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Vicariato di San Marcello

Sede: San Marcello Pistoiese (Pistoia)

Date di esistenza: 1814 giu. 27 - 1848

Intestazioni: Vicariato di San Marcello, San Marcello Pistoiese (Pistoia), 1814 - 1848

Storia amministrativa:

Nel 1814, dopo la sconfitta delle truppe napoleoniche, il granduca Ferdinando III di Lorena iniziò una riorganizzazione politico-istituzionale finalizzata alla "restaurazione" dei vecchi ordinamenti. Per quanto riguarda la giustizia vennero ripristinati, nella loro funzione di giusdicenti periferici, Podestà e Vicari. Le cause civili minori, per controversie non superiori alle 200 lire, erano giudicate in prima istanza dai Podestà e in appello davanti ai Vicari della circoscrizione competente; quelle giudicate dai Vicari (che erano giudici civili parificati ai Podestà per quanto riguardava la propria circoscrizione) erano discusse in prima istanza davanti ai Commissari regi e agli Auditori. Le cause civili maggiori rimasero di competenza del Commissariato regio di Pistoia fino alle notificazioni del 14 marzo e del 9 aprile 1816 quando vennero trasferite al Tribunale Civile Collegiale la cui giurisdizione, oltre alle Podesterie di Montale, Sambuca, Serravalle e Tizzana, andò a comprendere il Vicariato di San Marcello. Le cause criminali rimasero invece sotto l'esclusiva giurisdizione dei Vicari, in circoscrizioni territoriali comprendenti più Podesterie.
Un'altra radicale trasformazione dell'organizzazione dei tribunali si ebbe con la riforma del 2 agosto 1838 che portò all'istituzione di due Collegi: il primo con il ruolo di supremo regolatore dell'amministrazione della giustizia e di organo di consulenza del Governo, il secondo, detto "Corte Suprema di Cassazione", con quello di giudice nei ricorsi che non ammettevano appello con competenze nei conflitti di giurisdizione. Nelle maggiori città del granducato, furono poi creati Tribunali Collegiali di Prima Istanza per le cause eccedenti la competenza dei Podestà e dei Vicari compresi nella circoscrizione.
Questo ordinamento restò in vigore fino al 1848 quando, in conseguenza della promulgazione dello Statuto, venne attuata una generale riforma sia in campo amministrativo che giudiziario: i Vicari e i Commissari di Polizia furono sostituiti da Delegati di Governo (ufficiali di polizia con funzioni di Pubblico Ministero nelle cause militari), i Podestà vennero sostituiti da Pretori con funzioni di giudici civili e criminali minori e di ufficiali di polizia giudiziaria con mansioni di polizia amministrativa.