Nei registri di deliberazioni del Capitanato vennero verbalizzate dal
notaio, sostituito dal 1569 dal cancelliere comunitativo, le deliberazioni dei
cinque procuratori in merito alle competenze loro assegnate, le istruzioni date ai
cancellieri inviati da Firenze, l'assegnazione delle gabelle stabilite dalle
podesterie di Bagnone e Castiglione del Terziere, la nomina da parte dei cinque
buoni uomini delle suddette podesterie dei sindaci del capitano, la nomina del
camarlingo generale e le tratte annuali dei magistrati eletti in ogni comunello fino
al 1586, quando le disposizioni concernenti gli affari di interesse locale
cominciarono ad essere trascritti in registri distinti, uno per ciascun comunello e
comunità.