Livello: serie
Estremi cronologici: 1726-1745Consistenza: 3 unità
Fu istituita nel 1692, con editto dei deputati sopra la nuova colletta
universale, che reputarono di dover "unire un nuovo aggravio o tassa sopra tutte le
bestie del pie' tondo"
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. Pertanto tutti i proprietari di muli e di cavalli "da carrozza, da
lettiga, da cavalcare e da calesse" dovevano pagare cinque lire all'anno per capo,
due lire erano dovute per i capi da soma e una lira per gli asini. Per il resto
rimanevano valide tutte le modalità di accertamento e di riscossione stabilite per
la colletta universale. La tassa fu abolita l'11 febbraio 1746, con un editto del
real consiglio delle finanze.
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Nell'archivio di Sesto Fiorentino sono conservati i Riscontri della tassa delle bestie del pie' tondo delle
comunità di Fiesole, Sesto, Campi, Brozzi, Signa, Montemurlo, Calenzano, sobborghi
di Fiesole e del Galluzzo dal 1726 al 1745. Fino al 1743 il registro è unico,
suddiviso per popolo e tenuto dal cancelliere, per gli anni 1744 e 1745 sono cuciti
insieme i registri compilati dai vari messi delle podesterie e successivamente
consegnati al cancelliere.
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E' presente anche un
libro di saldi della tassa delle bestie del pie' tondo dal 1727 al 1746 tenuto dal
camarlingo Giovan Battista Giorgi di Firenze per tutti i popoli sopraelencati fino
al 1737, dal 1737 per la sola Montemurlo il saldo è tenuto da un altro camarlingo,
Pietro Briganti.