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Comune di Licciana

Sede: Licciana Nardi (Massa Carrara)

Date di esistenza: 1797 - 1811

Intestazioni: Comune di Licciana, Licciana Nardi (Massa Carrara), 1797 - 1811

Contesto statuale:
L'occupazione del Nord Italia da parte delle truppe napoleoniche nel 1796 determinò l'istituzione della Repubblica cispadana poi cisalpina poi italiana (1897-1801), quindi del Regno d'Italia (1805-1811). In particolare in Lunigiana la dominazione francese segnò la fine del feudalesimo: per effetto dell'editto emanato dal generale Chabot in data 2 luglio 1797 i feudatari furono disautorati e ogni traccia o simbolo di aristocrazia fu cancellato.


Contesto istituzionale:
Nel 1799 alla Lunigiana fu imposta una organizzazione amministrativa che vide istituiti due Commissariati del potere esecutivo che avevano sede a Fosdinovo e a Mulazzo. Il 30 giugno 1796, con l'arrivo dell'esercito francese, Massa infatti fu inizialmente aggregata alla Repubblica cispadana e nominata capoluogo del dipartimento di Luni; in seguito, con la Costituzione dell'8 luglio 1897, divenne capoluogo del dipartimento delle Alpi Apuane finché, in esecuzione a quanto stabilito dalla Costituzione del 10 settembre 1898, questo dipartimento fu abolito e assorbito da quello del Crostolo avente per capoluogo Modena. 1 Attivo a Massa in questo biennio vi era anche un Commissario del potere esecutivo, nella persona di Lodovico Lizzoli, incaricato di organizzare i dipartimenti mediante l'istituzione di amministrazioni centrali e di coordinare i rapporti tra queste nuove amministrazioni, le municipalità e le altre istituzioni locali.
Nel 1800, dopo la vittoria di Napoleone sugli austriaci, la ricostituita Repubblica cisalpina soppresse i due Commissari del potere esecutivo che avevano sede nei capoluoghi dei due distretti di Fosdinovo e Mulazzo, e li sostituì con le rispettive municipalità, denominate Municipalità distrettuali e formate, oltre che dagli amministratori locali, anche dagli agenti municipali delle comuni comprese nei loro distretti delle quali assorbirono le funzioni.
L'ordinamento delle municipalità distrettuali creò non pochi disagi, a causa della difficoltà che gli agenti municipali incontravano a radunarsi, specialmente nei mesi invernali. Nel 1802 si diede quindi un nuovo ordinamento amministrativo alla Lunigiana ex feudale in base al quale Fosdinovo, Aulla e Tresana furono istituite in comuni di seconda classe, cioè con più di 3000 abitanti, mentre Licciana, Villafranca e Mulazzo in comuni di terza classe, cioè con meno di 3000 abitanti.


Storia amministrativa:
Licciana fu eretta in Municipalità il 15 marzo 1797. Presidente della Municipalità fu nominato Luigi Galeotti e segretario Agostino Picciati. Venne creato anche un Consiglio che a due terzi di voti segreti farà le sue risoluzioni, si adunerà quando il bisogno lo richieda, formerà il suo presidente di mese in mese, e farà partecipare questa sua nomina a quei luoghi che si sono unite alla di lei potestà, registrando la memoria nel pubblico archivio, e confermerà provvisoriamente tutte quelle cariche che non sono dissidenti dal popolo. 1
A seguito della suddivisione amministrativa della Lunigiana conseguente alla ricostituzione della Repubblica cisalpina, le funzioni della Comune di Licciana nel 1800 furono assorbite dalla Municipalità distrettuale di Fosdinovo. Entrarono a far parte di questo organismo anche alcuni agenti liccianesi, così come gli agenti delle altre comuni distrettuali che ne erano divenute parte. In quel periodo, come figura nel quadro descrittivo delle "Popolazioni delle comuni e parrocchie comprese nell'attual circondario di Fosdinovo" trasmesso dalla Viceprefettura delle Alpi Apuane al Ministero degli affari interni nel 1802, la Comune di Licciana (composta da Licciana, Panicale, Salano, Bosco, Magliola e Gabanasco) e quella di Monti (composta da Monti, Caria, Fenile, Piano, S. Martino ed Amola) contavano rispettivamente 913 e 111 anime. 2
Viste le difficoltà che gli agenti municipali incontravano a radunarsi le municipalità furono ricostituite nel 1802. Con l'erezione di Licciana in Comune di terza classe (cioè con meno di 3000 abitanti) furono fatte confluire nel suo territorio le parrocchie di: Varano, Tavernelle, Bastia, Cisigliana, Monti, Fenile, Ponte e Bigliolo. L'agente municipale Luigi Galeotti ebbe funzioni di presidente e in seguito venne confermato nella carica di sindaco. Il regolamento stabiliva che nei comuni con meno di 3000 abitanti potevano partecipare al Consiglio comunale tutti i possidenti nonché tutti i capi di famiglia non possidenti con più di 35 anni i quali fossero soggetti alla tassa personale e che detenessero uno stabilimento d'agricoltura o di commercio. 3
Una ulteriore riorganizzazione amministrativa attuata nel 1804 stabilì che in Lunigiana dovevano esserci solo comuni di terza classe. A seguito di questa riorganizzazione la Municipalità di Licciana fu soppressa con un decreto datato 15 marzo 1805 dal cancelliere distrettuale in Villafranca, e al suo posto furono istituite le Comuni di Licciana, di Varano e di Ponte. Nella Comune di Licciana furono comprese le parrocchie di Licciana, Panicale e Monti, con qualche resistenza da parte degli abitanti della sezione di Monti e delle ville di Fenile e Amola, che avrebbero voluto istituire una loro municipalità.
Questa configurazione amministrativa rimase anche dopo il passaggio da Repubblica italiana a Regno d'Italia avvenuto nel 1805 e non subì mutamenti fino all'emanazione del decreto imperiale del 5 agosto 1811 che ordinò l'annessione della Lunigiana ex feudale all'Impero francese.



Complessi archivistici prodotti:
Comune poi Mairie di Licciana, 1797 - 1814 (fondo, conservato in Comune di Licciana Nardi)