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AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
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Soggetto conservatore:
  • Feudo di Licciana e Panicale

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Feudo di Licciana e Panicale

Livello: fondo

Estremi cronologici: 1632 - 1637

Consistenza: 1 registro

L'Archivio Storico Comunale di Licciana non conserva quasi nulla della documentazione riguardante il periodo degli antichi regimi poiché Licciana fu amministrata come un feudo fino all'arrivo delle truppe francesi. Le carte riguardanti il periodo precedente il 1797 costituiscono l'archivio privato dei marchesi Malaspina di Licciana, confluito in quello della famiglia dei marchesi Montecuccoli di Modena a seguito del matrimonio tra Amedea Malaspina e Massimiliano Montecuccoli, celebrato alla fine del XVIII secolo. 1
L'unica unità documentaria attualmente presente in archivio è costituita da un estimo seicentesco degli abitanti di Panicale e Salano, due "ville" facenti parte del Feudo di Licciana.
L'inventario pubblicato da Manlio Erta nel 1982 elencava anche un registro di Bandi e grida del feudatario oggi mancante. Il registro, datato 1759, è così descritto: "registro cartaceo di cm 19x28, di pagg. 132 numerate al retto e al verso e che raccoglie le tracce, di mano del segretario, dei bandi che venivano affissi sulla piazza".

Va segnalato inoltre che all'atto della schedatura era stata presa visione anche di un esiguo numero di carte di natura eterogenea (escluse dall'inventario pubblicato nel 1982 da Manlio Erta) in gran parte relative a cause ereditarie e a questioni di confine riguardanti le famiglie dei marchesi Malaspina titolari della Signoria di Licciana e Panicale, della Signoria di Ponte e della Signoria di Bastia, plausibilmente estrapolate in passato dalle carte dell'archivio e non più reinserite.2 Data l'impossibilità di reinserire le carte nella sistemazione originaria, e al fine di assicurare migliori condizioni di conservazione, si era provveduto a mettere questi documenti in una busta recante indicazione in costola "Atti dei marchesi Malaspina" e a raggrupparli all'interno di camice sulla base delle autorità che li avevano prodotti. Purtroppo queste carte, riferite agli anni 1718-1795 ma contenenti documenti in copia dal 1535, risultano attualmente irreperibili.