Livello: serie
Estremi cronologici: 1777 - 1808Consistenza: 4 unità
Nel 1556 Cosimo I istituì il Magistrato dei Nove Conservatori del dominio e
della giurisdizione fiorentina con il compito di controllare tutta l'attività
economica ed amministrativa dei comuni nonché vigilare sui Luoghi Pii dello
stato.
Per rendere più efficace il controllo sulle comunità a partire dalla
seconda metà del XVI secolo vennero create le circoscrizioni di cancelleria i cui
titolari erano nominati direttamente dai Nove.
Il cancelliere partecipava alle
adunanze dei consigli comunitativi che non potevano aver luogo in asua assenza si
occupava della stesura delle delibere sugli appositi registri, assicurando il
rispetto degli statuti locali e della legislazione generale.
Il cancelliere
aveva anche il compito di controllare l'amministrazione economica, rivedere i saldi
dei camarlinghi, intervenire nella esazione delle imposte con la preparazione dei
dazzaioli, conservare gli estimi e gli archivi degli enti vigilati.
In epoca
leopoldina le riforme comunitative del 1774-76 nonché la sostituzione del Magistrato
dei Nove Conservatori con la Camera delle Comunità, Luoghi Pii, Strade e Fiumi,
lasciarono sostanzialmente invariate le competenze dei cancellieri. Le cancellerie
comunitative vennero soppresse in periodo napoleonico.