Livello: serie
Estremi cronologici: 1815 - 1852Consistenza: 36 unità
Istituita nel 1815, in sostituzione della abolita tassa di macine, la tassa di famiglia era un'imposta personale che colpiva tutti i capifamiglia che, a vario titolo, percepivano un reddito. 1
Le comunità avevano l'obbligo di ripartire tra i residenti il contingente d'imposta, annualmente richiesto dallo stato: per questo i deputati eletti localmente2 provvedevano a distribuire i contribuenti secondo classi di reddito determinate per legge.3 Una volta compilati, i reparti venivano sottoposti all'autorità municipale e resi pubblici, mentre il cancelliere provvedeva alla compilazione dei relativi dazzaioli da consegnarsi al camarlingo per l'esazione.26
Nell'Archivio storico comunale di Scandicci si conservano i materiali preparatori alla predisposizione dei reparti, costituiti dai prospetti inviati dai parroci, ed i reparti stessi, sia pure con una estesa lacuna dal 1833 al 1843. I dazzaioli sono conservati solo relativamente agli anni 1815-1816.