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Tassa di famiglia

Livello: serie

Estremi cronologici: 1815 - 1864

Consistenza: 48 unità

Nel 1815 1 la tassa di macine, riscossa fino al 1808, venne abolita e sostituita con un'altra imposta personale, ripartita tra le varie comunità secondo quote stabilite annualmente e che andò a costituire l'entrata principale della Camera di soprintendenza comunitativa: la tassa di famiglia. Per la sua applicazione vennero impartite ai cancellieri comunitativi le istruzioni necessarie per la compilazione dei reparti, precisando che ogni comunità eleggesse i suoi deputati, incaricati di preparare il reparto per la distribuzione fra i contribuenti in base alle denunce dei medesimi o tra i capi famiglia in base a cinque classi di reddito da cui erano esclusi gli indigenti e i miserabili. All'ammontare della tassa stabilita a livello centrale le comunità erano autorizzate ad aggiungere il dieci per cento. I deputati compilavano, sulla base dei ruoli precedenti e degli stati delle anime, i reparti distribuendo i tassati per classi, fino a coprire l'intero ammontare. L'impostazione definitiva dei debitori d'imposta avveniva a mezzo di un normale dazzaiolo compilato dal cancelliere per uso del camarlingo. Con provvedimenti del 19 gennaio 1850 2 e del 10 gennaio 1851 3 commissioni di tre ripartitori scelti dal gonfaloniere e affiancati da uno o più deputati parrocchiali sostituirono i deputati nella compilazione dei reparti.
Ad Uzzano sono presenti reparti, dazzaioli e istanze per sgravi.