IV. Carteggio degli affari comunali

Livello: serie

Questa serie raccoglie tutte le lettere in arrivo ed in partenza per e da il Comune di Pieve a Nievole, ed in generale gli atti che vengono prodotti dal Comune nell'esercizio delle sue funzioni istituzionali. Essendo tutta la documentazione posteriore al 1905, non vi sono stati problemi relativi al titolario: è evidente che il solo usato non può che essere quello del 1897, anche se questa applicazione non sempre è avvenuta con lo scrupolo che sarebbe stato richiesto. Non è chiaro, inoltre, se l'applicazione del titolario si sia verificata sin dalla nascita del Comune, o se, piuttosto, sia stata fatta una classificazione "a posteriori", nel 1919, quando viene affidato a Francesco Natucci l'incarico di riordinare l'Archivio. (Vedi Carteggio 21, classe I: anno 1919) L'uniformità di classificazione, la calligrafia sulle cartelline e le buste, la puntigliosa suddivisione in fascicoli fino al 1918 mi spingerebbero a propendere per la seconda ipotesi. Inoltre fino al 1917 vengono scambiate metodicamente le classi XIV e XV: e anche questo mi fa pensare ad una unica persona che abbia tenuto le fila dell'Archivio fino a quella data. Dal 1919 in poi non vi è più la divisione in fascicoli, altro che molto sporadicamente: non viene cioè individuato l'affare specifico, e le classi compaiono quindi segnalate solo sui singoli fogli che però sono raggruppati solo per categorie, anche se generalmente in ordine. Dal 1925 al 1935 circa c'è di nuovo la suddivisione in fascicoli, anche se meno precisa di quanto non si sia verificato nei primi 10 anni di vita del Comune. Vi è inoltre notizia (Carteggio 60, anno 1936, categoria I), di uno scarto operato nel 1936, con tanto di lista. E evidente quindi che tale data segna una cesura nella vita dell'Archivio. Dal 1935 circa al 1946 il materiale è ancora ordinato per categorie e classi, con fascicoli diversi per le diverse classi, ma molti dati materiali mi fanno credere che questo ordinamento sia stato fatto a posteriori, forse addirittura nel momento in cui è stato steso l'elenco di consistenza. Questo dato lo si evince dal fatto che in questo arco di anni vi sono moltissime cartelline in cartoncino, ed anche moltissime buste, che sono state "riciclate": molte portano ancora le annotazioni di vecchie classificazioni e suddivisoni in classi che ora non esistono più, e che probabilmente sono state oggetto di scarto o comunque di un riordinamento radicale. La grafia che via via corregge e ricicla buste e cartelline è sempre la stessa, e sembra anche la stessa che prosegue poi con correzioni e classificazioni dal 1947 in poi. In questo stesso periodo vi sono anche molte categorie che sono state meglio classificate rispetto ad altre e suddivise in fascicoli, ed è probabile che tale cura diversa sia dovuta semplicemente ai diversi responsabili degli uffici. Dal 1949 in poi vi sono fascicoli prestampati per le categorie, ma molto spesso sono corretti a mano. Da segnalare l'assenza di classificazioni relative alla classe VII: Grazia, Giustizia e Culto: essa appare una prima volta, nel 1923, (Busta 29), ma raccoglie perlopiù materiale afferente alla cat. I, 4, ed una seconda volta appare nel 1927 (Busta 37), ma inserita nella classe IX, Pubblica Istruzione. Il mio intervento è stato semplicemente descrittivo ed organizzativo: mi è parso infatti che l'archivio avesse già subito, negli anni, sufficienti spostamenti e riorganizzazioni, più o meno arbitrarie, ed ho quindi preferito descrivere il contenuto delle singole buste, spostandone la documentazione solo quando la collocazione era errata per un clamoroso errore materiale. In questo senso ho creduto opportuno, fra l'altro, descrivere i fascicoli mantenendoli nell'ordine in cui li ho trovati raccolti nelle buste. Qualsiasi altro intervento teso a ricostituire l'aspetto originario della serie sarebbe stato, secondo me, inutile e, peggio, dannoso: infatti essa deve aver subito, in vari ed imprecisabili momenti della sua vita, almeno un paio di riorganizzazioni radicali e scarti più o meno assennati che hanno distrutto non solo della documentazione a volte preziosa, ma anche l'ossatura originaria dell'ordinamento, che avrei quindi vanamente cercato. Le date segnalate in parentesi sono quelle che indicano le eventuali "estrapolazioni" cronologiche dei documenti contenuti nelle buste. Il titolano 1897 è stato applicato con scrupolo, ma a volte ad esso sono state aggiunte "ex novo" alcune classi, oppure classi già esistenti sono state "allargate" per comprendere argomenti inizialmente non contemplati, in base a questo schema che ho desunto dai fascicoli del carteggio: