VII. Bilanci di previsione

Livello: serie

Estremi cronologici: 1867 - 1945

Consistenza: 82 unità

"L'uso delle scritture di bilancio vigeva, con diverse denominazioni e con differenti metodi di tecnica contabile, fin dall'antichità, ma il tipo di documento coincidente con i bilanci preventivi e i conti consuntivi moderni venne introdotto, per quanto riguarda la Toscana, con la dominazione francese (1808-1814)" ¹ . In periodo postunitario questi documenti hanno assunto il ruolo di cardini di tutta la contabilità comunale, essendo allo stesso tempo punto di riferimento e sintesi della contabilità stessa.
Secondo la legge comunale e provinciale del 1865 ² , l'obbligo di preparare il bilancio preventivo spettava alla giunta comunale che lo presentava al consiglio per l'approvazione nella seduta autunnale. La stessa legge imponeva alla giunta di presentare al consiglio il conto consuntivo entro il mese di aprile di ogni anno. Entrambi i documenti, una volta approvati dal consiglio comunale, dovevano passare all'esame dai consigli di prefettura ³ . La struttura dei registri dei bilanci e dei conti, già uniformata dalla legge del 1865 (divisione dei registri in tre parti: entrate, uscite, residui), ebbe una definitiva forma dal R.D. 6 luglio 1890 ⁴ che uniformò la contabilità comunale a quella dello stato.