Sede: Capannori (Lucca)
Date di esistenza: 1799 - 1801Intestazioni: Governi provvisori degli Stati lucchesi, Capannori (Lucca), 1799 - 1801
Storia amministrativa:
A seguito della caduta della Repubblica Oligarchica a opera delle
truppe francesi comandate dal Serrurier, il 4 febbraio 1799 si formò in Lucca il primo
Governo Democratico che durò fino al 17 luglio dello stesso anno: mantenne il titolo di
«Repubblica Lucchese» e adottò i colori della bandiera francese.
Nell'Archivio di
Stato di Lucca si trovano le carte di questo regime, raccolte in sedici volumi
1
. Le sconfitte riportate dai
francesi negli scontri con l'esercito austro-russo, portarono a un cambiamento politico
nello Stato lucchese e con il 18 luglio il governo fu assunto da una Reggenza
provvisoria che poco dopo, per iniziativa del Generale austriaco Klenau, fu sostituita
da una nuova Reggenza Provvisoria della Repubblica di Lucca, che rimase al comando fino
al giorno 8 luglio 1800
2
.
Con la sconfitta del 14 giugno 1800, avvenuta a Marengo, gli
Austriaci dovettero ritirarsi nell'area compresa tra il Mincio, la Fossa Maestra ed il
Po e solo una marginale parte degli Appennini rimase sotto il loro dominio. Il 7 luglio
1800, da Castelnuovo Garfagnana, il Generale Launay annunciò che sarebbe partito alla
volta della città di Lucca, ove arrivò due giorni più tardi per insediare un Governo
temporaneo, composto da undici uomini
3
: cinque dovevano sovrintendere sopra la
giustizia, la legislazione, gli stabilimenti pubblici e le relazioni esterne, mentre tre
avevano competenze in materia di polizia e affari militari e tre si dovevano dedicare
alle questioni della finanza e degli approvvigionamenti. Con la successiva data del
giorno 11 agosto, pari anno, il Massella, Generale in Capo, ordinò al Prefetto Militare
Angles di reperire attraverso le contribuzioni un milione di tornesi
4
. Dal 9 luglio 1800 al 31 dicembre 1801 si ebbe
una forma di governo provvisorio che coincise con il secondo Governo Democratico, poi
con la seconda Reggenza austriaca, poi con il terzo Governo Democratico
5
. Una operazione che puntava anche al contenimento delle spese
riguardò la revoca del Governo degli Undici uomini; rimaste vacanti le cariche, venne
previsto di inserirne sette e quattro Segretari di Stato aventi il compito di
sovrintendere sopra la giustizia, le finanze, la polizia, l'interno e la guerra.
Il
9 settembre del 1800 il Launay rinominò gli Undici uomini che tuttavia rimasero in
carica ben poco tempo, poiché in data 15 settembre il Generale Austriaco Sommari va
nominò un nuovo Governo composto da Dieci ex nobili, dando vita a quella che venne poi
definita Seconda Reggenza. Anche quest'ultima durò ben poco, poiché il 9 ottobre i
Francesi, con a capo il generale Clement, arrivarono a Lucca e gli Austriaci furono
costretti a lasciare la città
6
. Il Generale Clement confermò la
Reggenza denominandola Governo Provvisorio: fu il terzo Governo Democratico
7
. Il 9 gennaio 1801, il
Commissario Lachèze, aggiunse altri tre Ministri, rispettivamente alla Giustizia, nella
persona di Giuseppe Tommaso di Poggio, all'Interno, con Adriano Mencarelli e alla
Polizia affidando l'incarico a Salvatore Bianchini. Nello stesso giorno venero inoltre
soppressi e riuniti in un Commissario tutti gli Uffici che si occupavano di Acque,
Strade, Fabbriche. Solo pochi giorni dopo, ovvero il 28 gennaio dello stesso anno,
furono soppressi quasi tutti gli Uffizi dell'Antica Repubblica e le competenze vennero
spartite in tre Ministeri
8
. Al momento della caduta della antica
Repubblica, l'arrivo dei francesi non fu accolto con molto entusiasmo dagli abitanti
della Vicaria di Capannori che si mostrarono ostili verso i nuovi governanti. Non pochi
ostacoli vennero presentati; ad esempio proprio nei primi tempi quando dal Direttorio si
chiese che fosse innalzato l'albero della Libertà: le proteste «furono più alte e più
consistenti che in altri luoghi».
Furono convocate le Comunità del territorio e
comunicate le regole che si dovevano seguire, ma la riunione indetta a Capannori dal
Vicario Lorenzo Giovannelli, che pochi giorni prima era stato confermato nella carica:
fu caotica e addirittura il «notaro» per paura di gravi conseguenze personali fuggì. Le
acque si calmarono solamente dopo che il Commissario minacciò di fare intervenire le
truppe: il 3 marzo 1799 ebbe luogo la cerimonia; non si verificarono incidenti anche
perché pochissimi furono i presenti, poiché molte delle Comunità della Vicaria, tra
queste Segromigno, disertarono in massa questa manifestazione
9
. Anche in seguito, quando a causa delle notizie di
disordini che si stavano verificando in tutta la Repubblica furono emesse disposizioni
per garantire l'ordine pubblico, fu vietata «qualunque dimostrazione di partito,
qualunque aggregato di persone nella Vicaria di Capannori espressamente» e poco dopo il
Capitano Francesco Beccali, comandante della Legione Lucchese fu accusato di «non aver
saputo evitare abusi, latrocini ed insubordinazioni della truppa durante una spedizione
contro i rivoltosi di Capannori»
10
. Queste vicende si inserivano in un
momento di difficoltà per il territorio capannorese per la crisi che toccava queste
popolazioni ridotte oltretutto alla fame
11
. Nei primi
giorni di maggio nel territorio capannorese vi furono episodi di violenza e di rivolta:
il Messo della Vicaria, spaventato, fuggì da Capannori, mentre nella zona del Compitese
undici Comunità si rifiutarono di riconoscere il nuovo governo e vi furono in
contemporanea molte sollevazioni.
Il Commissario Francesco Minutoli scrisse che
circa quaranta «male intenzionati» provenienti dalla Pieve di Compito, da Palaiola, da
San Ginese e dal Colle, «tutti armati si sono portati su questa Piazza ed hanno svelto
l'Albero e mandato in pezzi ed hanno obbligato questo mio cittadino Notaro a andar seco
loro in Piazza a gridare 'è viva la Croce, è viva la religione' ed in seguito hanno
fatto una processione, obbligando tutti quelli che incontravano a portarsi con loro, e
di poi ove c'era l'Albero hanno piantato una croce»
12
.
Questi eventi rappresentano una
immagine viva e reale della società capannorese agli inizi
dell'Ottocento.
Soggetti produttori collegati:
Governo provvisorio degli Stati lucchesi, Capannori
(Lucca), 1814 - 1817
(successore)
Complessi archivistici prodotti:
Governi provvisori. Archivio storico del Comune di Capannori, 4 febbraio 1799
- 31 dicembre 1801
(fondo, conservato in Comune di Capannori. Archivio storico)