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AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
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Pretura e Delegazione di governo di San Marcello

Livello: fondo

Estremi cronologici: 1846 - 1865 dic. 30

Consistenza: 6 unità

Con le riforme del biennio 1848-1849, che portarono all'istituzione dei ministeri e delle prefetture, anche gli istituti giudiziari subirono modificazioni: i vicariati e le podesterie furono aboliti ed al loro posto vennero create le preture. Quest'ultime potevano avere o competenze civili e criminali, o soltanto civili. Le competenze criminali delle nuove preture, che vennero regolamentate nell'ottobre e nel novembre del 1849, ed entrarono in vigore il 1 gennaio del 1850, non furono dissimili da quelle dei soppressi vicariati, in quanto erano circoscritte a tipi di reati come furti danneggiamenti e ingiurie, che non superassero tuttavia pene detentive di 15 giorni e pene pecuniarie di 50 lire. Più ampie erano le facoltà del pretore, in qualità di giudice di polizia, riguardo all'infrazione dei regolamenti, nei cui casi poteva comminare fino a due anni di detenzione. Per le cause più gravi il pretore, così come faceva il vicario, doveva approntare le istruttorie e spedirle al Tribunale collegiale di prima istanza. Alle specifiche funzioni di polizia fu designato un delegato di governo, che fungeva anche da pubblico ministero nei processi criminali istruiti dal pretore.
A San Marcello venne istituita una Pretura civile e criminale, affiancata da una Delegazione di governo. Per le competenze criminali essa aveva giurisdizione anche sui comuni di Piteglio e Cutigliano. Per le competenze in materia civile, invece, San Marcello, Piteglio e Cutigliano ebbero ciascuno una propria Pretura 1 . Dopo l'unificazione continuò a funzionare a San Marcello, fino ad anni recenti, una sezione distaccata della pretura di Pistoia 2 . Con R.D. n. 5859 del 1 settembre 1870 gli archivi degli organi giudiziari confluirono nelle Preture stesse 3 .