Tasti di scelta rapida del sito: Menu principale | Corpo della pagina | Vai alla colonna di sinistra

AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
Menu di navigazione
Home » Visualizza scheda inventario

Colonna con sottomenu di navigazione


Complessi archivistici

Soggetti produttori

Contenuto della pagina


Inventario dell'archivio storico del Comune di Serravalle Pistoiese

Tipologia: inventario analitico

a cura di Lucia Cecchi

patrocinio: Provincia di Pistoia - Comune di Serravalle Pistoiese

Pubblicazione: Pescia, La Tipografica Pesciatina, 1998

Descrizione fisica: pp. 64, ill. [4] b/n, cm. 24

Collezione: Beni culturali - Provincia di Pistoia, 25

Contenuti:

A che serve un archivio e soprattutto l'inventario di un archivio?
Nell'immaginario collettivo l'archivio è una sorta di ripostiglio reale o mentale delle cose che non servono più.
Invece nel lavoro e nello studio quotidiano ci accorgiamo che esso è una fonte inesauribile di dati, atti, informazioni, documenti necessari quando meno ce lo aspettiamo.

Due perciò sono le funzioni svolte da un archivio ben ordinato, e cioè la prima è conservare la documentazione relativa ad un determinato argomento, in modo fruibile; la seconda è la possibilità di rielaborare su basi certe fatti, concetti sociali, economici e culturali propri di un periodo storico alla luce dei quali è più semplice la lettura della nostra società e del suo formarsi e trasformarsi.
Archiviare diventa allora sinonimo di conservare un patrimonio da tramandare.

Oggi con l'informatizzazione sarà più agevole conservare i documenti ma è necessario però avere anche uno strumento che ci permetta le ricerche su materiale non informatizzato ed è questo il motivo per cui l'Amministrazione Comunale ha scelto di dare ai suoi concittadini, ma anche ai propri dipendenti, questo agile strumento di lavoro che qui presentiamo per poter utilizzare al meglio quanto è conservato presso l'Ente.

Assessore alla cultura
(Luigia Caferri)

Il sindaco
(Renzo Giusti)



Dei tanti segni che lascia una civiltà alcuni sono ben visibili, chiese, campanili, palazzi, ponti, sculture e pitture, altri lo sono molto meno perchè prodotti per essere letti più che visti. Sono i documenti che conservano gli Archivi storici.
Tali documenti trasmettono alla posterità e alla storia la memoria di ciò che è stata la nostra civiltà.
Tra i comuni più sensibili e attivi è il Comune di Serravalle Pistoiese. La collaborazione tra i nostri Enti data ormai da lunghi anni ed ha portato ora a questi copiosi frutti: le fonti documentarie del Comune di Serravalle Pistoise così importanti per la sua storia e per la storia di tutta la provincia sono ora disponibili.

La Provincia di Pistoia nella propria lunga attività in questo settore ha collaborato al fine del riordino degli achivi storici comunali ed ha prodotto una collana di inventari e pubblicazione che conta oggi 12 volumi, tra cui questo. Ha prodotto proposte didattiche per valorizzare gli archivi, mentre è impegnata insieme alla Diocesi di Pistoia e Pescia ed i rispettivi Comuni per assicurare la conservazione del patrimonio documentario ecclesiastico.

La pubblicazione del presente inventario, come le altre iniziative sono dunque un segno importante della disponibilità verso una nuova politica di conservazione e valorizzazione di questi Beni Culturali ed anche verso una politica che possa permettere la trasmissione della documentazione archivistica moderna affinchè non si perdano le tracce e la memoria del XX secolo.

Arch. Nicola Risaliti
Assessore alla cultura
Provincia di Pistoia



La pubblicazione dell'inventario dell'archivio storico del Comune di Serravalle Pistoiese arricchisce con un ulteriore, utilissimo strumento di consultazione la collana di inventari voluta dall'Amministrazione Provinciale di Pistoia a conferma dell'impegno che, da più di un decennio ad oggi, essa ha prodigato - unitamente alla Sovrintendenza Archivistica per la Toscana - per dare visibilità e leggibilità al patrimonio storico documentario conservato dai comuni pistoiesi.
In questo caso Lucia Cecchi ha curato con rigore e competenza la descrizione dell'archivio comunale postunitario e delle poche carte preunitarie ancora collocate presso il Comune: la loro riorganizzazione è il frutto di un accurato lavoro di revisione, puntualizzazione ed approfondimento di un precedente strumento di lavoro interno, commissionato dall'Amministrazione municipale di Serravalle Pistoiese alla Cooperativa "Nouvelles frontières".
Sotto l'aspetto operativo, dunque, il volume è la risultante di interventi diversi, scalati nel tempo, che hanno contribuito al recupero della struttura dell'archivio stesso e che hanno permesso la riorganizzazione delle carte per renderle disponibili alla loro utilizzazione come fonte storica.
Nell'introduzione premessa all'inventario Lucia Cecchi ha illustrato le vicende attraverso le quali l'archivio ha assunto la configurazione attuale dopo il deposito delle carte più antiche presso l'Archivio di Stato di Pistoia, avvenuto in tre successivi momenti, fra il 1935 ed il 1963. Lo strumento di consultazione che viene pubblicato ha dunque anche il merito di riannodare, seppure, sulla carta, i legami, interrotti dalle operazioni di deposito, esistenti tra le due parti dell'archivio comunale, ormai conservati in sedi diverse.
Esso è infine una nuova testimonianza del clima di accresciuta attenzione e sensibilità da parte delle Amministrazioni locali al recupero dei propri archivi storici e della volontà di rendere fonti per la storia del territorio disponibili alla ricerca di studiosi e cittadini.

Sandra Pieri
Sovrintendenza archivistica per la Toscana



Il Comune di Serravalle Pistoiese1è costituito da diversi territori (Serravalle castello, Castellina, Vinacciano, Casalguidi) che soltanto dopo l'unificazione d'Italia hanno assunto l'attuale configurazione amministrativa. Ognuna di queste zone ha avuto infatti un passato autonomo essendo fra quelle comunità rurali, in certo modo indipendenti, in cui era suddiviso il contado di Pistoia nei secoli XIII e XIV.
Serravalle sorse nell'Alto Medioevo attorno alla chiesa di S. Michele. La posizione altamente strategica del castello, di chiusura sul passaggio obbligato fra le due valli dell'Ombrone e della Nievole, ne determinò la rilevante importanza militare. Fu però tra la fine del XII secolo e la metà del XIV che il castello di Serravalle attraversò il suo periodo più importante e tumultuoso, trovandosi geograficamente centro, e in molte occasioni arbitro, delle violente contese che videro affrontate Pistoia, Firenze e Lucca. L'altro nucleo principale del Comune è costituito da Casalguidi; questo è un antico borgo a circa 13 Km da Serravalle il cui toponimo originario era più semplicemente Casale (la denominazione Casalguidi è infatti attestata continuativamente solo dal XVIII secolo). Anch'esso è stato da sempre un importante nodo viario trovandosi alle pendici del San Baronto, sulla strada per Pistoia, e ha subito gli effetti, talvolta devastanti (fu distrutto nel 1301 e nel 1391) delle guerre tra fazioni.

Il territorio pistoiese, nel 1402, dopo la definitiva sottomissione a Firenze, fu oggetto di una ristrutturazione delle Podesterie rurali che vennero poste sotto il controllo di giusdicenti di nomina fiorentina; Serravalle mantenne il titolo podestarile con giurisdizione, dal 1408, anche su Calamecca, Crespole, Lanciole e Serra. Dal 1423 un'unica podesteria unì Serravalle e Larciano comprendendo le comunità di Casalguidi, Casore del Monte, Castellina, Cecina, Lamporecchio, Larciano, Marliana, Momigno, Montagnana, Serra, Serravalle e Vinacciano. Un tale assetto fu confermato nel XVI secolo nello stato di Cosimo I de' Medici, quando tutto il territorio del distretto pistoiese fu distribuito in tre Podesterie: Montale e lega d'Agliana2, Tizzana3, Serravalle e Larciano, da cui dipendevano quarantuno comunità; nel 1772, la riforma di Pietro Leopoldo di Lorena sottopose Serravalle alla giurisdizione criminale del vicario di Pistoia.
Poiché il giusdicente reggeva anche Lamporecchio e Larciano, la Podesteria si chiamò "Serravalle, Lamporecchio e Larciano" e di "Serravalle e annessi" dal 1772 fino al 2 agosto 18384 allorquando fu abolita e il suo territorio fu unito, così come avvenne per Tizzana, al Vicariato di Pistoia.
Sul piano amministrativo, la riforma del 1775 creò la nuova comunità di Serravalle con estensione corrispondente alla Podesteria; questa rimase capoluogo di municipalità nel periodo francese, ma ne furono distaccate Marliana e Lamporecchio, con Larciano e Cecina, che ottennero l'autonomia5.
Solo in seguito all'Unità d'Italia, nel 1866, il territorio afferente alla Podesteria di Serravalle fu suddiviso, secondo la struttura amministrativa piemontese, in quattro comuni: Marliana, Serravalle, Larciano, Lamporecchio. Da questo momento il territorio amministrato dal Comune comprende le frazioni di Casalguidi, Cantagrillo, Stazione Masotti, Castellina e Vinacciano, su un territorio di circa 42 Kmq, costituito da un breve tratto della media valle della Nievole e dell'area a levante del crinale del Montalbano, da Castellina a Casalguidi.

La documentazione prodotta dal comune di Serravalle Pistoiese risalente al periodo preunitario, e in parte agli anni immediatamente successivi alla unificazione italiana, è stato oggetto, unitamente a quella relativa alla Podesteria di Serravalle ed al Cessato Consorzio delle Podesterie, di tre successivi versamenti dell'Archivio di Stato di Pistoia, nel 1935, nel 1959 e nel 19636.

L'archivio postunitario, conservato presso il Comune, è costituito da carte ordinate in ventisette serie, alle quali sono aggregate altre nove serie archivistiche, per un totale di oltre 3000 pezzi. Il materiale spazia negli anni dal 1819 al 1985, anno questo scelto, in occasione del primo intervento, come termine ultimo del riordino.

Il presente inventario è frutto di due fasi d'intervento successive e nettamente distinte fra loro: la prima è quella, risalente al 1990-91, che ha portato al riordino del materiale e della stesura di un primo inventario dell'archivio comunale ad opera della Cooperativa Nouvelles Frontières; la seconda fase è stata quella che ha previsto l'incarico a me assegnato per la verifica, la riorganizzazione e la selezione di tale intervento, nonché per il completamento della redazione delle introduzioni alle singole serie, incarico questo che ha portato alla presente conclusione del lavoro, e che, scaturendo dalla sentità necessità di dare una naturale conclusione a quanto già fatto, ha preso le mosse proprio dal dattiloscritto consegnato dai riordinatori, e ne ha rielaborato i dati per una loro migliore organizzazione e per realizzare una pubblicazione scientificamente corretta, in linea con le caratteristiche degli altri inventari già editi nella stessa collana.
Si è provveduto innanzi tutto a distinguere il materiale di pertinenza dell'archivio preunitario (anteriore al 1865) da quello successivo. Secondo questa partizione archivistico-amministrativa è stata scissa la serie dei Registri dei mandati e repertori delle assegnazioni: inizialmente facevano parte della serie VI anche i ventinove registri ove sono stati riportati unitariamente, sia le entrate e le uscite, che le serie dei Censi, canoni e livelli si è invece deciso di non effettuare alcuna cesura poiché i registri ivi presenti, e di pertinenza preunitaria, sono base irrinunciabile per gli atti successivi.
Si è inoltre stabilito di riorganizzare e ridefinire la distribuzione dei documenti in serie, sottoserie e aggregati. Tutto ciò è stato fatto senza alterare la numerazione dei pezzi, né la loro collocazione, si è però inserita, alla fine del volume, una tavola di raffronto fra la numerazione presente sui pezzi e quella assegnata loro in questo inventario.
In altri casi sono state rispettate le scelte dei riordinatori che, al momento della schedatura, si trovano di fronte ad alcune situazioni "di fatto" che non consentivano altra possibilità se non la presa di coscienza, in accordo con la Soprintendenza Archivistica, che alcune scelte erano obbligate. Due esempi significativi: il caso della serie VIII relativa alla corrispondenza e quello della serie XX relativa al materiale prodotto dall'Ufficio Tecnico7, quest'ultimo "aveva già prodotto una serie numerata contenente singole pratiche di soggetto particolare, quando non addirittura buste numerate con all'interno fascicoli riportanti solamente il numero indicato in costola. Anche in questo caso si è data una descrizione ananlitica del contenuto, volendo evitare di smembrare raccolte di incartamenti prodotti da uffici diversi", per rendere più facilmente reperibile il materiale oggetto della serie numerata dell'Ufficio Tecnico si è provveduto, in questa ultima fase del lavoro, alla redazione di un indice alfabetico delle voci principali.

Per quanto concerne la serie XI, relativa agli atti prodotti dall'Ufficio Anagrafe, va qui specificato che le sottoserie XI. 7, XI. 8 e XI. 9, rispettivamente intitolate ai "Registri degli atti di nascita", ai "Registri degli atti di matrimonio" e ai "Registri degli atti di morte", sono stati fatti rilegare recentemente, e ora, anziché a singoli registri annuali, ci si trova di fronte a registri di maggiore consistenza, secondo le scansioni temporali poi riportate, che non corrispondono più in alcun modo alla numerazione, peraltro perduta, assegnata a suo tempo dai riordinatori; i registri di nuova formazione mantengono comunque la suddivione fra le sezioni di Serravalle (Ufficio I) e di Casalguidi (Ufficio II).
E' indispensabile infine far presente che, se anche al momento del riordino non fu effettuata alcuna distinzione fra Archivio storico (fino al 1956) e Sezione separata d'archivio8, si è ritenuto opportuno in questa fase di rielaborazione effettuare tale distinzione e inserire nella presente pubblicazione soltanto il materiale documentario di pertinenza dell'Archivio Storico Comunale.

La curatrice della pubblicazione, ringrazia l'amministrazione del Comune di Serravalle Pistoiese e della Provincia di Pistoia per la fiducia dimostrata nell'affidarle tale incarico. Un ringraziamento particolare lo rivolge a Sandra Pieri e a Renato Delfiol, della Sovrintendenza Archivistica per la Toscana, per la loro disponibile e competente collaborazione, nonché a Metello Bonanno e Giacomo Ginanni, grazie all'interessamento dei quali è stato possibile portare a compimento questo lavoro.

Lucia Cecchi



Categoria I - Amministrazione.
Classi: 1) Ufficio comunale, 2) Archivio, 3) Economato 4) Elezioni amministrative ..., 5) Sindaco, assessori, consiglieri, 6) Impiegati ... 7) Locali per uffici, 8) Sessioni del Consiglio ..., 9) Cause, liti ..., 10) Servizi amministrativi, 11) Inchieste, 12) Istituti amministrativi del Comune.

Categoria II - Opere pie e beneficenza.
Classi: 1) Rapporti con le varie istituzioni di beneficienza, 2) Ospizi..., 3) Brefotrofi..., 4) Società operaie..., 5) Lotterie, tombole...

Categoria III - Polizia urbana e rurale.
Classi: 1) Personale..., 2) Servizi e regolamenti.

Categoria IV - Sanità e igiene.
Classi: 1) Ufficio sanitario..., 2) Servizio sanitario, 3) Epidemie..., 4) Sanità marittima..., 5) Igiene pubblica, regolamenti, macelli, 6) Polizia mortuaria.

Categoria V - Finanze.
Classi: 1) Proprietà comunali, inventari..., 2) Bilanci, conti..., 3) Imposte, tasse..., 4) Azioni di valore civile, 5) Concessioni governative.

Categoria VI - Governo.
Classi: 1) Leggi e decreti, Gazzette ufficiali..., 2) Elezioni politiche..., 3) Feste nazionali..., 4) Azioni di valore civile, 5) Concessioni governative.

Categoria VII - Grazia, Giustizia e Culto.
Classi: 1) Circoscrizione giudiziaria..., 2) Giurati, 3) Carceri mandamentali, 4) Rapporti col Conciliatore..., 5) Archivio notarile, 6) Culto.

Categoria VIII - Leva e truppe.
Classi: 1) Leva, 2) Servizi militari, 3) Tiro a segno, 4) Caserme militari.

Categoria IX - Istruzione pubblica.
Classi: 1) Rapporo con le autorità scolastiche..., 2) Asili e scuole elementari, 3) Educatori comunali, 4) Ginnasi..., 5) Licei, 6) Scuole tecniche, 7) Università, 8) Istituti scientifici e culturali.

Categoria X - Lavori pubblici, poste-telegrafi, telefoni.
1) Strade, piazze..., 2) Ponti, 3) Illuminazione, 4) Acque e fontane, 5) Consorzi stradali e idraulici, 6) Espropriazioni, 7) Telefoni, poste, telegrafi, 8) Ferrovie, 9) Ufficio tecnico, 10) Restauro..., 11) Porti...

Categoria XI - Agricoltura, industria e commercio.
Classi 1) Agricoltura, caccia e pesca..., 2) Industria, 3) Commercio, 4) Fiere e mercati, 5) Pesi e misure.

Categoria XII - Stato civile, censimento, statistica.
Classi 1) Stato civile, 2) Censimento, 3) Statistica.

Categoria XIII - Esteri.
Classi: 1) Comunicazioni con l'estero, 2) Emigrazione, 3) Emigranti.

Categoria XIV - Varie.
Classe unica.

Categoria XV - Sicurezza pubblica.
Classi: 1) Pubblica incolumità, 2) Polveri e materie esplodenti, 3) Teatri..., 4) Esercizi pubblici, 5) Scioperi..., 6) Mendicità, 7) Pregiudicati..., 8) Varie di pubblica sicurezza, 9) Contributi a spese militari, 10) Trasporto mentecatti..., 11) Incendi...

Categoria XVI - Uso e assetto del territorio.



(V. N. = Vecchio numero)

Archivio Preunitario
Reg. dei mandati
Postunitario
VI Reg. dei mandati
1 - 29 1 - 29
VI Registri dei mandati
1 30
2 31
3 32
4 33
5 34
6 35
7 36
8 37
9 38
10 39
11 40
12 41
13 42
14 43
15 44
16 45
17 46
18 47
19 48
20 49
21 50
22 51
23 52
24 53
25 54
26 55
27 56
28 57
29 58
30 59
31 60
32 61
33 62
34 63
35 64
36 65
37 66
38 67
39 68
40 69
41 70
42 71
43 72
44 73
45 74
46 75
47 76
48 77
49 78
50 79
51 80
52 81
53 82
54 83
55 84
56 85
57 86
58 87
59 88
60 89
61 90
62 91
63 92
64 93
65 94
66 95
67 96
68 97
69 98
70 99
71 100
72 101
73 102
74 103
75 104
76 105
77 106
78 107
79 108
80 109
81 110
82 111
83 112
XVI, 4 XVI.1, 5
XVI, 5 XVI.1, 6
XVI, 6 XVI.1, 7
XVI, 7 XVI.1, 8
XVI, 8 XVI.1, 9
XVI, 9 XVI.1, 13
XVI, 10 XVI.1, 14
XVI, 11 XVI.1, 15
XVI, 12 XVI.1, 16
XVI, 13 XVI.1, 14
XXIII.1, 1 XXIII.2, 1
XXIII.1, 2 XXIII.2, 2
Arch. aggregato XV Repertorio protesti cambiari





Codifica:
Andrea Brotini, dicembre 2016 - gennaio 2017
Paolo Santoboni, revisione, gennaio 2017