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AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
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Volture e denunce d'estimo

Livello: serie

Estremi cronologici: 1825-1829

Consistenza: 2 unità

In Lunigiana, agli inizi del XIX secolo, erano molti i comuni che non disponevano di campioni d'estimo. Per ovviare a tale mancanza il Delegato governativo emanò nel 1824 un «Piano di riforma del censimento delle Province della Lunigiana Estense», in ordine al quale ogni Comune che non possedesse i campioni o registri d'estimo, doveva provvedere a fare eseguire le «denunzie ed intestazione dei fondi, e l'impianto regolare dei nuovi campioni o registri», così da formare i registri censuari che, per ogni sezione, riportassero i nominativi dei proprietari di fondi. Il Sindaco era anche tenuto a trasmettere all'Ufficio del censo le volture riguardanti eventuali nuovi acquisti e/o alienazioni di beni, così da permettere l'aggiornamento delle quote dei contribuenti.


Unità 122 Busta 103
Denunce d'estimo
con tit. in cost. "Denunzie d'estimo" scolorito e con annotazione, di mano posteriore, "Denunzie d'estimo Tendola 1825": denunzie d'estimo per la sezione di Tendola ordinate alfabeticamente per nome intestatario
Busta in cartone originale contenente cml 8 ca. di fogli mss. su prestampato
1825
Unità 123 Busta 103
Volture
"1829 Fosdinovo": volture al Catasto sezionale di Fosdinovo.
Fascicolo con camicia originale contenente cml 2 ca. di carte sciolte
1829