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Mairie di Prato

Sede: Prato (Prato)

Date di esistenza: 1808 - 1814

Intestazioni: Mairie di Prato, Prato (Prato), 1808 - 1814

Storia amministrativa:
Col trattato di Fontainebleau del 27 ottobre 1807 Napoleone annetteva la Toscana all'impero; contrariamente a quanto avvenuto durante il Regno d'Etruria (1801-1807), che non aveva comportato nessuna innovazione nelle strutture centrali e periferiche dello stato, l'annessione all'impero francese estese alla Toscana la legislazione e l'organizzazione amministrativa francesi. Al temporaneo governo di un Consiglio toscano subentrò nel 1808 la Giunta Straordinaria di Toscana, costituita con decreto imperiale del 12 maggio, che nel corso del secondo semestre di quell'anno impiantò un sistema amministrativo profondamente diverso dal precedente e destinato a durare fino alla primavera del 1814. Esso prevedeva la suddivisione della Toscana in tre dipartimenti governati da prefetti: dell'Arno, del Mediterraneo e dell'Ombrone. Ciascun dipartimento era ripartito in tre circondari comunitativi con a capo un sottoprefetto. Prato venne compresa nel circondario di Pistoia e nel dipartimento dell'Arno, con capoluogo e sede di prefettura a Firenze.
Le comunità leopoldine vennero sostituite da mairies affidate ciascuna ad una sola persona di nomina centrale - il maire - che, coadiuvato da un numero variabile di "aggiunti", era l'unico responsabile dell'amministrazione comunitativa. Egli non solo accentrava in sé tutte le precedenti funzioni del gonfaloniere e del cancelliere, ma controllava la forza pubblica ed era incaricato della formazione dei registri civici e dello stato civile. L'unico organo elettivo, il consiglio municipale, si riuniva normalmente una sola volta l'anno per l'approvazione del bilancio, con facoltà di deliberare sugli eventuali centesimi addizionali da aggiungere alle contribuzioni dirette. Maire di Prato fu eletto Niccolò Mazzoni, e gli aggiunti furono Ferdinando Martelli e Giuseppe Pacchiani.



Complessi archivistici prodotti:
Comune di Prato, 1256 giu. 2 - 1899 (fondo, conservato in Archivio di Stato di Prato)