Livello: serie
Estremi cronologici: 1701 - 1789Consistenza: 12 unità
La gabella delle farine, istituita l'8 ottobre 1552 per far fronte alle
spese della appena iniziata guerra per la conquista di Siena, si presentò
inizialmente come una tassa straordinaria prevista solo per tre anni, riscossa
direttamente dai mugnai
1
. Nel 1678 la gabella si trasforma in una tassa personale
con un contingente annuo per comunità che veniva ripartito tra le varie famiglie
della comunità stessa
2
. Con motuproprio del 23 marzo
1763 l'amministrazione della tassa passa dal camarlingo al cancelliere della
comunità
3
. Ogni
anno, effettuati i riscontri di tutti gli abitanti la comunità, popolo per popolo, e
riscontrate anche le portate, i deputati del macinato tassavano, presente il
cancelliere, ciascuna famiglia, eccettuate le miserabili. Il cancelliere impostava,
in seguito, sul dazzaiolo, ciascun capo di famiglia col rispettivo numero delle
bocche per debitore della tassa fissata che doveva essere pagata da tutti, maschi e
femmine, dai tre anni in su
4
.
Nell'archivio di Calenzano si conservano i riscontri delle bocche e i reparti dal
1723 al 1782, i dazzaioli dal 1701 al al 1770 al 1789.