Livello: serie
Estremi cronologici: 1821 - 1865Consistenza: 19 unità
La legge 25 maggio 1774 abolì alcune tasse che si pagavano in varie forme e
a vario titolo dalle comunità, istituendo una sola tassa fondiaria detta di
redenzione in quanto redimeva i
contribuenti dalle tasse anteriori. La tassa fu prima abolita (leggi 1 e 8 marzo
1778), poi ripristinata (legge 26 settembre 1794) e infine raddoppiata (leggi 11
gennaio 1800 e 11 aprile 1802).
La legge 16 settembre 1816 abolì
definitivamente la tassa di redenzione e "per la somma corrispondente all'abolita
tassa di redenzione sarà alla medesima sostituita altra tassa così detta
Prediale<...">. Il motuproprio 7
ottobre 1817 stabilì che per tutto il Granducato la somma da riscuotersi con la
tassa doveva essere di Lire 4.200.000, equivalente all'ammontare della soppressa
tassa semplice e doppia redenzione. Con apposite istruzioni (21 dicembre 1816) si
precisò che una parte della tassa riscossa dai camarlinghi quadrimestralmente
avrebbe dovuto andare a coprire le spese comunitative per congrue e parroci,
stipendi ai cappellani, provvigioni ai giusdicenti e ai loro coadiutori
1
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La serie dei documenti
inizia dal 1821 in quanto i dazzaioli dal 1815 al 1820 sono contenuti nella filza di
dazzaioli per la riscossione delle entrate comunitative n. 1919.