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AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
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Rendimenti di conti e bilanci di previsione

Livello: serie

Estremi cronologici: 1849 luglio 12 - 1860

Consistenza: 4 unità

Nella sessione ordinaria di maggio venivano esaminati il conto di amministrazione dell'anno precedente ed il bilancio preventivo per l'anno successivo, entrambi compilati dal podestà. L'esattore o cassiere comunale presentava un conto di cassa dell'anno precedente per rispondere della sua gestione come contabile. Ogni anno nella stessa sessione ordinaria si procedeva alla nomina, tra i membri del consiglio, di due revisori con il compito di esaminare il conto consuntivo e stendere una relazione da presentare unitamente al conto stesso nella sessione ordinaria dell'anno venturo. I bilanci preventivi erano suddivisi in entrate ed uscite. Tra le spese ordinarie erano: gli stipendi degli impiegati comunitativi, le spese di ufficio, gli interessi dei capitali debiti, affitti di locali, spese per strade ed acque, spese di culto, spese di polizia comunale, spese di casermaggio della Reale gendarmeria. Tra le entrate erano: gli interessi dei capitali, censi e livelli, gli affitti di fondi e spazi, le tasse dovute per gli estratti dello stato civile e copie di atti amministrativi, multe, i centesimi aggiunti sul principale della contribuzione prediale e del testatico. Del bilancio preventivo erano redatte più copie delle quali una rimaneva nell'archivio comunale, una era inviata al governatore o commissario distrettuale, due alla Presidenza dell'Interno di cui una, dopo l'approvazione, era restituita al comune, una, infine, consegnata all'esattore comunale.


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