Livello: serie
Estremi cronologici: 1932 - 1958Consistenza: 2 unità
Il Testo Unico sulla Finanza Locale, approvato con R.D. il 14 settembre
1931 n° 1175, andò a riorganizzare il sistema tributario dei Comuni che,
dall'unificazione del Regno d'Italia, aveva visto il sovrapporsi e l'integrarsi di
successivi provvedimenti legislativi.
Con il T.U. del 1931 era consentito ai
Comuni di istituire imposte di consumo; sul valore locativo; su industrie, commerci,
arti e professioni; sulle vetture; sul bestiame; su pianoforti e bigliardi; di
famiglia; di patente e di soggiorno. Venivano inoltre autorizzati contributi di
miglioria, tasse per l'occupazione degli spazi ed aree per la raccolta di rifiuti e
sovrimposte alle contribuzioni dirette su terreni e fabbricati. I Comuni potevano
esercitare direttamente, o dare in appalto, i diritti sul peso e sulla misura
pubblica; furono altresì obbligati ad istituire Imposte di licenza sulle macchine
per caffè, sugli animali caprini e sui cani.
La legge delega n° 825 / 1971
abolì gran parte dei tributi locali sopra citati, ed istituì le imposte locali sui
redditi e l'imposta comunale sull'incremento di valore degli immobili (INVIM).
Non è rimasta alcuna documentazione relativa ai Dazi di consumo che il regolamento
comunale del 1865 ammetteva per integrare le entrate del Comune, eccezion fatta per
il 1867 che si trova presso l'Archivio di Stato di Pistoia
1
. Nella
presente serie è stata compresa anche la documentazione relativa alle imposte che il
Comune deve versare allo Stato (IRPEF, IVA).
Per la segnatura si rimanda alla
tabella di raffronto.