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Parlamenti

Livello: serie

Estremi cronologici: 1543 - 1804

Consistenza: 16 unità

Il Parlamento della Vicaria era formato dai Sindici cioè dai rappresentanti di ogni Comunità che venivano scelti fra le persone più degne e che sapessero esprimersi in buona lingua. Al Parlamento non potevano intervenire più di due Sindici per ciascuna Comunità, "eccetto il Comune di Controne del quale ne possino intervenire fino a quattro"; in ogni caso era compito del Notaio e del Cancelliere far rispettare le presenze stabilite e nel caso che "più del detto numero entrassero in parlamento a farli uscir fora"1.
Era compito del Vicario convocare il Parlamento ed i Messi, dietro suo ordine, dovevano recarsi personalmente nelle Comunità, a casa dei Sindici, a notificare il giorno e l'ora dell'adunanza: nel caso che i Messi contravvenissero a questo compito, sarebbero incorsi nella multa di venti bolognini2.
Nello statuto vicariale del 1576 le Comunità rappresentate in Parlamento erano: Corsena, Controni, Benabbio, Lugliano, Brandeglio, Casabasciana, Crasciana, Casoli, Cocciglia, Palleggio, Limano, Vico, Lucchio e Montefegatesi. Le riunioni venivano considerate valide purchè fossero rappresentate almeno otto Comunità3.
È da notare che, per rendere legali le adunanze della Vicaria, si richiedeva la presenza non del maggior numero dei Sindici ma la presenza dei rappresentanti del maggior numero dei Comuni: in questo modo le decisioni che venivano adottate dovevano rappresentare l'espressione della vera volontà della maggioranza dell'intera popolazione vicariale. Dall'esame dei registri dei parlamenti si evince che il numero dei Sindici, designati per ogni Comunità, variava e che, abitualmente, era il seguente: Controni e Benabbio erano i centri più popolati, quindi avevano rispettivamente quattro e tre rappresentanti; Lucchio e Montefegatesi, in quanto "Comuni Composti", avevano un Sindico ciascuno; Cocciglia e Palleggio, che erano due piccoli centri limitrofi, ne inviavano uno che rappresentava entrambi i paesi, e le restanti Comunità avevano due Sindici ognuna.
Tutte le Comunità che facevano parte della Vicaria della Val di Lima godevano degli stessi diritti e sostenevano uguali oneri, cioè concorrevano al servizio militare e pagavano le tassazioni imposte dallo Stato lucchese e dalla Vicaria in proporzione alla popolazione ed alla estensione e produttività del territorio. Facevano eccezione i due centri di Lucchio e di Montefegatesi, i quali erano "Comuni Composti", perchè nella loro amministrazione usufruivano delle decisioni assunte a seguito di un atto di composizione, concordato con lo Stato lucchese, fino dalla metà del secolo XV, quando fu conclusa la pace con Firenze e le terre del Contado furono così restituite. I due castelli di Lucchio e di Montefegatesi, essendo posti all'estremo confine dello Stato lucchese, durante gli scontri con i Fiorentini, ebbero notevoli danni; perciò il Governo stabilì per essi una piccola tassazione annua che, per qualsiasi avvenimento, non sarebbe stata accresciuta4. Tale privilegio rimase in vigore fino alla caduta della Repubblica e, per questo motivo, i Sindici che rappresentavano nel Consiglio della Vicaria della Val di Lima i due citati castelli erano dispensati dall'intervenire ai parlamenti durante le adunanze nelle quali si distribuivano le Colte, dovevano però impegnarsi ad essere presenti alla prima riunione parlamentare tenuta da un nuovo Vicario5.
I Sindici delle altre Comunità erano obbligati a partecipare personalmente alle riunioni del Parlamento che si tenevano nel palazzo vicariale, dal quale non potevano andarsene se non a seguito del permesso del Vicario stesso e potevano farsi sostituire soltanto da un altro Sindico6.
È interessante notare quello che stabiliva lo statuto per dare ordine e organicità alle riunioni del Parlamento: "Non sia lecito a tutti quando si parla sopra d'un capo fare nuove proposte, non sia lecito ad alcuno di parlamento o al Camarlingo Generale di fare alcuna proposta nel parlamento preditto, alla pena di bolognini dieci per ciascheduno e ciascuna volta", ma le proposte dovevano essere avanzate dal Vicario e dal Notaro e comunque "ciascun Sindico e Camarlingo possi andare davanti al Signor Vicario o Notaro e ricordarli eventualmente alcuna cosa che abbia, onde se ne possa far proposta"7. Anche per convocare le riunioni del Parlamento c'erano delle regole ben precise da osservare: il Notaro e il Cancelliere, dietro ordine del Vicario, convocavano i Sindici e annotavano quelli che non si erano presentati che così incorrevano nella pena di venti bolognini8.
Il Parlamento vicariale, oltre alle proposte di carattere puramente amministrativo, decideva anche, in via straordinaria, su questioni civili o penali e rimaneva stabilito che, per ogni supplica, doveva procedersi al pagamento preventivo della "debita Tassa". Era compito del Cancelliere presentare in Parlamento richieste di grazia per altri, ovvero trattare questioni a nome di altri. Inoltre non poteva "detta supplica porgersi né leggersi, se prima [il proponente] non avesse portato al nostro Cancelliere la fede della pace per mano di notaro"9. Tutti gli Statuti lucchesi si adoperavano con grande impegno a ristabilire e mantenere la pace fra gli offensori e gli offesi, minacciando pene severissime a chi la infrangesse. Vi erano multe pecuniarie, la relegazione e perfino la mutilazione; era concessa impunità a chi offendesse colui che avesse violato la pace10.
La normativa relativa alle votazioni che si tenevano durante le riunioni del Parlamento affermava che non si poteva "rendere ed ottenere alcun partito se non a bussili et pallotte et con due pallotte, una bianca affermativa ed una rossa negativa per ciascun Sindico, secondo l'antico costume della Magnifica Città di Lucca" e, affinché la votazione risultasse valida, bisognava ottenere che "le due parti delle tre delle pallotte fossero del sì", altrimenti i partiti ottenuti "non vaglino ipso iure"11.
Scopo delle convocazioni parlamentari era la partecipazione degli ordini o delle deliberazioni, riguardanti l'intera Vicaria, emanate dal Governo della Repubblica, come la distribuzione regolare delle imposte vicariali e governative, la trattazione delle cose che potevano interessare o tutto il Circondario o alcune delle parti, la sicurezza, l'ordine e la pulizia di tutto il territorio12. Il Vicario doveva sempre assistere e presiedere i Parlamenti, ma non votava.
Compito principale del Parlamento era quello delle tassazioni "con la determinazione di un particolare bilancio, sempre in pareggio, nel quale ad un esatto ammontare di denaro in uscita corrispondeva una somma in entrata da riscuotersi con il sistema delle colte. Ad ogni Comunità era assegnato un particolare coefficiente, in base ai fuochi e da esso si ricavava la partecipazione al soddisfacimento della spesa pubblica, in rapporto direttamente proporzionale. I Sindici riferivano poi ai propri Consigli Comunali circa l'entità della cifra da versarsi trimestralmente al Camarlingo della Vicaria ed erano i Governatori di solito che, coadiuvati dagli Officiali, procedevano alle ripartizioni ed alle esazioni"13.



3 (Vv. ss. Bagno n. 3; R. 278)
[tit. est.] 1543. Parlamento. 1559
[tit. est. cost.] 1543
Contiene i verbali delle riunioni del Parlamento della Vicaria del Bagno, comprendenti anche l'approvazione delle colte, dal 16 luglio 1543 al 21 maggio 1559.
Alle cc. 100r., 110v., 116v., 129v., 133r., 140r., 168v., 182v., 189v., 198v., 211v. si trovano le sottoscrizioni di autentica delle deliberazioni parlamentari redatte dal notaio, in qualità di "scriba et actuarius" della Vicaria, con i relativi "Signa Tabellionatus".
Registro cartaceo in 4° leg. tutta pergamena La parte iniziale del registro è in cattivo stato di conservazione. cc. 1-270 le cc. 19v., 100v., 172v., 216v., 259r. sono bianche
1543 - 1559
4 (Vv. ss. Bagno n. 4; R. 4)
[tit. est. cost.] 1585
Contiene i verbali delle riunioni del Parlamento della Vicaria del Bagno, comprendenti anche l'approvazione delle colte, dal 15 luglio 1585 al giorno 1 giugno 1595.
Sono presenti, frequentemente, ordini e bandi del Commissario e riforme agli statuti della Vicaria. Gli atti contabili che determinano le spese e le entrate, mediante l'imposizione della colta, sono approvati e bollati dagli Anziani di Lucca.
Il registro contiene anche le registrazioni dei pagamenti effettuati dal Camerario della Vicaria a favore degli impiegati, dei famigli del Commissario, ecc. Compare anche il testo di alcune lettere inviate e ricevute dal Commissario.
La condizione dei sigilli cerei è la seguente: sono in loco e ben conservati alle cc. 45v., 48r., 58v., 60v., 64v., 68v., 72r., 80r., 94v., 113v., 120v., 132r., 136r., 165r., 211v., 218r., 222r., 233v.; sono mancanti alle cc. 77r., 90v., 231r.
Registro cartaceo in 4° grande leg. mezza pergamena La parte finale del registro è in cattivo stato di conservazione. cc. 1-249 le cc. 1r.-v., 4v., 6v., 72v., 78v., 137v., 139v., 147v., 165v., 208v., 237r., 238r., 239v., 242v., 247r., 248r.-249v. sono bianche
1585 - 1595
5 (Vv. ss. Bagno n. 5; R. 5)
[tit. est.] 1595 al 1600. Libro del Parlamento della Vicaria del Bagno
[tit. est. cost.] 1595 al 1600
Contiene i verbali delle riunioni del Parlamento della Vicaria del Bagno, comprendenti anche l'approvazione delle colte, dal 3 luglio 1595 al giorno 1 giugno 1604.
Non sono in ordine cronologico.
Registro cartaceo in 4° grande leg. tutta pergamena Il registro è acefalo ed in cattivo stato di conservazione. cc. 1-146 allegati 39/1, 61/1; le cc. 2v., 34v., 108v., 109r.-110v., 111v.-112v., 136v., 146r.-v. sono bianche; la numerazione originaria inizia dalla c. 65
1595 - 1604
6 (Vv. ss. Bagno n. 6; R. 6)
[tit. est. cost.] 1623 al 1631
[tit. int.] 1623 fino al 1631. Libro de i parlamenti della Vicaria del Bagno cominciato il secondo semestre 1623 mentre era Commissario il signor Filippo Sbarra. Notari ser Bernardino Bernardi e ser Paolino Carelli
Contiene i verbali delle riunioni del Parlamento della Vicaria del Bagno, comprendenti anche l'approvazione delle colte, dal 5 luglio 1623 al 30 novembre 1631.
Registro cartaceo in 4° grande leg. cartone cc. I-III, 1-147 allegati 103/1, 129/1; le cc. Iv., 80v., 95v.-96v., 147v. sono bianche
1623 - 1631
7 (Vv. ss. Bagno n. 8; R. 9)
[tit. est.] 1632 al 1636. Notari della Vicaria del Bagno. Parlamento
[tit. est. cost.] 1632 al 1636
Contiene i verbali delle riunioni del Parlamento della Vicaria del Bagno, comprendenti anche l'approvazione delle colte, dal 21 gennaio 1632 al 15 giugno 1635.
Cc. 62v.-65r., "Inventario delle Robbe della Vicaria del Bagno fatto adi 19 Aprile 1634 et prima".
Registro cartaceo in 4° leg. tutta pergamena Il registro è mutilo nella parte finale. cc. I-III, 1-86 le cc. Iv., IIIr.-v., 70v. sono bianche; nella numerazione originaria mancano le cc. 78 e 84
1632 - 1635
8 (Vv. ss. Bagno n. 7; R. 7)
[tit. est.] 1636 Fino al 1644. Su questo libbro ce cucito la Copia della sentenza che è tra la Vicaria del Bagno e la Comunità di Diecimo. Ce cucito ancora il Decreto fatto dall'Eccellentissimo Consiglio Generale per la riattazione che occorreno farsi al Ponte alla Maddalena e devino sopportare per la Metà la Vicaria del Borgo e la Vicaria del Bagno. Ce cucito ancora una fede cavata da i libbri della Vicaria di Villa [...] portare vino, olio da una Comunità all'altra [...] Vicaria non deve pagare gabella [...]. In questo foglio 121 vi è il decreto del Parlamento per lo scudo al Protettore del Bagno per recognitione delle sue fatiche. A f. 154 al Capitan Renieri come [...]
[tit. est. cost.] Parlamenti dal 1636 al 1641
Contiene i verbali delle riunioni del Parlamento della Vicaria del Bagno, comprendenti anche l'approvazione delle colte, dal 13 aprile 1636 al 31 dicembre 1644 con registrazioni antecedenti a partire dal 7 maggio 1546 e susseguenti fino al 7 giugno 1670.
I documenti cui si fa accenno nel titolo sono i seguenti:
cc. 1r.-10v., "Copia della sententia fra la Vicaria del Bagno e la Comunità di Diecimo per la quale detta Comunità paga alla Vicaria scudi 44 l'Anno", 7 maggio 1546;
cc. 11r.-12v., "Fede cavata di libbri della Vicaria di Villa dove si tratta che il trasportare olio, vino da un Comune all'altro della medesima Vicaria non deve pagare gabella", 7 giugno 1670;
c. 13r.-v., "Commissari e notari che sono stati al Bagno nelli appresso anni" e cioè dal 1636 al 1644;
cc. 184v.-185v., "Inventario delle Robbe che sono in Casa del Molto Illustre Signor Commissario, adì 6 agosto 1638."
Registro cartaceo in 4° leg. tutta pergamena cc. 1-185 le cc. 9r.-10v., 12r., 14r.-v., 51v.-52r., 94r.-v., 104v., 116v., 122r.-v., 152v.-153v., 183v.-184r. sono bianche
1546 - 1670
9 (Vv. ss. Bagno n. 9; R. 8)
[tit. est.] 1645 fino al 1655. Libro del Parlamento della Vicaria Bagno
Contiene i verbali delle riunioni del Parlamento della Vicaria del Bagno, comprendenti anche l'approvazione delle colte, dal 15 gennaio 1645 al 5 dicembre 1654, con registrazioni fino all'anno 1656.
Nel foglio di guardia la nota dei Commissari e dei Notari.
Registro cartaceo in 4° leg. tutta pergamena cc. I, 1-163 allegati 78/2; le cc. 30v., 155v., 162v. sono bianche; nella numerazione originaria mancano le cc. 156-158
1645 - 1656
10 (Vv. ss. Bagno n. 10; R. 10)
[tit. est.] 1655 al 1666. Libbro del Parlamento della Vicaria del Bagno. In questo vi sono i nomi dei Signori Commissari e Notari et i Comuni che danno le legna
[tit. est. cost.] Parlamento. Fino 1666
Contiene i verbali delle riunioni del Parlamento della Vicaria del Bagno, comprendenti anche l'approvazione delle colte, dal 17 gennaio 1655 al 21 novembre 1666.
C. IIv., "Nota delle Comunità che hano d'avere il Protettore, cioè quello che va a vicenda da una Comunità a l'altra. Prima tocca a Lugliano, dopo a Brandeglio e poi a Limano, poi a Casabasciana, poi a Vico, poi a Casoli, poi a Palleggio, poi a Carcana e poi riprincipia a Lugliano. Quello che sa da fare alla venuta del Molto Illustre Signor Comessario, leggere tutti li bandi, mandare li bandi delli averi e delle grasce, poi si fa il Camarlingo Generale di Vicaria. Si da la rafferma al Protettore del Bagno se piace, o ad altri. Si fa il Camarlingo de pegni. Si rafferma li 2 messi. Si fa li 2 protettori delle Carceri. Si fa 2 o 3 Sindicatore per il Camarlingo de pegni";
c. 182r.-v., "Contratti delle Paghe de Famigli" dal 20 agosto 1655 al 3 dicembre 1655;
c. 183v., "Nota di quello danno le Comunità della Vicaria del Bagno alli Signori Commissari che vengono per li tempi e prima"; inoltre "Nota de Comuni che portano la legna All'Egregii Notari".
Sulla coperta, a penna, è disegnato un tronco d'albero.
Registro cartaceo in 4° leg. tutta pergamena cc. I-II, 1-183 le cc. IIr., 57v., 80v., 139v., 147v., 177r.-v., 180v.-181r., 183r. sono bianche; nella numerazione originaria manca la c. 87
1655 - 1666
11 (Vv. ss. Bagno n. 11; R. 11)
[tit. est.] 1667 per tutto il 1677. Parlamento
Contiene i verbali delle riunioni del Parlamento della Vicaria del Bagno, comprendenti anche l'approvazione delle colte, dal 13 marzo 1667 al 14 novembre 1677.
Sulla coperta, "1667. In fine di questo vi sono le legna delle Comunità Obligate del Bagno".
Registro cartaceo in 4° leg. tutta pergamena cc. 1-190 le cc. 2v., 8v., 81v., 88v., 92v., 143r.-v., 149r.-150v., 186r.-v., 188r.-190r., sono bianche
1667 - 1677
12 (Vv. ss. Bagno n. 13; R. 12)
[tit. est.] 1691. Libbro del Parlamento della Vicaria del Bagno. 1692, 93, 94, 95, 96, 97, 98, 99, 1700. Dal 1691 al 1702
[tit. est. cost.] 1691. Parlamenti dal 1691 fino 1702
Contiene i verbali delle riunioni del Parlamento della Vicaria del Bagno, comprendenti anche l'approvazione delle colte, dal 22 luglio 1691 al 12 novembre 1702.
Registro cartaceo in 4° leg. tutta pergamena cc. I-II, 1-162 le cc. Iv.-IIv. sono bianche
1691 - 1702
13 (Vv. ss. Bagno n. 14; R. 13)
[tit. est.] 1703, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17. Parlamento
[tit. est. cost.] Parlamento dal 1703 al 1717
Contiene i verbali delle riunioni del Parlamento della Vicaria del Bagno, comprendenti anche l'approvazione delle colte, dal 7 gennaio 1703 al 30 maggio 1717.
Sulla coperta, "Vedi l'inventario de mobili dell'Illustrissimo Signor Commissario e Signori Notari, essecutori e libbri della Vicaria del Bagno alla Villa , in questo a folio 16, 1° e seguenti. 1703 fino al 1717 e fino a S. Pietro di detto Anno. In questo vi sono le [...] imposte del Cero di S. Croce a foglio 8, 12, 20 in mano di me Giuliano Lena, Camarlengo tutto nel 1703. Agostino Ambrogi";
cc. 16v.-18v., "Inventario delli Mobili che si sono ritrovati nella residenza del Palazzo degli Illustrissimi Signori Commissari et Egregi Notari, fatto nel mese di dicembre del 1703, attenenti alla Vicaria di Val di Lima";
c. 18v., "Inventario de libbri che si ritrovano del presente anno nell'armario della Vicaria, in cima del Palazzo".
Registro cartaceo in 4° leg. tutta pergamena cc. I, 1-161 le cc. 10v., 71r.-78v., 99r.-100r., 137r.-v., 140r.-v. sono bianche
1703 - 1717
14 (Vv. ss. Bagno n. 15; R. 14)
[tit. est.] 1717. Parlamento. 1717. Per tutto Giugno 1728
[tit. est. cost.] 1717 - 1728
Contiene i verbali delle riunioni del Parlamento della Vicaria del Bagno, comprendenti anche l'approvazione delle colte, dal 12 settembre 1717 al 13 giugno 1728.
Registro cartaceo in 4° leg. tutta pergamena cc. I, 1-112 le cc. Iv., 9v., 10v., 25v.-26v., 112v. sono bianche
1717 - 1728
15 (Vv. ss. Bagno n. 16; R. 15)
[tit. est.] 1728, 1729, 1730, 1731, 1732, 1733, 1734, 1735, 1736, 1737, 1738, 1739, 1740, 1741, 1742, 1743, 1744, S. Piero. Parlamento. 1726 al 1744
[tit. est. cost.] 1728. Parlamento al 1744
Contiene i verbali delle riunioni del Parlamento della Vicaria del Bagno, comprendenti anche l'approvazione delle colte, dal 18 luglio 1728 al 7 giugno 1744, con registrazioni fino al 16 settembre 1762.
C. IIr.- v., elenco dei Commissari e dei Notari dal 1728 al 1753;
c. 93v., decreto degli Anziani, in data 26 agosto 1737, S. C. I.;
c. 159r., decreto degli Anziani, in data 19 settembre 1742, S. C. I.;
cc. 176v.-177r., decreto degli Anziani, in data 20 settembre 1747, S. C. I. D.;
cc. 177v.-178r., decreto degli Anziani, in data 21 settembre 1752, S. C. I. D.;
cc. 178v.-179r., decreto degli Anziani, in data 16 settembre 1762, S. C. I.
Registro cartaceo in 4° leg. tutta pergamena cc. I-II, 1-180 allegati 99/1; le cc. 58v., 59r., 82v., 114r., 129v., 136r.-v., 141v., 142r.-143v., 168v., 179v.-180v. sono bianche
1728 - 1762
16 (Vv. ss. Bagno n. 17; R. 16)
[tit. est.] 1744 al 1768. Parlamento. 1744 i Secondi. Bagno
[tit. est. cost.] 1744 al 1768
Contiene i verbali delle riunioni del Parlamento della Vicaria del Bagno, comprendenti anche l'approvazione delle colte, dal 16 luglio 1744 al giorno 11 dicembre 1768 con registrazioni fino al 1769.
C. Ir.-v., elenco dei Commissari e dei Notari di Vicaria dal 1744 al 1769;
cc. 113r.-114r., decreto degli Anziani, in data 28 maggio 1755, S. C. I. D.;
cc. 239r. - 240v., "Inventario dei mobili del Palazzo della residenza dell'Illustrissimo Signor Commissario del Bagno, riformato da me Giuseppe Antonio Ambrogi, Protettore di Vicaria, questo giorno 5 luglio 1766, d'ordine dell'onorando Parlamento, come per suo decreto segnato sotto il dì 9 settembre 1764 e differito per alcuni giusti motivi";
c. 241r., "Inventario dei mobili della residenza del Signor Egregio Notaro, riformato li 5 Luglio 1766";
cc. 241v. - 243r., "Inventario dei Mobili del Palazzo della residenza dell'Illustrissimo Signor Commissario del Bagno, riformato da Me Giovanni Battista Francesco Vanni, Commissario, questo giorno 15 novembre 1756".
Registro cartaceo in 4° leg. tutta pergamena cc. I, 1-244 allegati 53/1; le cc. 106v., 114v., 171v., 187v., 210r.-v., 220v., 238v., 243v., 244v. sono bianche
1744 - 1769
17 (Vv. ss. Bagno n. 18; R. 17)
[tit. est.] Parlamento Della Vicaria Del Bagno. Dall'Anno 1768 al Anno 1785
Contiene i verbali delle riunioni del Parlamento della Vicaria del Bagno, comprendenti anche l'approvazione delle colte, dal 17 ottobre 1768 al 12 giugno 1785 con registrazioni fino al 1790.
C. 2r., elenco dei Commissari e dei Notari dal 1768 al 1790;
cc. 184r.-186v., "Istruzione per la visita de' Termini da farsi dal Signor Commissario del Bagno".
Registro cartaceo in 4° leg. tutta pergamena cc. 1-186 le cc. 1v., 2v., 69v., 111v., 115v. sono bianche
1768 - 1790
18 (Vv. ss. Bagno n. 19; R. 18)
[tit. est.] Libro del Parlamento della Vicaria del Bagno, dall'anno 1785 all'anno 1786 e 1787 e 1788 e 1789 e 1790, 1791, 1792, 1793, 1794, 1795, 1796, 1797, 1798, 1799, 1800, 1801, 1802, 1803, 1804
Contiene i verbali delle riunioni del Parlamento della Vicaria del Bagno, comprendenti anche l'approvazione delle colte, dal 29 settembre 1785 al 15 gennaio 1804.
C. 1r., elenco dei Commissari e dei Notari dal 1785 al 1801.
Registro cartaceo in 4° leg. tutta pergamena cc. 1-198 le cc. Iv., 1v., 24v., 67v., 68v., 70v., 157v., 169v., 170r., 185v.-197v., 198v. sono bianche
1785 - 1804