Livello: serie
Estremi cronologici: 1678 - 1784Consistenza: 8 unità
Nel 1552 venne istituita la gabella delle farine per far fronte alle spese
militari sostenute dal Granducato. L'imposizione, che avrebbe dovuto durare tre
anni, veniva riscossa dai mugnai al momento della molitura; una serie di esattori
era poi incaricata di ritirare le imposte giacenti presso i mugnai e rimetterle al
camarlingo e depositario generale della gabella
1
. Successivamente la procedura di esazione
subì diverse modiche tanto che nel 1678 la gabella venne trasformata in una
imposizione ad personam con un contingente annuale che le comunità provvedevano a
ripartire tra le famiglie in base al numero delle "bocche" e alle condizioni
economiche
2
.
Le procedure
preparatorie consistevano nelle denuncia delle bocche fatta dai capifamiglia, cui
seguivano i riscontri dei messi ed infine si provvedeva alla ripartizione delle
famiglie in classi di reddito e al calcolo delle quote di tassa spettanti a
ciascuna. A tal fine in seno al consiglio generale del comune veniva nominata una
apposita deputazione che aveva il compito di predisporre il reparto generale della
tassa e di eleggere il camarlingo incaricato dell'esazione. Questi alla fine del suo
mandato era tenuto ad effettuare il saldo alla presenza del cancelliere e dei
deputati. Con il motuproprio del 23 marzo 1763 l'amministrazione della tassa venne
affidata ai cancellieri che fino ad allora avevano svolto funzioni di segretari
della deputazione e dal 1789 la sua esazione divenne una competenza delle
comunità
3
.
La serie si compone di tre sottoserie relative all'esazione
della tassa nei territori di Montaione, Castelfalfi, Vignale e Tonda fino al 1789.
Parallelamente nei fondi del comune di Castelnuovo, del comune di Gambassi e della
lega dei sette popoli sono descritti gli atti relativi allo stesso periodo. Per il
periodo successivo invece la documentazione è descritta nel fondo della comunità di
Montaione.