Livello: serie
Estremi cronologici: 1550 - 1746Consistenza: 2 unità
Gli statuti comunali dell'ancien régime si configurano come «testo
costituzionale, più o meno articolato, inteso a stabilire la natura, le competenze,
la composizione e il funzionamento interno degli organismi legislativi e di governo,
e come codice, più o meno complesso, di leggi e di normative procedurali per
l'amministrazione della giustizia civile e di quella criminale»
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. La loro redazione era normalmente
affidata a commissioni di saggi appositamente nominate dai consigli comunitativi,
che si riservavano l'approvazione del testo definitivo così come la revisione
periodica dello stesso, al fine di apportarvi modifiche e integrazioni.
Chiusi
ebbe propri statuti almeno dall'inizio del XIV secolo, statuti chiusini sono infatti
citati nell'atto di sottomissione al Comune di Perugia, del 1327 e, successivamente,
nelle varie capitolazioni con Siena.
Sappiamo inoltre che nel 1429-30, pochi
anni dopo la definitiva sottomissione a Siena, il Consiglio Generale del Comune
deliberò di procedere al rifacimento degli statuti cittadini, statuti che, con molta
probabilità, rimasero in vigore fino al 1538, anno a cui risale il codice statutario
più antico che sia rimasto, oggi conservato presso l'Archivio di Stato di Siena,
fondo Statuti dello Stato
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.
Nell'archivio comunale rimangono un volume di copie settecentesche di statuti dei
secoli XVI-XVIII e una filza di statuti in materia di amministrazione della
giustizia civile.