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Comunità di Raggiolo

Livello: fondo

Estremi cronologici: 1814 - 1865

Consistenza: 52 unità

Il ritorno dei Lorena1 determinò anche a Raggiolo il ripristino della struttura amministrativa antecedente al periodo napoleonico, per cui a capo della comunità tornò ad insediarsi una magistratura formata dal gonfaloniere, nominato dal granduca, e due priori, affiancata da sei consiglieri, gli uni e gli altri eletti con il sistema delle tratte. Con lo "stato delle cancellerie e delle comunità dependenti"2, anche la comunità di Raggiolo, insieme a Ortignano e Bibbiena, tornò a far parte della cancelleria di Poppi.

Questa struttura amministrativa confermata dal regolamento comunale del 18163, rimase in vigore fino al 1849, quando una nuova legge4 che introduceva importanti novità nella modalità di elezione e nella ripartizione del potere, istituì un consiglio comunale formato in proporzione al numero degli abitanti, così a Raggiolo si ebbe un consiglio di otto membri, tra i quali dovevano essere scelti il gonfaloniere e due priori.

La riforma del 18535 cancellava tutte le novità del regolamento del 1849 e ripristinava la struttura del 1816 con il vecchio consiglio generale e il magistrato, eletti per tratta.

Nel 1859 il governo provvisorio con una nuova riforma6 riportò praticamente in vigore il regolamento del 1849, che rimase poi fino alla riforma comunale del nuovo regno del 1865. Purtroppo la documentazione di Raggiolo degli anni 1814-1865, come si è già detto nell'introduzione7, ha subito pesanti perdite, mancano, infatti, completamente le serie delle deliberazioni, del carteggio del gonfaloniere e della guardia civica e nazionale e di altre sono andati persi gli ultimi anni.