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Complessi archivistici

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Comunità di Prato

Sede: Prato (Prato)

Date di esistenza: 1814 - 1865

Intestazioni: Comunità di Prato, Prato (Prato), 1814 - 1865

Storia amministrativa:
Dopo la caduta di Napoleone nell'aprile del 1814, la convenzione di Parma sancì la reintegrazione di Ferdinando III di Lorena. Con la restaurazione granducale fu ripristinato l'ordinamento comunale precedente il 1808, mentre nel 1816 venne emanato un nuovo regolamento che specificava i compiti e il funzionamento di ciascun organo: a capo dell'amministrazione comunitativa venne posto un gonfaloniere, di nomina granducale, che svolgeva le funzioni di sindaco della comunità e aveva competenze specifiche riguardo la gestione dell'attività finanziaria, la vigilanza sulle strade comunali e il controllo sulla polizia locale. Il gonfaloniere teneva inoltre i rapporti con gli organi centrali, costituiti essenzialmente dal Soprassindaco delle comunità, dal Provveditore di soprintendenza comunitativa e dalla Presidenza del buongoverno. Ad esso si affiancava un magistrato comunitativo, eletto per tratta e costituito da un certo numero di priori, e un consiglio generale, anch'esso eletto per tratta, che si riuniva ordinariamente una volta l'anno per deliberare sugli argomenti definiti nel regolamento, mentre altre convocazioni straordinarie potevano essere decise dal gonfaloniere di concerto con il cancelliere. Al magistrato, presieduto dal gonfaloniere stesso, spettava l'elezione del camarlingo, l'approvazione del bilancio di previsione e il rendiconto delle entrate e delle uscite dell'amministrazione finanziaria dell'anno trascorso.
Nel 1849, in conseguenza dei rivolgimenti politici che avevano provocato la concessione dello statuto e il governo provvisorio, venne emanato un nuovo regolamento: il consiglio generale divenne elettivo e assunse nuove e più ampie competenze circa la nomina dei priori, l'approvazione del bilancio preventivo e del rendiconto annuale, la nomina delle commissioni per il reparto delle tasse e per il sindacato del camarlingo e del gonfaloniere, l'approvazione del reparto delle tasse e le deliberazioni sui reclami. Il collegio dei priori, quale organo esecutivo delle deliberazioni del consiglio, predisponeva le informazioni per il consiglio stesso e decideva sulle questioni urgenti.
Nel 1853 il regolamento del 1849 venne abrogato e ripristinata la situazione precedente, con un'accentuazione del ruolo del gonfaloniere, cui fu affidata la direzione e la responsabilità dell'amministrazione comunale nel suo insieme, dalla vigilanza sul funzionamento degli uffici alla convocazione delle adunanze dei consigli, dall'amministrazione economica all'esecuzione dei lavori pubblici, dagli affari militari alla conservazione delle carte riguardanti la comunità. Fra le principali competenze del consiglio comunale il regolamento ribadiva quelle relative all'elezione degli ufficiali e degli impiegati, alle delibere sui lavori pubblici, all'approvazione dei reparti delle tasse e dei rendiconti. Il magistrato assisteva il gonfaloniere nell'esecuzione delle delibere del consiglio e preparava le informazioni sugli affari di maggiore importanza di competenza del consiglio stesso.
Nel 1859, infine, il governo provvisorio emanò un nuovo regolamento, sostanzialmente vicino a quello del 1849, che rimase in vigore fino al 1865 quando con la legge n. 2248 del 22 marzo fu attuata l'unificazione amministrativa del regno d'Italia.


Soggetti produttori collegati:
Mairie di Prato, Prato (Prato), 1808 - 1814 (predecessore)
Comune di Prato, Prato (Prato), 1865 - (successore)


Complessi archivistici prodotti:
Comune di Prato, 1256 giu. 2 - 1899 (fondo, conservato in Archivio di Stato di Prato)