L'opera di bonifica della Valdichiana era stata tentata più volte dal
governo fiorentino, che aveva incaricato dell'opera valenti ingegneri fra i
quali Galileo Galilei, Evangelista Torricelli e Vincenzo Viviani, senza
tuttavia arrivare ad un miglioramento permanente. Come abbiamo già avuto modo
di dire sarà solo alla fine del XVIII secolo, grazie all'opera del conte Vittorio
Fossombroni, incaricato dal Granduca Pietro Leopoldo, che si arriverà ad una
soluzione definitiva. Il Fossombroni utilizzò il sistema della cosiddetta
"bonifica per colmata" che consisteva nel permettere alle acque fluviali
di stagnare nelle zone palustri, lasciando sedimentare i detriti alluvionali di
cui sono ricche e appunto "colmando" le suddette aree. La bonifica
ebbe come conseguenza principali da un lato l'aumento delle terre disponibile per
l'agricoltura e dall'altro l'eliminazione della malaria.