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AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
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Tassa del sale

Livello: serie

Estremi cronologici: 1675 nov. 1 - 1787

Consistenza: 37 unità

Rientrava fra i compiti del cancelliere, almeno a partire dall'"instruzione" del 1635, la tenuta di appositi "quadernucci del sale", in cui registrare le "bocche" e le bestie da cacio di ciascun comune, poichè la Congregazione dei sali assegnava alle comunità una quantità di sale "corrispettiva al numero delle bocche e bestie da cacio". La "legge generale del sale" del 2 dicembre 1701 1 ribadì l'obbligo del cancelliere di effettuare "la descrizione delle bocche e bestie" e di conservarne una copia in cancelleria. Stabilì inoltre che le comunità eleggessero dei deputati o salaioli che, sulla base dei quaderni del sale consegnati loro dai cancellieri, registrassero "tutte le levate che ciascheduna famiglia farà volta per volta, compitando dentro al libro la somma del sale levato". Ciò avrebbe consentito al salaiolo di effettuare il riscontro del sale "esitato" ed alle famiglie di quello "levato". Con le "nuove istruzioni" del 1779 furono meglio precisati ed anche accresciuti i compiti del cancelliere ora designato anche come "cancelliere del sale", che era tenuto a registrare le "portate" in un "quaderno", ad effettuare il reparto della tassa nel "quaderno della distribuzione" e a preparare il dazzaiolo da consegnare poi ogni anno al canoviere, che provvedeva ad effettuare le levate ed a riscuotere ogni quattro mesi le somme dovute dagli abitanti. Alla fine dell'anno il canoviere riconsegnava il dazzaiolo al cancelliere che lo depositava nel suo archivio.
Con la legge del 3 marzo 1788 2 fu soppressa la distribuzione forzata del sale e con essa la stessa imposizione.
La serie raccoglie documentazione alquanto discontinua e frammentaria sia cronologicamente che in riferimento alle comunità a cui si riferisce. Alcuni quaderni presentano un aspetto piuttosto informale, che li caratterizza come materiale preparatorio e non definitivo.