = Archivio di Stato di Firenze ASG = Archivio di Sta to di Grosseto ASS = Archivio di Stato di Siena BCM = Biblioteca comunale di Massa Marittima c./cc.= carta/carte cart. = cartone cop. = copertina c.p. = come il precedente c.s. = come sopra det. = deteriorato ind. = indice inf. = inferiore leg./legg.= legato/legati marg. = margine ms./mss. = manoscritto/manoscritti non num./ n.n. = non numerate p./pp. = pagina/pagine perg. = pergamena reg./regg.= registro/registri rep. = repertorio rubr. = rubricario s.d. = senza data sec./secc.= secolo/secoli sez. = sezione sup. = superiore suppl. = supplemento v. = verso gen. = gennaio feb. = febbraio mar. = marzo apr. = aprile mag. = maggio giu. = giugno lug. = luglio ago. = agosto set. = settembre ott. = ottobre nov. = novembre dic. = dicembre
La segnatura antica delle unità archivistiche segue, fra parentesi, quella attuale. Il sistema di datazione è stato rapportato al sistema attuale. Le unità archivistiche più deteriorate sono state segnalate di seguito alle notazioni sul condizionamento esterno
[Archivio preunitario]
Comunità di Massa Marittima (1365 - 1808)
Statuti
Capitoli, ragioni e privilegi
Ragioni
Deliberazioni e partiti
Copialettere priorale
Instrumenti, ordini e rescritti
Decreti priorali e consigli
Atti delle adunanze
Imborsazioni e tratte
Lettere e suppliche
Controversie
Sindacati ai podestà
Spogli di debitori e creditori
"Stratti" di debitori e creditori
Allocagioni di terreni
Campione dei livelli
Fida
Debitori e creditori
Entrate e uscite del camarlingo delle fide
Annovero
Luoghi di monte
Catasto
Libri delle tasse
Tassa di gabella
Gabella dei contratti
Gabella di doti
Imposta sui lupi
Imposizioni straordinarie
Dazzaioli delle riscossioni
Dazzaioli dell'imposta del dazio
Spese dei camarlinghi generali
Entrate e uscite dei camarlinghi: rincontri
Entrate e uscite dei camarlinghi generali ed altri comunali
Libretti degli ufficiali di gabella
Libretti degli ufficiali della guardia
Libretti delle porte
Libretti dei tre ufficiali del debito
Libri del massaro
Bilanci
Mandati e bilanci di dare e avere tra i camarlinghi e i canovieri del sale e l'Ufficio dei Fossi
Saldi
Documenti di corredo ai saldi
Osservazioni ai saldi
Estratti dei camarlinghi
Approvvigionamenti militari
Lavori in Ghirlanda
Abbondanza
Libretti dei mulinie del grano
Libretti degli Ufficiali del biado
Debitori e creditori dell'abbondanza
Entrate e uscite dei camarlinghi dell'abbondanza
Abbondanza: stipulazioni di promesse
Abbondanza: richieste di grano
Sale
Colonia dei Lorenesi
Comunità aggregate
Comunello di Perolla
Comunità di Prata
Delibrazioni e memorie
Spogli
Stato d'anime
Comunità di Tatti
Comunità di Gavorrano
Comunità di Ravi
Scritture provenienti da amministrazioni private
Miscellanea
Cancelleria comunitativa di Massa Marittima (1513 - 1808)
Lettere e negozi
Copialettere
Memorie e contratti
Obblighi e mallevadorie
Pigioni di case
Confinazioni e stime di terreni
Inventari
Spoglio Pizzetti
Mairie di Massa Marittima (1808 - 1814)
Deliberazioni del Maire e del Consiglio municipale
Carteggio ed atti
Affari di culto
Amministrazione
Coscrizione
Passaporti
Registri dei mandati
Saldi e documenti di corredo
Registri di stato civile
Decreti della Prefettura dell'Ombrone
Comunità di Massa Marittima (1814 - 1865)
Duplicati di deliberazioni del Magistrato e del Consiglio generale ad uso del Gonfaloniere
Atti delle adunanze del Magistrato e del Consiglio
Elezioni
Carteggio del Gonfalone
Copialettere del Gonfalone
Note di credito ipotecario
Affari di grasce
Lavori di strade
Arruolamento militare
Liste di leva, note anagrafiche dei parroci e carteggio
Guardia nazionale
Deliberazioni del Consiglio di ricognizione
Consiglio di disciplina
Ruoli e matricole
Registri di servizi e di ordini e consegne di armi
Carteggio
Regolamenti
Rendite cedute dal governo francese in conguaglio dei luoghi di monte
Bilanci di previsione e allegati
Campioni dei livelli
Campioni delle imposizioni di fossi e canali
Dazzaioli delle rendite e proventi
Carteggio delle rendite proventi
Dazio dei possidenti
Tassa prediale e dazio comunitativo
Dazzaioli della tassa prediale e dazio comunitativo
Tassa di famiglia
Dazzaioli della tassa di famiglia
Reparti della tassa di famiglia
Registri dei mandati e repertori delle assegnazioni
Saldi e rendiconti
Revisione ai rendiconti
Registri fiscali: conteggi tra l'Imperiale e Reale depositeria generale e il Camarlingo della comunità
Cedole di registrazione giornaliera delle macinazioni del Molino di Valpiana
Varie
Cancelleria comunitativa (1814 - 1865)
Carteggio con l'Ufficio dei fossi e coltivazioni, con la Regia camera di Soprintendenza comunitativa e la Prefettura di Grosseto
Circolari e notificazioni dell'Ufficio generale delle comunità, dell'Ufficio dei fossi e della Regia camera di Grosseto e dell'Ufficio della conservazione del catasto
Carteggio con la segreteria del regio diritto
Carteggio con vari uffici
Duplicati di deliberazioni del Magistrato e del Consiglio generale ad uso della Cancelleria comunitativa
Leggi e rescritti ad uso della cancelleria
Stati delle anime e censimenti
Stato civile
Acque e strade
Accolli di lavori pubblici e campioni
Finanze
Carteggio acque e strade e finanze
Comunità di Massa, Gavorrano e Roccastrada
Comunità di Monterotondo
Deliberazioni e memorie
Libro di inventari
Memorie, spogli e cause civili
Spoglio di debitori e creditori
Sentenze dei sindaci e sindacatori
Fide
Terratici
Allogagioni
Dazzaioli
Entrate e uscite dei camarlinghi
Sindacati dei camarlinghi
Libri di stime di danno dato
Mairie di Monterotondo
Deliberazioni del Consiglio municipale
Carteggio del Maire
Comunità di Monterotondo dopo la Restaurazione
Deliberazioni
Mandati, dazzaioli e reparti
Ingegnere del circondario
Carteggio degli ingegneri
Relazioni, progetti, perizie e copialettere
Registri contabili e stradario generale
Certificati di mantenimento e pronto restauro delle strade delle Comunità del circondario
Diari delle visite
[Archivio postunitario]
Comune di Massa Marittima
I. Deliberazioni del Consiglio comunale
Deliberazioni del Podestà
II. Deliberazioni della Giunta municipale
III. Regolamenti
IV. Territorio comunale
V. Inventari
VI. Contratti
VII. Beni comunali
VIII. Carteggio ed atti
Titolario 1866 - 1876
Titolario 1877 - 1906
Titolario 1907 - 1922
Carteggio ed atti divisi secondo le categorie nazionali
IX. Carteggio dei sindaci
X. Amministrazione Monte pensioni
XI. Ritenute a favore della Cassa di previdenza
XII. Istruzione pubblica
XIII. Lavori pubblici
XIV. Agricoltura, industria e commercio
XV. Protocolli della corrispondenza
XVI. Bilanci preventivi
XVII. Conti consuntivi
XVIII. Documenti di corredo al consuntivo
XIX. Elenchi dei residui attivi e passivi
XX. Libri mastri e giornale
XXI. Registro dei mandati
XXII. Registri delle contabilità riunite
XXIII. Ruoli di imposta e dazzaioli
XXIV. Esattoria e imposte
XXV. Elezioni
XXVI. Leva militare: carteggio
XXVII. Elenchi preparatori e liste di leva
a) Elenchi preparatori d'iscrizione nelle liste di leva
b) Liste di leva
XXVIII. Ruoli matricolari
XXIX. Assistenza alle famiglie dei militari e orfani di guerra
XXX. Mobilitazione civile
XXXI. Catasto
XXXII. Protesti cambiari
XXXIII. Censimenti
XXXIV. Movimento della popolazione
XXXV. Anagrafe
XXXVI. Statistica
XXXVII. Ufficio di Statocivile
XXXVIII. Registri degli atti di cittadinanza
XXXIX. Registri degli atti di nascita
XL. Registri degli atti di matrimonio
XLI. Registri degli atti di morte
XLII. Indici decennali dei registri degli atti di nascita,di matrimonio e di morte
XLIII. Opere pie e beneficenza
XLIV. Registri di spedalità e movimento degli infermi
XLV. Sanità
XLVI. Pubblica sicurezza e funzioni del Sindaco
XLVII. Protocollo delle cariche comunali
XLVIII. Miscellanea
[Archivi aggregati]
Memorie di case pie
Opera di S. Cerbone
Amministrazione e memorie
Saldi dei camarlinghi e documenti di corredo
Opera di S. Agostino
Spedale di S. Andrea
Luoghi pii diversi
Opera di S. Bartolomeo a Boccheggiano
Opera di S. Michele e S. Paolo a Montieri
Opera di S. Biagio a Gerfalco
Opera di S. Lorenzo a Monterotondo
Compagnia della SS. Annunziata a Monterotondo
Pia eredità Moncini
Bilanci preventivi
Conti finanziari e consuntivi
Amministrazione e rendiconti
Entrate e uscite
Documenti di corredo al consuntivo
Repertorio degli atti soggetti a registrazione
Asilo giardino d'infanzia "Giovanni Falusi"
Statuti e regolamenti
Deliberazioni del consiglio di amministrazione
Protocolli della corrispondenza
Repertori degli atti soggetti a registrazione
Registri e documenti contabili
Bilanci di previsione
Mandati di entrata e uscita
Rendiconti
Dazzaioli per la gestione
Registri giornale
Giornale e libri mastri
Libro delle entrate e delle uscite
Registri dei pagamenti mensili per lerette
Registri di ammissione
Giornali delle presenze
Registri di frequenza
Registri generali e diari di classe
Registro del personale
Registri di assistenza
Registri diversi
Congregazione di carità
Ente comunale di assistenza
Estratti di deliberazioni e ammnistrazione
Libri mastri e giornali di cassa
Giudice conciliatore
Registri degli avvisi per le conciliazioni
Carteggio, citazioni e sentenze
Partito nazionale fascista
Fascicoli personali
Carteggio e amministrazione
Registri contabili del Fascio di Massa Marittima
Sezione femminile
Comitato di liberazione nazionale
Commissione di epurazione
Memorie storico-letterarie
Raccolta di bollettini e leggi
ANTONIELLA A., L'archivio comunale postunitario, Firenze 1979. ANTONIELLA A., Archivio preunitario, in Corsi di aggiornamento per archivisti degli enti locali, 25 sett. - 20 nov.1981, a cura del Centro studi "A. Maccarone", Sovrintendenza archivistica per la Toscana, Amministrazione provinciale di Pisa, Pisa 1982. L'Archivio preunitario del Comune di Montevarchi, a cura di A. Antoniella e L. Borgia, Firenze 1982. ARCHIVIO DI STATO DI FIRENZE, SCUOLA DI ARCHIVISTICA, PALEOGRAFIA E DIPLOMATICA, Dagli archivi all'Archivio. Appunti di storia degli archivi fiorentini, a cura di Carlo Vivoli, Firenze 1991. ARCHIVIO DI STATO DI SIENA, Guida Inventario,3 voll., Roma 1951-1977. ARCHIVIO DI STATO DI SIENA, Archivi del governo francese nel dipartimento dell'Ombrone, inventario a cura di G. Catoni, Roma 1971. ASCHERI M., Siena e il suo territorio nel Rinascimento. Documenti raccolti da Mario Ascheri e Donatella Ciampoli, Siena 1986. 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Titolario d'archivio 1866 - 1876
ACQUE E STRADE
AMMINISTRAZIONE COMUNALE
BENEFICENZA
BENI COMUNALI
Attività Passività
BOSCHI E MINIERE
COMMERCIO
CENSO
CONSIGLI COMUNALI
CULTO
DIPLOMATICA E ARALDICA
ELEZIONI, LISTE ELETTORALI amministrative e politiche
FINANZA
GIUSTIZIA-GIUDIZIARIO
GUARDIA NAZIONALE
ISTRUZIONE PUBBLICA
LEGGI E PUBBLICAZIONI
MILITARI
OGGETTI VARI
POPOLAZIONE E STATO CIVILE
REALI CARABINIERI
SANITÀ - ANNONA
SICUREZZA PUBBLICA-ORDINE PUBBLICO
STATISTICHE
UFFICIO MUNICIPALE E PERSONALE
Titolario d'archivio 1877 - 1906
SEGRETERIA
GABINETTO
PROTOCOLLI DELLE DELIBERAZIONI
ARCHIVIO
ELEZIONI
SERVIZIO DEI DONZELLI, PROCACCI
LEVA E SERVIZIO MILITARE
CARCERI, PRETURA, TRIBUNALE E CONCILIATORE
IGIENE, ISTRUZIONE, AFFARI LEGALI, BENEFICENZA E CULTO
STATO CIVILE, ANAGRAFE E CERTIFICATI
ANNONA E MERCURIALI relative commercio industrie
RAGIONERIA
CONTABILITÀ COMUNALI
ESATTORIAE TESORERIA COMUNALE
TASSE E RUOLI DEI CONTRIBUENTI
ECONOMATO
UFFICIO D'ARTE
MONUMENTI E FABBRICHE
BONIFICAMENTO. ACQUE PUBBLICHE
STRADE, PONTI E PIAZZE
PORTI E SPIAGGE
POLIZIA MUNICIPALE
PUBBLICA SICUREZZA
OCCUPAZIONI DI SUOLO E DI AREE PUBBLICHE
INFORMAZIONI E RAPPORTI
STABILIMENTI ED ESERCIZI PUBBLICI
OGGETTI TROVATI E SMARRITI
Titolario d'archivio 1906 - 1922
[SEGRETERIA]
[AMMINISTRAZIONE]
[ARCHIVIO]
[IGIENE E SANITÀ]
[ISTRUZIONE]
[BENEFICENZA, OPERE PIE]
[VERTENZE E CULTO]
[INDUSTRIE E COMMERCIO]
[ELEZIONI - STATO CIVILE - LEVA]
[ELEZIONI]
[STATO CIVILE E CERTIFICATI]
[LEVA]
[RAGIONERIA]
[CONTABILITÀ, ESATTORIA E TESORERIA COMUNALE]
[TASSE]
[GIUSTIZIA]
[ECONOMATO]
[ARTE E LAVORI PUBBLICI]
[MONUMENTI]
[BONIFICAMENTO ACQUE]
[STRADE E LAVORI PUBBLICI]
[PUBBLICA SICUREZZA]
Abbatini Girolamo 24; 26; 365 Abraam (delegato francese) 349 Accarigi Bandino 361 Accarigi Fortunato 34; 359 Accarigi Nofrio di Naddino 41 Accarisi Cristoforo di Bonofeo 15; 356 Acciaioli Cosimo 49 Agasaria Lattanzio 30; 359 Agostino di Giacomo di ser Angelo 14; 356 Alberti (famiglia) iv Alberti Bonaventura 360 Alberti Giovanni Battista 360 Alessandro di Nicola 18; 364 Alessandro di Riccardo 19; 364 Alessandri di Tommaso (sindaco) 72 Alisandro di Kichardo 55 Alisandro di Tomasso (tassatore) 55 Amerighi Mario 34; 359 Amerìghi Nicola 26; 358 Andrea d'Alisandro di Tommaso (camarlingo) 74 Andrea da Roccastrada 42 Andrea di Alessandro (sindaco) 51 Andrea di Alessandro di Tommaso 89 Andrea di Nicola di Pietro di Roccastrada 15; 16; 364 Andrea di Piero (camarlingo) 60 Andrea di Piero (ufficiale del debito) 76 Andrea di Piero di Giovanni di Bartolo (camarlingo) 60 Andrenari Matteo di Gaspare 22; 365 Angelo di Domenico 13; 355 Angelo di Giovanni 10 Angelo di Pietro 9 Angiolo di Guidone di Simone 91 Anrisi Pietro di Vine 12; 355 Antoniella A. i; v; xvi; xvii; xviii; xx; xviii; 20; 107; 171 Antonio da Spoleto 11; 363 Antonio di Bartolo 166 Antonio di Cristoforo di Nicola di Torrita di Siena 14; 363 Antonio di Feriolo camarlingo 72 Antonio di Feriolo di Montemassi (notaio) 18; 364 Antonio di Francesco 10; 11; 12; 363 Antonio di Guglielmo 166 Antonio di Piero (ufficiale del biado) 73 Antonio di Piero da Massa (notaio) ix; 41 Antonio di Piero di Fiero 41; 60; 71 Anziani Francesco 36; 362 Appiani Giacomo VI ii Arcangeli Achille 28; 30; 358; 359 Arcangioli Pier Francesco camarlingo 53; 66 Aringhieri Fortunio 34; 359 Armanni Armando 310 Arrighi Lorenzo xiv Ascheri M. xx; 1; 2; 8; 91 Astengo Carlo 354 Attavanti Leonetto 30; 359
Bacci Alessandro 311 Baccioni A. 124 Baldassarri Giacomo di Antonio 166 Baldassarrini Domenico 337 Baldassarrini Francesco Zaverio camarl. 68 Baldassarrini Giovanni 57; 78 Baldassarrini Paolo 67; 83 Baldi Bernardino di Ciriaco 31; 61 Baldi Ciriaco 27; 28; 29; 30; 365; 366 Baldi Giovanni Battista 29; 358 Baldi Nicola di Ciriaco 61 Baldinacci Ivo 325 BaldinacciS. xx; 6 Ballani Paolo 323 Ballati Bartolomeo di Filippo 17; 364 Ballati Girolamo 27; 358 Bandinelli Ambrogio di Boninsegna 11 ; 355 Bandinelli Enzo di Guido 12; 355 Bandinelli Guido di Guido 9; 355 Bandini (causa) 47 Bandini Alfonso camarlingo 69 Bandini Curzio viii; 80; 83 Bandini Fedro camarlingo 70 Bandini Mario 25; 26; 27; 28; 29; 358 Bandini Sallustio 4; 22; 357 Barabesi Bourbon (famiglia) 189 Barabesi Giovanni Battista 141 Barabesi Giulio 189 Bardi Lorenzo 80 Bargagli Angelo camarlingo 70 Bargagli Celso Domenico 361 Bargagli Federico 32; 359 Bargagli Girolamo 57; 78 Barnaba di Nanni di Siena 13; 355 BarsantiD. xx; 52 Bartaletti G. 83 Bartaletti Giacomo di Fabiano 61 Bartaletti Giuseppe camarlingo 66 Bartali de Tani Tano 29; 358 Bartalini Domenico 314 Bartalome di Piero di Chele 76 Bartalomeo di Matteo 82 Bartalucci Federigo 360 Bartalucci Vincenzo 23; 365 Bartolo di Giovanni di Nicola 75 Bartolomeo di Bato 72 Bartolomeo di Giovanni di Tonio 85 Bartolomeo di Nicola 60 Bartolomeo di S. Casciano 19; 364 Bartolomeo di Silvano 15; 356 Baruffi Cerbone camarlingo 66 Baruffi Salustio camarlingo 63 Basilio di Giovanni 61 Bastiano di Giovanni 166 Battista di maestro Bene da Boccheggiano 13; 14; 15; 42; 89; 363 Beccafumi Lorenzo 22 Beccafumi Antonio 24; 26; 357; 358 Beccafumi Lorenzo 25; 357; 358 Beccucci Agnolo camarlingo 62; 63 Beccucci Muzio di Alessandro 61 Bechini Bartolo di Agostino 18; 356 Belanti Battista 29; 358; 359 Bellanti Battista di Guido 32 Bellanti Fedro 34; 359 Bellini Battista di Antonio 32; 366 Bellini Lorenzo 354 Bellucci F. xx; 5 Beltrami (causa) 48 Benacci Francesco 17; 364 Benassai Tullio 34; 359 Bencivenni di maestro Angelo 16; 364 Benedetto di Antonio 19; 20; 21; 29; 30; 364; 366 Benedetto di mastro Pietro di Asciano 13; 363 Benedetto Siciliano iii Benigni P. ii; iii; v; viii; x; xii Benocci Carlo 35; 45; 367 Benorumoni di mastro Angelo di Siena 42; 363 Benvenuti Andrea di Antonio 14; 363 Benvoglienti Leonardo 18; 33; 357; 359 Benvoglienti Marc'Antonio 360; 361 Benzi Marco 33; 359 Berardi Bernardino di Antonio 166 Berlinghieri Alessandro 361 Bernabeo di Pietro 13; 41; 363 Bernacci Michele 185 Bernardi Cesare 27; 365 Bernardini Domenico 186 Bernardini Girolamo 24; 357 Bernardino di Giovanni di Cerbone 166 Bernardino di Nicholò 48 Bernini (maniscalco) 64 Bernini Gio. Anzano 90 Bertelli Francesco 186 Berti Girolamo 189 Berto di Antonio 13; 14; 355; 356 Bertoletti Bernardino camarlingo 63 Bertolini Stefano 88 Bezzi G.B. 185 Biageschi G. 116 Bianchi (graduatoria) 312 Bianchi Anzano 47 Bichi Antonio 20; 21; 357 Bichi Francesco 360 Bichi Frimano di Antonio 21; 357 Bichi Nicola di Giovanni 18; 357 Bindi Cesare 23; 365 Binduccio di Binduccio 60 Bini Francesco Antonio 45 Bini P. xx; 1; 6 Blaso di Francesco di Dino 13; 356 Bochucci Fausto 61 Boldrini Galeotti 30; 358 Bolgarini Gheri 18; 357 Bolgarini Pietro di Nicola 14; 356 Bonaini F. xx; 6 Bonatti Gregorio 53; 65; 66 Bonifacio IX 42 Boninsegni Bernardino 361 Boninsegni Francesco di Filippo 19; 357 Bonisigni Filippo 26; 358 Borni Paolo 310 Bonsignori Cantoccio di Niccolò 11 ; 12; 355 Bordoni (ingegnere del circondario) 171; 172 Borgesi Emilio 33; 359 Borghesi Bernardino 35; 362 Borghesi Girolamo 23; 357 Borghesi Lepido 34; 359 Borgia Luigi xx Bosti Tommaso camarlingo 62; 63 Bottigri Alfonso camarlingo 64 Brandelli Anton Francesco 57; 78; 310 Brandelli Bernardino 321 Brandelli Luigi 310 Brandelli Marco camarlingo 70 Brenghutti Ranieri di Ghindo 8 Brogioni Angelo 34; 359 Brugi Domenico xv Brunacci (famiglia) 186 Brunori Andrea camarlingo 63 Brunori Bonifatio 313 Brunori Gismondo camarlingo 53; 65 Bucalossi Pietro 311 Bucci (causa) 47 Bucci Giovanni 35; 44; 45; 70; 367 Bulgarini Paris camarlingo 68 Buonamici Giovanni Pietro 361 Buoninsegni Alessandro 360 Buonsignori Girolamo 361 Burghesi Crescenzio 24; 357 Buttrigi di Lodovico 60 Buzelli Bernardino di Paolo 61 Buzelli Giuliano di Guglielmo 61 Buzelli Lodovico 61 Buzelli Pietro 61
Cairoli Giovanni Battista 186 Cammarosano P. xx; I Campioni Mino 360 Cansori Matteo di Antonio di Guidone 15; 365 CantagalliR. xx; 3 CantiniL. xiv; xx; 4; 350 Cantoni Filippo di Giuliano 15; 42; 363 Capacci Giacomo di Niccolò 34; 359 Capobianco Francesco 18; 364 Cappellani Francesco di Giovanni xii; 33; 34; 366 Cappelli Cesare 171 Cardi Martino 47; 57; 78; 311 Cardi Santi 115 Carducci Domenico 58; 78; 115 Carli Tommaso Ludovico 27; 358 Carucci P. xvii; xx Castellari (cancelliere) 116 Castelli e Ragni (ditta) 250 Castelli Giuseppe Antonio 88 Catani Riccardo xvii Catoni G. i;xx; 101; 107 Catoni Paolo 54 Ceccarini Domenico 185 Celentani Luigi 171; 172 Celli Teresa 147 Celsi Mino 31; 61; 359 Celso Bocciardi 4 Cerbono di Bandino di Cerbono 51 Cerretani Alessandro 360 Cerretani Francesco 361 Cesare di Michelangelo 166 Cesaretti Agostino iv Checcarelli Michele di Giovanni 60 Checco di Ninuccio di Siena 13; 355 Cheli Rosa 185 Chelini Salvatore 60 Cheluzzi Luigi ix Chigi (marchese) iii Chigi Antonio di Matteo 19; 364 Chirici Mario 348 Ciacci Giuseppe Maria 35; 45; 367 Ciampou D. xx Cicambelli Jacopo 105 Cicerone iii; 51 Cicioni Filippo 314 Cillerai B. xxi; 1; 2; 6 Cinughi Fortunio 361 Cinughi Marco Antonio 32; 359 Cione di Urbano di Ravi 47; 89 Colombini Cosimo 34; 359 Colombini Livio Alessandro 361 Comparini Olinto 259; 311 Corbelli Giuseppe 163 Corbinelli Corbinelli Carlo 50; 88; 163 Corsi C. 160 Corsini Giovanni Battista 140; 169 Cosatti Girolamo 36; 362 Cosimo di Girolamo Marchioni 39 Costantini Arcangelo 54 Cottorenghi Nanni di Agostino 12; 355 Cristiani Leonardo Benedetto 21; 26; 364; 365 Cristofori Alessandro 20; 21 ; 364 Cristofori Lorenzo Andrea 24; 365 Cristoforo di Domenico 41; 363 Curii Giacomo di Antonio 17; 356
d'Elci (famiglia) ix; xiii; 47; 90 d'Elci Achille 26; 28; 358; 360 d'Elci Achille Arcangelo 358 d'Elci Achille di Carlo 360 d'Elci Agnolo 360 d'Elci Annibaie 35; 360 d'Elci Arcangelo 358 d'Elci Camillo 358 d'Elci Emanuello 361 d'Elci Francesco 360; 361 d'Elci Giuseppe 361 d'Elci Lattanzio 358 d'Elci Marcello 30; 359 d'Elci Uggeri 57; 78; 80 Dameli Alberto 16; 17; 364 Dati Agostino di Niccolò 16; 356 de Bardis Marco Antonio 30; 359 de la Vacha Giovanni di Antonio 14; 363 de Nofris Girolamo di Tommaso 30; 359 de Russi Francesco di Latino 11; 355 de Russi Latino di Gherio 10; 11; 355 de Russi Memmo di Gherio 355 de Russi Tommaso di Antonio 10; 355 de Santis Nicola 30; 359 de Scarpis Andrea di Agostino 18; 357 de Vecchi Alessandro 360 Dei Damaso 361 Dei Quintiliano 361 del Gulio Rutilio 34; 359 del Sarto Luigi 171; 172 del Testa Niccolò 361 Diaz F. xii; xxi Dino di Duccio 10; 363 Dino di Francesco 60 Disperati Matteo ix; x; xiv; 36; 46; 93; 98 Domenico di Antonio 166 Domenico di Bartolo 61 Donati (causa) 48 Dumas (consigliere di Stato) 351 Duranti (causa) 187 Duranti David 120
Eleonora di Toledo (duchessa di Firenze) 52
Fabretti G. xx; 6 Fabri Giacomo di Niccolò 9; 363 Fagioli Giovanni Battista 310 Falchi (eredità) 311 Falconcini Bernardino di Giusto 29; 30; 31; 32; 42; 61; 73; 74; 366 Falconcini Falconcino di Bernardino 33; 366 Falconcini Filusino camarlingo 67 Falusi (famiglia) 188 Falusi Bernardino 115; 116; 186 Falusi Giovanni (avvocato) 188; 319; 321; 324; 336 Falusi Giovanni (camarlingo XVIII sec.) 57; 78; 99 Falusi Lorenzo (esecutore testamentario) 80; 315 Falusi Lorenzo camarlingo 70 Fanallumi Giacomo di Lodovico 19; 357 Fani A. viii Fedeli Garibaldo 185 Fei Matteo di Cione di Siena 12; 14; 363 Ferraccini Guglielmo camarlingo 70 Ferraccini Marco camarlingo 69 Ferrini Oscar 325 Fiaschi (sindaco) 245 Filippo di Bernardo 166 Filippo di Lorenzo di Radicondoli 15; 17; 42; 363; 364 Finetti Giulio 33; 359 Fiorini G. 345 Foresi Fompilio 34; 359 Forgedi Michele Arcangelo 313 Forteguerri Alessandro 23; 357 Forteguerri Angelo di Fiero 9; 355 Forteguerri Niccodemo 33; 359 Forteguerri Scipione 360 Fortunati Roberto 28; 29; 358 Fossi Rinaldo 171; 172 Francesco di Antonio di Nicola di Casole 18; 363; 364 Francesco di Antonio di Nicola di Siena 13 Francesco di Bartolomeo (camarligo) 60 Francesco di Bartolomeo di Francesco 17; 356 Francesco di Bartolomeo di Guglielmo 17; 356 Francesco di Bindo 60 Francesco di Cardino 60 Francesco di Domenico di Torrita di Siena 14; 363 Francesco di Ghirigoro 55 Francesco di Jacobo 60 Francesco di Leonardo 81 Francesco di Lodovico camarlingo 72 Francesco di Luca camarlingo 72 Francesco di Michele di Dino 73; 76 Francesco di Piero di Ghino 81 Francesco di Raneri 11 Francesco di ser Antonio 55; 72; 76 Francesco di Ugolino 9; 10; 12; 363 Francesco Stefano di Lorena 4; 35; 85 Francesconi Francesco di Filippo 360 Franci Agostino 361 Franci Nicola Ludovico 30; 366 Franciescho di Jachomo di Jachomo 41 FratoianniA. xii; xxi Funaioli (cancelliere) xvi Furteguerri Ghino 11; 355 Fusi Achille 141 Fusi Bianciardo 57; 78; 310 Fusi Francesco 141 Fusi Giuseppe 141 Fusi Pietro 115; 141 Fusi Saverio 141 Gabrieli Francesco 19; 357
Gabrieli Gabriele Battista 20; 364 Gabrielli Agapito xi; 98; 349 Gabrielli Andrea xiii; 61 Gabrielli Antonio 161 Gabrielli Evandro camarlingo 64 Gabrielli Evandro cancelliere 35; 62; 367 Gabrielli Giulio di Celio 49 Gabrielli Lodovico di Giacomo 17; 364 Galgluti Tommaso di Gallo 76 Gallerani Bonaventura 26; 358 Gallerano Fabio 21; 357 Galli Domenico Andrea 29; 366 Galli Pietro 23; 365 Gamberucci Diacinto 57; 78 Gamberucci Giovanni Maria 115; 116; 123; 310 Gamberucci Savino 141; 310 Garibaldi Giuseppe 251 Gaspare di Michele di Antonio 166 Geronimo di Angelo 166 Gherardi Paolo 15; 356 Gherardi Salustri Albo camarlingo 62; 83 Gherardini 15 Gherardini 163 GherardiniB. xv; xxi; 1; 52; 56; 80; 85; 88; 146; 307; 308; 311; 312 Ghini Caterino di Antonio camarlingo 61 Ghini Ghino di Lorenzo 18; 356 Giacomelli Cosimo 169 Giacomo di Antonio 166 Giacomo di Bernabe 76 Giacomo di Bernardino camarlingo 61 Giacomo di Bernardino da Massa notaio 27; 365 Giacomo di Cristoforo di Giovanni di Tatti 16; 17; 364 Giacomo di Daniele di Asciano 14; 363 Giacomo di Filippo 74; 166 Giacomo di Filippo di Andrea camarlingo 73 Giacomo di Giacomo di Bagnacavallo 12; 363 Giacomo di Giovanni camarlingo 166 Giacomo di Giovanni di Gieri ufficiale del debito 76 Giacomo di Lodovico da Massa 27; 365 Giganti Federico di Federico 18; 42; 364 Gioielli Gioiello camarlingo 62; 69 Gioielli Michele di Pietro 61 Gioielli Pietro camarlingo 70 Giovan Battista di Giovanni 73 Giovan Battista di Giovanni di Pellegrino 61 Giovannelli Guaspone di Matteo 14; 356 Giovannelli Tommaso di Urbano 18; 356 Giovanni Battista di Giacomo 82 Giovanni di Alessandro di Radicondoli 21; 23; 24; 364; 365 Giovanni di Andrea di Casole 13; 363 Giovanni di Andrea di Gherardo 72 Giovanni di Andrea di Stornello 60 Giovanni di Antonio di Giovanni 81 Giovanni di Bartalo 60 Giovanni di Cerbone 6; 60 Giovanni di Cristoforo di Tommaso di Siena 16; 364 Giovanni di Francesco 11; 363 Giovanni di Giacomo di Guidino 16; 356 Giovanni di Girolamo 61; 73 Giovanni di Grozo 60 Giovanni di Lorenzo di Guerriero di Radicondoli 15; 19; 363; 364 Giovanni di mastro Pietro di Sarteano 14; 363 Giovanni di Michele 6 Giovanni di Paolo 85 Giovanni di Piero da Massa 14; 41; 363 Giovanni di Piero di Giovanni di Cerbone 72 Giovanni di Piero di Lippo camarlingo 60; 71 Giovanni di Spinello di Siena 14; 356 Giovanni Pietro di Giovanni da Chianciano 19; 357 Girolamo d'Agnolo 166 Giuliani Ippolito 36; 362 Giuliani Lodovico di Paolo 24; 365 Giuliano di Antonio di Casole 42 Giuliano di Prosi di Antonio di Casole 15; 364 Giuliano di Tura di Siena 15; 16; 364 Giulio di Filippo 166 Giuseppe di Antonio 61 Giusto di Meo 73; 74 Goli Antonio di Giacomo 17; 356 Gori Francesco 16; 18; 356; 357 Gori Guglielmo 20; 357 Gostanti Antonio Maria 360 Goti Orazio 361 Gradi Matteo di Antonio 17; 356 Gramatico Marcello di ser Alessandro 23; 365 Grassini (famiglia) 348 Grazia Marzio Francesco 361 Gregorio di Pietro di ser Aringoli 13; 355 Gregorio di Vannuccio 60 Griffoli Mariano 24; 357 Guadagnini Cerbone Andrea 28; 29; 30; 31; 365; 366 Guadagnini Cerbonio 61 Gualberti Pavolo 314 Gualfredo da Pisa iv Guardini Pietro Paolo di Antonio camarlingo 61; 64; 73 Guardino di Nieri 60 Guarnerio di Michele 60 Guasperino di Cristofano 166 Guerrini Niccolò di Andrea 163 Guglielmi Girolamo 27; 358 Guglielmo di Bartalome 74 Guglielmo di Giuliano 73 Guglielmo di mastro Giacomo 166 Guicciardini Gino v Guicciardini Giulio 58; 78; 99; 140; 310 Guidi (famiglia) 186 Guidini Bernardino di Guidino 20; 357 Guidoni ragioniere 160 Guidotti Vincenzo 351 Gulio di ser Andrea d'Alisandro 48
Iacopo VI Appiani i; ii Incontri Antonio 4; 33; 91; 366 Isacco di Nicola di Marco 81 Iurini Iurino 26; 365
Landucci Girolamo di Bartolomeo 25; 358 Landucci Marco 33; 359 Lanzi Antonio 15; 356 Lapini Anton Francesco camarlingo 68; 69; 310 Lapini Antonio ix; 78; 99; 310 Lapini Bartolomeo camarlingo 70 Lapini Bernardino camarlingo 57; 71; 311 Lapini Giuseppe camarlingo 310 Lapini Giuseppe gonfaloniere 115 Lapini Silvano camarlingo 71 Lazari Francesco 19; 357 Lazaro di Alberto 166 Lazaro di Bernardo 166 Lenzi Domenico 115; 141 Lenzi-Scappucci graduatoria 186 Leonardi Galgano 21; 364 Leonardo di Binduccio 60 Leonardo di Fiero di Corsino 166 Leonardo di Tosino di Giovanni di Castiglion della Pescaia 13; 363 Leonori Giovanni 33; 366 Leonori Giovanni di Pellegrino camarl. 62; 63 Leonori Orazio di Gio. Battista 33; 366 Leonori Pellegrino camarlingo 62 Leopoldo II 350 Lodorenghi Nicola di Quirico 14; 356 Lodovico di Andrea di Piero 8 Lodovico di Regholo 55 Lodovico di Salvadore 80 Longini Giovanni 24; 357 Lorensoni Antonio 54 Lorenzo di Bartolo 60 Lorenzo di Bartolomeo camarlingo 60 Lorenzo di Bartolomeo podestà 16; 356 Lorenzo di Giusto di Siena 14; 363 Lorenzo di Mino 81 Lorenzo di Nanni 61 Lotti Bernardino 324 Lotti Giovanni camarlingo 70; 311 Lotti Tommaso 311 Luca di Piero di Santino 81 Luca Ludovico di Francesco 23; 24; 26; 27; 365 Lucano Marco Anneo iii Luce di Vannuccio 60 Ludovici Fier Francesco di Girolamo 26; 365 Ludovico di Nicola Antonio 20 Ludovico di Regolo 81; 82 Ludovigi (famiglia) ii Lumpi Pietro 56 Lunardo di ser Giovanni 74 Luti Alberto 25; 358 Luti Bartolomeo di Giovanni 16; 356 Luti Francesco 15; 356 Luti Girolamo 360 Luti Girolamo di Tommaso 19; 357 Luti Lelio 361
Mabillon Jean iv Machol ragioniere 161 Macigno Paolo 30; 31; 359 Maestrelli Costante 171 Magi Giovanni di Tofano 14; 356 Malaspina Pietro 35; 45; 367 Malavolti Antonio di Lippo 9; 10; 355 Malavolti Francesco di Orlando 89 Malfato Leonardo 311 Malfatti Antonio 78; 310 Malfatti Domenico 116 Malfatti Evandro 78; 141; 310 Malfatti Giuseppe 41 Malfatti Giuseppe camarlingo 71 Malfatti Leonardo 44; 367 Malgrani Francesco 73 Malpassi (causa) 185 Malvicini Bernardino 32; 33; 42; 366 Mandoli Piccolomini Girolamo 34; 359 Manghessi Andrea 310 Manni Aurelio 360 Mannori L. v Manzetti Alessandro 34; 367 Marcazzi Marc Antonio 97 Marchi Bertone di Dino 19; 357 Marchionni Cosimo 34; 77; 366 Marcho di Michele gabelliere 55 Marco di Giacomo 27; 358 Marco di Michele camarlingo 60 Marco di Tommaso 60 Marescotti Adoardo di Niccolò 10; 355 Marescotti Alcide 361 Marescotti Aldello 360 Marescotti Carlo 361 Marescotti Carlo camarlingo 68; 69 Marescotti Cesare 360 Marescotti Emilio camarlingo 70 Marescotti Ferdinando 361 Marescotti Lodovico 361 Marescotti Lorenzo 13 Marescotti Lorenzo 356 Marescotti Marc'Emilio 361 Marescotti Marco Antonio camarlingo 71 Marescotti Odoardo 361 Marescotti Orlando 3; 61; 360 Marescotti Rinaldo 361 Mariani Giuseppe 161 Mariani Mariano di Giovanni 19; 357 Mariano di Fredi di Siena 13; 363 Mariano di Giovanni di Antonio 82 Mariano di Giuliano di Capalbio 18 Mariano di Iacomo 81 Marinelli B. 32; 359 Marini Vincenzo 124 Mariotti Antonio 19; 23; 24; 364; 365 M arraraD. i; xxi; 2; 5 Marsili Antonio 26; 365 Marsili Cesare 26; 358 Martinelli Giovanni Maria v; vi; x; xi; xii; 35; 39; 45; 52; 86; 98; 307; 349; 367 Martini Giovanni 185 Martino di Giovanni 60 Martino di Michele 60 Martinozzi Fulvio 361 Martinozzi Sertorio 360 Martinozzi Ventura 361 Marzi Bertoccio 16; 356 Marzi Dino di Bertoccio 15; 356 Marzi Meo di Bertoccio 17; 356 Marziale Marco Valerio iii Massaini Giovanni camarlingo xiii; 62 Matassa (causa) 48 Mattia di Antonio di Casole 13; 363 Meazzini A. 116 Mechini cancelliere 116 M ed ici(famiglia) 4 Medici Cosimo I iv; 3; 30 Medici Francesco I i Medici Gian Gastone 4 Melchiorre di Giacomo di Radicondoli 18; 364 Melchiorri Cosimo di Girolamo 33; 43; 366 Memmi di Francescone 15; 356 Memmo di Gherio 11 Mencacci (famiglia) 185 Menchi Agostino di Cristoforo 29; 366 Meo di Cecco di Vaicortese di Chianciano 12; 355 Meocci Francesco 171; 172 Meolardio del fu Tosino 60 Mezzani (causa) 48 Michelangelo di Filippo di Lorenzo 18; 364 Michelangelo di Maso 166 Michelangelo di Fiero 73 Michelangelo di Tommaso 166 Michelangiolo d'Andrea 55 Michele di Antonio di Pietro 14; 356 Michele di Giacomo 12; 363 Michele di Giovanni 60 Michele di Guntino 60 Michele di Luca 76; 82 Michele di Marcho di Menicho 51 Michele di Perino 59 Michele di Piero 9; 363 Michele di Piero d'Andrea 55 Michele di Piero da Massa 10; 363 Michele di ser Baldo 59 Micheioni (causa) 119 Migliorini Bartolomeo 161 Mignanelli Bartolomeo 15; 356 Mignanelli Giovanni 26; 358 Mignanelli Leonardo di Pietro 11; 355 Miller Gio. Cristiano xv; 88; 163 Mino di Berto di Chianciano 12; 355 Mino di Lorenzo 55 Mino di Tommaso 18; 357 Moller Alberto 185 Moncini Annibaie 315 Moncini Niccolò camarlingo 68 Monete Pietro 23; 365 Montucci Cristoforo 13; 355 Moris (causa) 186 Moris Giovanni 161 Moris Luigi 186 Moris Luigi Giovanni 189 Mucci Luigi 186 Mussolini Maltoni Rosa 323 Muzzi Lorenzo camarlingo 67 Muzzi Pietro camarlingo 69; 83
Naddi Giovanni di Antonio 15; 363 Nandoli Giulio 360 Nanni di Vico 60 Nardelli Pietro 141 Nardi Giovanni camarlingo 70 Nardi Lorenzo 48 Narducci Giovanni 349 Nari Bartolomeo 26; 358 Nascimbeni Valentino 169 Neri (eredità) 97 Neri Basilio 54 Neri da Casole notaio ix Neri di Francesco 60 Neri Pompeo xi; xxi; xxii Nerucci Giovanni 36; 362 Nesi Giuseppe 186 Niccolini Alfredo 190 Niccolini Angelo iv Niccolò di Baldo 74 Nichola di Giovanni di Bartalo 55 Nicholaio d'Antonio di Francesco 55 Nicola di Baldo 60 Nicola di Cerbone 60 Nicola di Cervone 6 Nicola di Francesco 60 Nicola di Francesco di Bindo 60; 76 Nicola di Francesco di Bini 41 Nicola di Guntino 59 Nicola di Ludovico 73 Nieri di Guardino camarlingo 72 Nini Fausto 360 Nini Girolamo camarlingo 64 Novelli Giovanni Francesco camarlingo 68 Novellini Domenico camarlingo 53; 66 Novellini Giovanni Francesco camarlingo 68; 69; 83 Nuti Lelio 34; 360 Nuti Pier Antonio 27; 358
Onofri Girolamo di Tommaso 29; 358 Orlandi Antonio 25; 358 Orlandini Antonio 20; 357 Orlandini Giovanni Battista 361 Orlandini Girolamo 360
P. di Francesco di Raneri 355 Paccinelli Pietro Antonio 26; 358 Pacot Stefano 186 Paganelli Aurelio camarlingo 64; 65 Paganelli Aurelio cancelliere 44; 52; 367 Paganelli Aurelio di Faganello 62 Paganelli Michelangelo 83 Paganelli Paganello 44; 83; 367 Paggetti graduatoria 186 Pagliuchi Alessandro 57; 78 Pagno di Francesco di Asinalonga 28; 366 Paiini Girolamo 25; 365 Paimeri Angelo 24; 357 Palmeri Gabriele 15; 356 Palmieri Anton Domenico xiv; 98 Pannelini Pandolfo 35; 361; 362 Pannilini Girolamo 86 Pannilini Simon Pietro 18; 356 Panocchieschi Carlo 361 Pansecchi Giovanni 82 Paoletti graduatoria 186 Paolo di Cerbone 60 Paolo di Cristoforo di Siena 15; 356 Paolo di Giovanni di Radicondoli 22; 364 Paolo di Petruccio 59 Paolo di Simone di Barzino 166 Paperini Giovanni Battista 35; 45; 367 Papi Lorenzo 27; 365 Papi Pompeo di Girolamo 28; 29; 30; 31; 32; 366 Parigini Ventura 34; 360 Parri Ulisse 186 Pasquali Marco di Giacomo 27; 358 Passaglioni Antonio camarlingo 67; 83 PasseriV. xx; 1 Pauluzi Mariano di Giuliano 18; 23; 42; 364; 365 Pavolo di Fervacio 8 Pecchini Francesco 259 Pecci Alessandro 360; 361 Pecci G.A. xxi; 1; 3; 91 Pecci Lorenzo 25; 358 Pecci Marco 33; 359 Pecci Tommaso di Nanni 13; 356 Pellegrini Giacomo camarlingo 64 Pellegrini Ottavio camarlingo 53; 65; 66 Periccioli (famiglia) 118; 161 Periccioli Saverio 58; 78 Perodi Federico 171; 172 Perpignani provveditore all'ufficio dei fossi di Grosseto i; iii Perugini Nicola di Ludovico 30; 61; 366 Pesucci sindaco 245 Petrini Antonio 161 Petrocchi camarlingo 160; 161 Petrocchi causa 185 Petrocchi L. xxi; 1; 80 Petroni Niccolaccio di Bartolomeo 9; 355 Petrucci Antonio di Bartolomeo 21; 357 Petrucci Ascanio 361 Pétrucci Carlo 360 Pétrucci Francesco 25; 358 Pétrucci Girolamo 361 Petrucci Girolamo di Bartolomeo 21; 22; 23; 357 Petrucci Giulio 34; 359 Pétrucci Marcello 360 Pétrucci Ottavio 360 Petrucci Pasquini Sinolfo 360 Picchiotti Gio. Francesco 69 Piccioli Domenico 161 Piccolomini Bandini Flavio 90 Piccolomini Benuccio di Naddo 355 Piccolomini Camillo 34; 359 Piccolomini Cione di Lodovico 12; 355 Piccolomini Enea 360 Piccolomini Francesco Andrea 27; 358 Piccolomini Francesco di Neroccio 10; 355 Piccolomini Guidantonio 16; 356 Piccolomini Lelio 34; 359 Piccolomini Matteo di Neroccio 11; 355 Piccolomini Menicuccio di Lodovico 12; 355 Piccolomini Naddoccio di Mocatoccio 12; 355 Piccolomini Niccolò 34; 360 Piccolomini Pietro di Bartolomeo di Carlo 17; 356 Piccolomini Pietro di Fabio 33; 359 Piccolomini Scipione 360 Piccolomini Spinello 360; 361 Pier Paolo di Antonio di Lorenzo 16; 364 Pierallini amministrazione 90 Pieri Alessandro Bartolomeo 28; 358 Pieri Giovanni 36; 362 Pieri Lelio 360 Piero di Antone di Piero di Chele 81 Piero di Ghino camarlingo 71 Piero di Gieri 72 Piero di M. Buccio 59 Piero di Michele 60 Piero di Michele di Dino 60 Piero di Michele di Giovanni camarlingo 71 Piero di Neri 60 Piero di Piero 6; 60 Pietro di Antonio 23; 365 Pietro Leopoldo i; ii; xiv; xxi; 4; 100 Pini Asprenide 35; 360 Pini Bonaventura 20; 357 Pini Bonaventura di Antonio 51 Pini Giovanni di Giacomo 16; 356 Pini Ventura 35; 360 Pino generale francese 161 Pinocci Matteo 17; 356 Pippi Lodovico Vincenzo 36; 362 Pistoiesi Antonio 90 Pistoiesi Bernardino camarlingo xi; 56; 68; 69; 70 Pistoiesi Giovanni Paolo 80 Pistoiesi Paolo 83 Pizzetti Pietro Paolo i; ii; iii; iv; v; vi; vii; viii; ix; x; xi; xiii; xiv; xv; 39; 71; 100 Politi Dionisio 34; 359 Posio Camillo 26; 365 Prevoli Luigi 310 PrunaiG. i; ii; v; xii; xvi; xxii; 148 Puliti Adriano 360 Puliti Lelio 360
Rabagli Leopoldo 182 Radi Pier Michele camarlingo 70 Radi Silvestrini Pietro camarlingo 70 Raffaelli Fernando 35; 367 Raffanini ingegnere del circondario 171 Ragaccini Giovanni di Rainaldo 26; 365 Ragazzini ingegnere del circondario 171; 172 Ragnoni Gherardo 361 Raguzzi Raffaello 186 Ramazzotti graduatoria 186 Rasi Francesco iv Reali Michelangelo camarlingo 68 Regoli Andrea Lodovico 29; 366 Regolo di Giovanni 166 Regolo di Simone di Barzino 166 Reinhard commissario 349 Repetti E. i; xxii Restorelli Restorello 33; 366 Rettori Assuero 34; 359 Ricci Domenico 44; 367 Ristori Carlo di Ligio 26; 365 Rivera revisore 259 RocchiG. xi; xxii Rochi Francesco di Giovanni 19; 357 Romani Vincenzo 35; 367 RombaiL. i; xxii Romualdi Ciro 186 Rondina Tommaso 24; 357 Rosi Angelo 185 Rossermini Agostino 31; 359 Rossino di Michele 60 Roventi Giovanni Battista 44; 367 Rovis azienda agricola 347 Rovis Antonio 179
Salimbeni Bartolo di Soccio 9; 355 Salustri Bastiano di Giovanni 166 Salvazoni Ludovico 23; 365 SalvestriniA. i Salvestroni Silvestro 337 Salvetti visitatore 163 Salvi Aloisio 16; 356 Salvi Bartolomeo di Tono 25; 358 Salvi Matteo di Giovanni 21 ; 357 Salvi Tono di Francesco 19; 357 Salvi Vieri Luca 18; 357 Salvini Nanni di Ludovico 61 Sancasciani Giovanni 57 Sanini Pietro di Achille 32; 34; 359 Sansedoni Alessandro 30; 359 Sansedoni Pietro 21; 357 Sansedoni Tofo 15; 356 Santi di Paolo 166 Santini (causa) 187 Saraceni Guccio di Niccolò 11 ; 355 Saraceni Nanni di Ghino 14; 356 Saraceni Niccolò 11; 355 Saraceni Riccardo 13; 355 Saracini Fortunio 34; 359 Sarcoli Giacomo 141 Savini Celio 360 Savini Pompilio 360 Savoia Carignano Eugenio 353 Savoia Maria Pia 323 Scalfucci Michele 27; 28; 365 Scheggi Federico di Paolo 25; 365 Scheggi Federico di Pietro di Paolo 24; 365 Schmidweiller segretario delle finanze iii Scocchi Evandro camarlingo 53; 65; 66 Scocchi Fartenio camarlingo 64; 67 Scochi Domizio 73 Scori Domizio xiii; 34; 366 Scozi Achille di Fortunato camarlingo 63 Scozi Ascanio di Fortunato camarlingo 62; 63; 64; 65 Seneca Lucio Anneo iii Sentrini Giovanni di Nicola 19; 357 Senzi Lorenzo 36; 362 Sergardi (causa) 48 Sergardi Alessandro 33; 359 Sforza Appiano ii Silvestro di Nicola 6 Silvio di ser Lorenzo 73 Simon Pietro di Radicondoli 19; 364 Simone di Baldassarre 166 Simone di Bartolomeo 14; 363 Simoni Alessandro 24; 357 Simonin L. xxii; 6 Sonevrini Agostino 44; 52; 367 Soverzini Giovanni xii; 33; 34; 366; 367 Spanalli Cesare 34; 359 Spannocchi Fabio 34; 359 Spannocchi Pandolfo vi Spinelli Lodovico 59 Stagi revisore 259 Stefano di Filippo 166 Stefano di Filippo di Giacomo 166 Suar Manlio 179 Succhielli Gasparo 35; 45; 367
Taddei Antonio 19; 364 Taia (famiglia) 89 Tanaglini Antonio 315 Tanaglini Sebastiano camarlingo 68 Tanci Alessandro 20; 357 Tantucci Demetrio 360 Tantucci Tommaso di Antonio 17; 356 Targioni Tozzetti G. iv; viii; xi; xxii Taroni Paolo 322 Tastoni Andrea di Giacomo 166 Tastoni Rocco di Carlo 166 Tavanti Andrea 148; 149; 150; 152; 153 Tavanti Giovanni 171 Tegliacci Orazio 34; 359 Tempesti Niccodemo 86 Tinelli Andrea 25; 365 Tito Livio iii TognariniI. i; xxii Tollenzani Domenico camarlingo 69; 70 Tollenzani Giuseppe 310 Tollenzani graduatoria 312 Tolomei Biagio di Guccio 9; 10; 355 Tolomei Cristoforo di Blaso 16; 356 Tolomei Francesco Carlo 24; 357 Tolomei Francesco di Giacomo 10; 355 Tolomei Giacomo 14; 356 Tolomei Giorgio 19; 357 Tolomei Giovanni di Andrea 13; 355 Tolomei Giovanni di Rainaldo 23; 357 Tolomei Giovanni Rinaldo 24 Tolomei Giulio 20; 357 Tolomei Guido di Ildobrandino 13; 355 Tolomei Marcello 361 Tolomei Nanni di Matteo di Sozzi 11 ; 355 Tolomei Pietro di Giacomo 9; 355 Tolomei Rinaldo 23; 24; 357 Tolomei Spinello di Spinello 10; 355 Tornasi Nicola 18; 356 Tornassi Andrea di Alessandro 23; 365 Tornassi de Curii Giacomo 29; 358 Tommasi Augusto 33; 359 Tommaso di Gallo 60 Tommaso di Matteo 75 Tondi Antonio di Pietro 13; 14; 355; 356 Tondi Filippo di Domenico 17; 364 Tondi Fietro Ludovico 25; 358 Toninelli graduatoria 186 Tonme di Iacomo 314 Tortolini Bernardino 74 Tosi (causa) 187 Tosi Angelo 186 Tozini Bernardino 26; 365 Trecerchi Alcibiade 34; 359 Trecerchi Pietro 360 Traili Zonzadani Pietro Paolo 29; 358 Tura di Bartolo 6; 60 Tura Giuliano 42 Turacchi Giuseppe 185 Turamini Bartolomeo 361 Turamini Crescenzio 361 Turamini Giovanni 361 Turchi Antonio di Pietro 17; 356 Ture di Menico 60 Ture di Menico di Fetruccio 60 Tufi Alessandra di Bartolo 34; 359
Ughelli F. 349 Ugurgeri (padre domenicano) 349 Ugurgeri Nicola di Gano 16; 356 Ugurgeri Vittorio 25; 358 Umidi Filippo Pietro 18; 357 Umidi Piero di Giacomo 13; 355 Urbano di Ravi ix Ursi Bernardino di Giacobbe 28; 29; 366
Vaiori Giacomo camarlingo 69 Valentini Saverio 141 Vannelli Cristoforo di Bartolomeo 14; 356 Vannelli Tommaso di Urbano 17; 356 Vannini Valeriano 20; 43; 364 Vannucci Adimari Roberto 35; 367 Vannucci Domenico 50; 105 Vannucci Roberto i Vecchiarelli Cerbonel86 Vecchiarelli Giulio 186 Vecchioni Teresina 190 Venosi (camarlingo) xiii Venosi Bernardino camarlingo 53; 66; 67; 68; 83 Venosi Domenico di Antonio 61 Venosi Domenico xiii Venosi Girolamo camarlingo 63; 64 Venturi Cosimo 361 Venturi Francesco Maria 361 Venturi Ventura 28; 29; 358 Verdelli Pietro Scipione 31; 359 Verga M. xii; xxi Vichi Francesco 32; 359 Vieri di Nanni di Vieri di Siena 15; 356 Vieri Orazio 361 Vieri Scipione 33; 359; 360 Vigne Augusto 185 Virracci Francesco 89 Vitinelli di Castellani Leonardo di Paolo 19; 357 Vittori A. vii; xxi Vivarelli (causa) 48 Vivou C. ii; iii; v; x; xii; xx Volpe G. xxii; 1 Volpi Giuseppe 186; 188
Wandruszka A. xxii; 4
Ximenes Leonardo iii
Zanaboni Francesco 141 ZanniRosiello I. ii; x; xxii Zozini Bernardino 27; 365 Zuccagni-Orlandini Attilio 352
Codifica: Michela Molitierno, dicembre 2015 - marzo 2016Paolo Santoboni, revisione, giugno 2016