Sede: San Miniato (Pisa)
Date di esistenza: 1569 set. 1 - 1808Intestazioni: Cancelleria di San Miniato, San Miniato (Pisa), 1569-1808
Storia amministrativa:
Il compito di verbalizzare quanto deciso dalle magistrature, di tenere
in ordine e conservare le scritture, di rogare i contratti pubblici, era sempre stato
affidato dalle singole comunità toscane, ad un notaio locale di fiducia. Con l'avvento
del principato mediceo fu ufficializzata questa figura del "notarius-cancellarius" e fin
dal 1532
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si stabilì che le tratte degli uffici comunali si dovessero fare dal
cancelliere che ne avrebbe rogato le deliberazioni. Con le successive ordinanze del 22
febbraio 1548 e dell' 1 luglio 1549
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, fu imposto
ai cancellieri (ancora nominati dalle singole comunità), di tenere in ordine e
conservare le scritture, di rogare i contratti, di rogare e registrare gli atti delle
magistrature. Nell'ambito di un più stretto controllo dell'attività delle comunità
periferiche del Granducato, nel 1560
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Cosimo I de' Medici istituì il Magistrato dei Nove
Conservatori della Giurisdizione e del Dominio fiorentino, a cui fu affidata una
rigorosa vigilanza della gestione economica e della attività generale delle singole
comunità. Per rendere più efficace il controllo sulle attività economiche e non, delle
magistrature comunali e delle opere pie, si trasformò il vecchio notaio attuario
nominato dalle comunità, in un cancelliere comunitativo nominato direttamente dai Nove
Conservatori. Il cancelliere da attuario e notaio di fiducia delle singole comunità
divenne un controllore esterno, un funzionario (generalmente proveniente da lontano) che
limitò le languenti autonomie locali. Le competenze dei cancellieri e del nuovo ufficio
creato per loro (la cancelleria) vennero diffuse con apposite istruzioni "ad personam"
ai cancellieri, subito dopo la loro nomina. A San Miniato
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il primo settembre 1569 arrivò da Colle
Valdelsa il cancelliere "Hieronimus Bonaccorsis notarius publicus florentinus [...] per
Magnificos dominos Novem Conservatores iuris dictionis [...] electo"
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,
portando con sé le nuove istruzioni di immediata validità. "In prima sia tenuto ed
obligato il cancelliere fare inventario di tutti i libri et scritture così dell'extimo
come d'ogni altra sorte, attenenti alla comunità, et quelli custodire, guardare et
tenere con diligente cura [...]. Item sia tenuto et obligato ricordare et mettere avanti
alli rappresentanti la comunità tutti gli offitii che si dovessino et occorressero farsi
per tratta o per squittinio, o che si havesse ad incantare datii o entrate appartenenti
alla comunità, acciò che le cose della comunità non vadino in lungo come per l'addrieto
hanno fatto per mala cura di chi ha risieduto [...]. Item sia tenuto et obligato
scrivere et registrare in sul libro de partiti tutte le proposte, partiti et consigli
che saranno dalli governatori della comunità proposti [...] così rogare al camarlingo le
ragioni distintamente così nell'entrata come nell'uscita [...] et registrare tutti li
contratti, lettere, licentie et partiti che verranno dal Magistrato dei Signori Nove et
Magistrati di Firenze et finalmente tutte le scritture pulitamente ordinate non
lasciando alcuno indreto. Item sia tenuto dare il giuramento a tutti quelli che vorranno
accettare Offitii et di detti giuramenti far nota in sul libro de partiti [...]. Item
che sia obligato fare tutto quello che faceva il cancelliere che dependeva dalla
comunità et di qui tenere un riscontro di tutta l'entrata et uscita che consegna al
camarlingo tempo per tempo [...] et il camarlingo non possa far pagamento alcuno senza
la polizza del cancelliere [...]. Item che sia obligato fare uno spoglio di tutti i
debitori del comune per qualsivoglia cosa [...]. Item sia tenuto registrare la presente
instructione in sul libro de partiti della comunità da farsi di nuovo per cominciare il
primo di settembre 1569 [...] et insomma sia il suo offitio principale il procurare che
l'entrate et denari pubblici si augmentino et non si diminuischino et risparmino le
spese più che si può [...]"
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. L' 8 agosto 1570
l'auditore fiscale Aurelio Manni inviò una lettera al cancelliere di San Miniato, in cui
tra l'altro si precisava che era suo compito anche quello di vigilare affinché i
giusdicenti compresi nella sua cancelleria amministrassero bene la giustizia
7
. Insomma il cancelliere
doveva non solo controllare i magistrati e funzionari locali nella corretta applicazione
delle leggi, ma anche i giudici periferici nell'esatto esercizio delle loro funzioni,
costituendo così una sorta di controllo incrociato
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. Negli anni immediatamente seguenti si andarono
precisando e ampliando i poteri di controllo dei cancellieri che dovettero vigilare
anche sull'operato e sulle scritture di Opere pie, consigli di podesteria e di
vicariato
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e
custodire e aggiornare i campioni e le scritture delle decime e del catasto
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. Contemporaneamente le
singole comunità dovettero far fronte anche materialmente al reperimento di appositi
locali per dare alloggio al cancelliere, all'archivio e agli uffici della cancelleria. A
San Miniato, dopo una sistemazione provvisoria, il 21 settembre 1570, fu deliberato di
prendere in affitto per questo scopo la casa di Giovanbattista di Francesco Portigiani
posta "in latere Foris Porte l.d. la citerna"
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. Le nuove istruzioni
emanate nel 1635 e fatte proprie dalle riforme statutarie del 1636
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, non fecero che confermare le primitive attribuzioni dal 1678,
allorchè l'antica tassa del macinato venne trasformata in una imposizione ad personam
diventando una delle principali fonti per l'erario statale, ai cancellieri comunitativi
spettò la supervisione e la principale responsabilità sulla riscossione di questa tassa.
In particolare fu di loro spettanza la raccolta e la conservazione delle portate dei
capofamiglia, la compilazione dei reparti, la trascrizione dei nomi dei tassati e delle
rispettive quote sui dazzaioli, la registrazione e la conservazione delle deliberazioni
dei deputati della tassa, il controllo dei saldi dei camarlinghi, l'accoglimento dei
reclami, il versamento della cifra raccolta ai magistrati fiorentini
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. Le riforme del 1774 con la erezione delle nuove
comunità, nonostante la maggiore autonomia concessa ai governi locali, confermarono le
competenze dei cancellieri. Anzi essi furono investiti "del carattere di archivisti
delle comunità e luoghi pii" e come tali "sarà lor precisa incumbenza di disporre in
buon ordine e di descrivere con esatto e diligente inventario, nei libri acciò destinati
e tenuti in valida forma, tutte le scritture, filze e libri pubblici comunitativi"
14
. Gli stessi
cancellieri, l'anno precedente, avevano ricevuto l'incombenza della custodia e
conservazione di tutti gli atti dei tribunali
15
. Nel
corso di oltre due secoli si erano accumulate una molteplicità di competenze e obblighi
sui cancellieri che nelle istruzioni del 16 settembre 1779
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così vennero definiti: -custodi delle leggi e
ordini, -direttori delle aziende delle comunità, luoghi pii e patrimoni comunitativi,
-esecutori degli ordini dei tribunali, dei magistrati e dei ministeri fiorentini, -notai
e attuari delle comunità e luoghi pii, -archivisti delle comunità, -ministri del regio
governo e del sovrano negli affari pubblici locali, -cancellieri delegati per l'azienda
del sale, -cancellieri della tassa di macine. Queste competenze rimasero immutate fino
al passaggio della Toscana nell'Impero francese
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.
Nel 1569, all'atto dell'istituzione, la cancelleria comunitativa di San Miniato ebbe
coincidenza territoriale con la podesteria omonima, ma ben presto (1586)
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inglobò i comunelli dell'ufficialato di Cigoli (Cigoli, Stibbio,
Montebicchieri). Con le riforme del 1774, la nuova comunità di San Miniato acquistò i
suddetti comuni di Cigoli, Stibbio e Montebicchieri, facendo nuovamente coincidere il
territorio della cancelleria con quello della comunità di San Miniato.
Soggetti produttori collegati:
Cancelleria di San Miniato, San Miniato (Pisa),
1814-1865
(successore)
Complessi archivistici prodotti:
Cancelleria di San Miniato, 1559 -
1808
(fondo, conservato in Comune di San Miniato. Archivio storico)
Catasto di San Miniato, 1430-1832
(serie, conservato in Comune di San Miniato. Archivio storico)
Cancelleria di San Miniato, 1580 mar. 18
- 1860 mar. 25
(serie, conservato in Comune di San Miniato. Archivio storico)