Livello: serie
Estremi cronologici: 1598 agosto 12 - 1776 dicembre 8Consistenza: 10 unità
La comunità si approvvigionava del sale necessario all'alimentazione umana e
alla produzione di formaggio presso la Gabella del sale di Firenze la quale, oltre a
conservare il sale presso di sé, lo distribuiva a prezzo fisso. Per la richiesta della
quantità di sale necessaria, le comunità dovevano provvedere alla compilazione di
registri contenenti la descrizione delle singole famiglie, con il numero delle bocche e
delle bestie da latte possedute. I dati raccolti servivano per redigere la stima della
quantità di sale necessario. La richiesta era poi avanzata alla Gabella che, una volta
approvata la richiesta, comunicava la quota generale di sale spettante e quindi
calcolava la tassa da imporre alla comunità. La consegna delle quantità stabilite per
ciascuna famiglia era affidata al canoviere del sale, detto "salaiolo", eletto dai
deputati comunali, ai quali spettava anche la distribuzione della tassa tramite il
reparto e gli eventuali defalchi. Le operazioni quindi prevedevano la compilazione di
reparti e di dazzaioli, compilati dal cancelliere e consegnati al "salaiolo".