Livello: fondo
Estremi cronologici: sec. XVI - 1784Consistenza: 88 unità
La serie delle grosse filze di atti e carteggio può dirsi praticamente
completa. Le due filze mancanti sono state reperite in un secondo momento e sono
elencate in Appendice I.
Sino al XVI secolo lo Stato fiorentino, pur interessato in più occasioni da
riforme istituzionali anche assai incisive, manteneva nondimeno ancora molti dei
caratteri di frammentarietà e particolarismo che erano dirette conseguenze del processo
di formazione che lo aveva generato, processo tutt'altro che organico e compiutosi in
tempi e modi differenti. In esso il controllo del governo centrale sulla periferia era
esercitato tramite gli uffici dei Cinque conservatori (sin dal 1419) e degli Otto di
pratica (dal 1532). Per la loro attività in sede periferica tali uffici facevano
riferimento a un notaio che, dapprima eletto dai comuni con l'incarico di rogare gli
atti e i contratti del comune stesso e di tenere la corrispondenza degli uffici locali
con quelli centrali, divenne poi un funzionario di nomina governativa, organo periferico
dei Cinque e degli Otto
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Nella seconda metà del Cinquecento, in accordo con la politica
di riforma e di accentramento dello Stato perseguita da Cosimo I, gli uffici dei Cinque
conservatori e degli Otto di pratica furono aboliti e sostituiti da un solo organo, i
Nove conservatori del dominio e della giurisdizione, con ampie competenze di controllo
in materia fiscale e giurisdizionale sui comuni e, dal 1561, anche sui luoghi pii
laicali del dominio (spedali, opere, confraternite etc.). Tale ampiezza di competenze e
poteri, impossibile a gestirsi direttamente da Firenze, venne allora esercitata
assegnando a ciascun comune o gruppo di comuni, secondo i casi, un funzionario, col
titolo di cancelliere, che ereditava così le funzioni del primitivo notaio attuario dei
comuni e quelle del cancelliere rappresentante dei Cinque conservatori, alle quali si
aggiunsero le funzioni previste dall'istituzione del magistrato dei Nove
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Al momento
dell'istituzione delle cancellerie il comune di Massa e Cozzile fu sottoposto al
cancelliere comunitativo di Buggiano. Questa situazione di dipendenza durò solo pochi
anni: dal 1577, infatti, il comune di Massa e Cozzile ebbe un proprio cancelliere che
mantenne sino al 1784; in quest'anno venne nuovamente e definitivamente sottoposto alla
cancelleria di Buggiano
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Le competenze e le funzioni dei cancellieri vennero
regolamentate in via definitiva una prima volta nel 1575
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, una seconda
volta, con maggiore ampiezza, nel 1635
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; qui se ne dà conto limitatamente agli aspetti più importanti.
Anzitutto il cancelliere garantiva con la sua presenza e il suo controllo la
regolarità e la rispondenze alle norme di legge di tutti gli atti e le scritture
prodotte dagli organi e dagli uffici dei comuni; per questo era tenuto a intervenire di
persona alle operazioni di imborsazione ed estrazione per le varie cariche, a norma
degli statuti, proclamando e confermando gli eletti, e presenziava a tutte le sedute
consiliari degli enti a lui sottoposti redigendone ed autenticandone i verbali e gli
atti conseguenti (lettere, deliberazioni, istanze) e seguendo la spedizione delle
pratiche. Inoltre doveva tutelare gli interessi e le entrate degli enti stessi a evitare
frodi e concussioni: vegliava così sulla regolarità della acquisizione dei dati sulla
base dei quali si ripartivano le imposizioni, compilava i ruoli fiscali (i dazzaioli) e,
nel distretto (è il caso di Massa e Cozzile), anche gli estimi rivedendo poi sia i
rendiconti delle singole operazioni quanto quelli dell'amministrazione generale prima di
sottoporli al controllo dell'organo centrale, con lo scopo di contenere le spese. Infine
era responsabile della sorveglianza dei confini territoriali fra i comuni e riceveva per
via gerarchica le liti e le controversie fra gli enti sottoposti alla sua tutela e altri
enti o privati, trasmettendone gli atti ai Nove
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Col 1769, abolito il magistrato dei Nove,
i cancellieri, serbando più o meno le stesse competenze e funzioni, passarono alle
dipendenze della Camera delle Comunità, Luoghi pii, strade e fiumi, che aveva sostituito
i Nove come organo di controllo a livello centrale.
Nel 1808, con l'occupazione del
Regno d'Etruria da parte dei Francesi, nel quadro delle iniziative politico-militari
conseguenti la proclamazione del blocco continentale, le cancellerie vennero
soppresse
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Soggetti produttori:
Cancelleria comunitativa di Massa e Cozzile, Massa
e Cozzile (Pistoia), 1577 - 1784