Livello: serie
Estremi cronologici: 1498 - 1500Consistenza: 1 unità
Il 4 marzo 1498 i priori, il camarlengo, il sindaco generale e tre massari nominati ad hoc dal Consiglio generale di Rocca d'Orcia, considerato che gli introiti della comunità si erano ridotti a tal punto da non sostenere le spese, decisero di cedere per due anni - a partire dal gennaio precedente - la riscossione delle entrate con l'obbligo di provvedere alle uscite a Francesco di Sano Battilori e al fratello Girolamo, notaio e vicario della Rocca. Secondo i capitoli stipulati in quell'occasione, spettavano ai "compratori" le rendite delle bandite della comunità, i terratici, gli erbatici, le fide del bestiame forestiero, i proventi delle osterie, del forno e del macello e le condanne per danni dati. Rimanevano esclusi dalla concessione la rendita del mulino del comune, il censo (perpetua) dovuto dal comune di Pienza, il provento del sale e quello dell'osteria della Stella. Come corrispettivo, i compratori erano tenuti a pagare i salari degli ufficiali locali, quelli del castellano e del vicario della Rocca e - per la parte gravante sulla comunità della Rocca - quelli del podestà di San Quirico e del castellano di Chiusi, nonché il censo annuale dovuto all'Opera di S. Maria di Siena dalla comunità stessa.
Il registro afferente alla serie venne redatto dallo stesso Girolamo di Sano Battilori in forma di dare e avere, ripartendo le singole poste per voci di entrata (erbatici, terratici, condanne, rendite) e di uscita (salari di ufficiali).