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AST | Recupero e diffusione degli inventari degli archivi toscani
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Archivio dell'aiuto ingegnere, poi ingegnere di circondario

Livello: fondo

Estremi cronologici: 1826 - 1850

Consistenza: 18 unità

Dal 1 novembre 1825 1 l'ufficio dei periti locali, o provveditori di strade, venne abolito ed il controllo sul patrimonio immobiliare e sull'assetto viario e idrologico del Granducato venne affidato ad un corpo di specialisti: gli ingegneri. Il territorio fu suddiviso appositamente in cinque "compartimenti" retti da ispettori, coincidenti con le Camere di Soprintendenza Comunitativa. I compartimenti furono ripartiti a loro volta in trentasette "circondari" di acque e strade, fra i quali quello di Pistoia, che salirono in seguito a sessantotto, incluso quello di San Marcello (con le comunità di San Marcello, Cutigliano e Piteglio) 2 , ciascuno affidato ad un ingegnere.
Agli Ingegneri di Circondario, sul cui operato vigilava il nuovo Dipartimento della Conservazione del Catasto e della Direzione dei Lavori di Acque e Strade, fu affidata la consulenza tecnica dei lavori comunitativi di restauro e di manutenzione degli edifici pubblici e privati, delle strade, dei ponti e dei fiumi, una volta a carico del Provveditore. Sulle strade provinciali l'ingegnere vigilava invece a nome dell'ispettore di compartimento. Compiti specifici dell'ingegnere erano quelli di visitare con scadenza semestrale le strade comunitative e provinciali, e, una volta all'anno, nel mese di maggio, i bacini dei fiumi; di stilare relazioni e perizie per la comunità sull'esito delle visite e sullo stato dei lavori dati in accollo; di tenere aggiornati i registri contabili dei lavori accollati o fatti eseguire senza contratti particolari, detti "a nota". Tali funzionari periferici rimasero in carica fino al 27 dicembre del 1849 3 , quando il compito loro affidato dalle autorità centrali fu restituito alle comunità, che, in base al nuovo regolamento comunale, avrebbero dovuto provvedere da se stesse ad eleggere un ingegnere, da scegliersi obbligatoriamente fra quelli approvati dal Consiglio degli Ingegneri, o comunque a servirsi delle sue prestazioni professionali.
L'azione del nuovo Dipartimento della Conservazione del Catasto, che aveva anche la facoltà di ridisegnare la mappa dei cancellieri comunitativi, e l'operato specifico dell'Ingegnere di Circondario, sono stati visti come chiare spie della progressiva ingerenza delle autorità centrali del Granducato negli affari delle comunità 4 .
A San Marcello ebbe inizialmente la residenza un aiuto ingegnere, che sovrintendeva anche ai comuni di Cutigliano e di Piteglio, il quale con la successiva riforma del 3 luglio 1840 divenne a tutti gli effetti Ingegnere di Circondario.