Livello: serie
Estremi cronologici: 1847 dicembre 31 - 1871 marzo 10Consistenza: 1 unità
Il terreno denominato Le Ghiare di Filattiera si trova a sud di quello che
				era il confine del Consorzio idraulico dei Fiumi Caprio e Magra. L'annosa questione
				tra Giuseppe Buglia ed il Comune di Filattiera riguarda l'istanza del primo di
				assegnazione della parte ritenuta in suo possesso all'interno della particella
				catastale n. 692 sezione B (costituente la porzione maggiore delle Ghiare di circa
				82 ettari) e che fosse data evasione ad un partito preso dal Magistrato Comunitativo
				il 31 dicembre 1842. Tale partito fu peraltro revocato dal Magistrato del 1851
				perché ritenuto lesivo all'interesse del Comune. Per comprendere la vicenda è
				necessario ricostruire la storia delle Ghiare. Il terreno ghiaioso presso il fiume
				Magra fu riconquistato al fiume a spese del Comune e ripartito tra le famiglie della
				Comunità di Filattiera, dietro pagamento di un canone annuale, sulla base di una
				divisione effettuata dall'ing. Mazzoni nel 1765, poi confermata da Sovrano Rescritto
				nel 1768. Successivamente il terreno fu nuovamente invaso dall'acqua del fiume e gli
				appezzamenti abbandonati; nel nuovo catasto del 1784 venne interamente attribuito al
				Comune, mentre nel 1798 fu lasciato fuori dal perimetro del consorzio idraulico. In
				seguito i ripari lungo il fiume, costruiti dallo stesso consorzio, permisero una
				bonifica dell'area. Il Ministero dell'Interno, con deliberazione del 16 gennaio
				1855, riconobbe al Comune la proprietà delle Ghiare compresa la suddetta particella.
				Il Magistrato Comunitativo diede incarico ad un ingegnere di tracciare di nuovo il
				perimetro della mappa Mazzoni per individuare i terreni ed i nomi dei proprietari
				degli appezzamenti compresi nella zona di suolo tra il perimetro della pianta
				Mazzoni e il perimetro della particella n. 692 (di circa 10 ettari), di individuare
				nella detta particella quelli coltivati e bonificati dalle famiglie assegnatarie del
				1765, riportandoli a regolari confini nel caso di aggiunte abusive, e quelli
				abbandonati. Infine fu deliberato di concedere a livello mediante pagamento di un
				annuo canone tutto il territorio della Mappa Mazzoni (92 ettari circa) concedendo i
				singoli appezzamenti a coloro che in quel momento ne usufruivano e di assegnare al
				livello, mediante incanto, le porzioni abbandonate a famiglie proletarie della
				Comunità che non coltivavano altri terreni nelle Ghiare.

 
     
    