Livello: serie
Estremi cronologici: 1596 feb. 8 - 1774 ago. 22Consistenza: 5 unità
La redazione dello statuto del 1411 prevedeva che alla guida di ognuno dei
ventidue popoli che facevano parte della Lega di Calenzano fosse un rettore, eletto
per un anno, rispettando nell'elezione i meccanismi consuetudinari di ciascun
popolo. Compito del rettore era di rappresentare il proprio popolo davanti agli
ufficiali di Firenze e al podestà ogni volta che ne fosse richiesto e compiere ogni
atto necessario per il proprio popolo, denunziare ogni delitto e infrazione alla
legge, far radunare gli uomini del popolo, imporre e far imporre le imposte e dazi
dovuti al comune di Firenze, far distribuire il sale
1
. La comunità era retta da otto consiglieri,
eletti per sei mesi dai rettori e dagli otto uscenti. Loro compito precipuo era di
imporre, distribuire, ordinare e dividere tra i vari popoli le imposte, dazi, tasse
assegnate da Firenze alla Lega. Di questi otto, quattro dovevano provenire dal
comune di Calenzano, gli altri dal resto della Lega
2
. Nel corso del XVI secolo alla elezione si sostituisce il sistema
della tratta a sorte. Nel 1596, data del primo dei volumi di deliberazioni del
comune che si sono conservati, vengono eletti dal gonfaloniere e dai rappresentanti
della comunità, tre uomini come riformatori delle borse. Gli eletti si radunano e
riformano le sei borse degli uffici della comunità, quella per il gonfaloniere, per
gli ufficiali, i sindaci, lo stimatore, i camarlinghi e i revisori degli uffici.
Ogni sei mesi, al tempo della estrazione dei nuovi ufficiali, si apriva la cassetta
delle borse, si estraevano le borse una ad una e si rovesciavano tutte le polizze
nel cappello del famiglio del signor Podestà. Il famiglio ne estraeva una e la
consegnava al cancelliere che provvedeva a leggere il nome estratto e segnarlo negli
atti della comunità.