Livello: fondo
Estremi cronologici: 1815 - 1870Consistenza: 243 unità
Con la fine della dominazione francese, nel giugno 1814, viene abolita
l'organizzazione amministrativa napoleonica e sono ripristinate le comunità e
cancellerie. Nel corso del 1816 viene emanato un nuovo regolamento che specifica i
compiti e il funzionamento di ciascun organo: a capo dell'amministrazione comunitativa
c'è ora un gonfaloniere, di nomina granducale, che svolge le funzioni di sindaco della
comunità e ha competenze specifiche riguardo alla gestione dell'attività finanziaria,
alla vigilanza sulle strade comunali e al controllo sulla polizia locale. Il
gonfaloniere tiene inoltre i rapporti con gli organi centrali, costituiti essenzialmente
dal soprassindaco delle comunità, dal provveditore di soprintendenza comunitativa e
dalla presidenza del buongoverno. Ad esso si affianca un magistrato comunitativo, eletto
per tratta e costituito da un certo numero di priori, e un consiglio generale, anch'esso
eletto per tratta, che si riunisce ordinariamente una volta l'anno per deliberare sugli
argomenti definiti nel regolamento, mentre altre convocazioni straordinarie possono
essere decise dal gonfaloniere di concerto con il cancelliere. Al magistrato, presieduto
dal gonfaloniere stesso, spetta l'elezione del camarlingo, l'approvazione del bilancio
di previsione e il rendiconto delle entrate e delle uscite dell'amministrazione
finanziaria dell'anno trascorso.
Nel 1849, in conseguenza dei rivolgimenti politici
che avevano provocato la concessione dello statuto e poi il governo provvisorio, viene
emanato un nuovo regolamento che risente delle istanze progressiste: il consiglio
generale diviene elettivo da parte dei con-tribuenti e assume nuove e più ampie
competenze circa la nomina dei priori, l'approvazione del bilancio preventivo e del
rendiconto annuale, la nomina delle com-missioni per il reparto delle tasse e per il
sindacato del camarlingo e del gonfaloniere, l'approvazione del reparto delle tasse e le
deliberazioni sui reclami. Il collegio dei priori, quale organo esecutivo delle
deliberazioni del consiglio, predispone le informazioni per il consiglio e decide sulle
questioni urgenti.
Nel 1853 viene abrogato il regolamento del 1849 e ripristinata
la situazione precedente.
Nel 1859, infine, il governo provvisorio emana un nuovo
regolamento che riprende lo spirito e la sostanza di quello del 1849 e che rimane in
vigore fino al 1865 quando si attua l'unificazione amministrativa del regno d'Italia,
con l'emanazione della prima legge comunale e provinciale dello stato unitario.
La
comunità di Uzzano per tutto il periodo rimane compresa nella cancelleria di Pescia
insieme a quelle di Vellano e di Montecarlo; nel 1848, insieme a tutta la Valdinievole,
risulta inserita nel nuovo compartimento di Pistoia, che però già nel 1851 viene abolito
e assorbito da quello di Lucca. Nel 1860 il regolamento sui consigli distrettuali e
com-partimentali istituisce, all'interno del compartimento lucchese, la "provincia" o
distretto di Valdinievole, composta dai comuni di Pescia, Buggiano, Massa e Cozzile,
Monsum-mano, Montecarlo, Montecatini Valdinievole, Uzzano e Vellano, con un consiglio
di-strettuale composto dai rappresentanti delle comunità. Il distretto non viene
confermato dalla legge del 1865, che abolisce le cancellerie e i compartimenti,
istituendo il sistema amministrativo attuale basato su comuni e province, con
l'inserimento della Valdinievole nella provincia di Lucca.
Soggetti produttori:
Comunità di Uzzano, Uzzano (Pistoia), 1814 -
1865