Livello: sezione
Estremi cronologici: 1815 - 1868Consistenza: 72 unità
In materia di contabilità e amministrazione finanziaria molte delle
innovazioni introdotte dai francesi nel 1808 vennero mantenute anche con la
Restaurazione. Così fu, in particolare, per la redazione dei bilanci preventivi e
dei conti consuntivi, articolati in titoli e capitoli suddivisi tra le entrate e le
uscite. Il bilancio di previsione e il rendimento dei conti erano redatti dal
cancelliere, sottoscritti dal gonfaloniere - il rendimento dei conti anche dal
camarlingo - e sottoposti al voto del magistrato comunitativo, competenza passata al
consiglio generale con il regolamento del 1849. Successivamente venivano trasmessi a
Firenze per l'approvazione definitiva da parte del provveditore della Camera di
soprintendenza comunitativa. Anche il sistema dei repertori delle assegnazioni e dei
mandati di uscita ricalcò quello attivato in epoca francese, con registri in cui
erano inscritte le entrate e le uscite secondo i capitoli del bilancio (repertori
delle assegnazioni) e registri in cui venivano riportate le operazioni di cassa
effettivamente compiute secondo l'ordine cronologico (registri dei mandati). A parte
sono poi conservati i mandati (documenti di corredo ai rendimenti di conti), cioè i
documenti giustificativi delle spese e delle entrate emessi dal cancelliere,
controfirmati dal gonfaloniere ed eseguiti dal camarlingo che, dopo la
registrazione, venivano conservati ripartiti secondo la struttura del bilancio, cioè
divisi tra entrata e uscita e secondo i titoli e i capitoli.