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Soggetto conservatore:
  • Istituti pii e d'istruzione

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Istituti pii e d'istruzione

Livello: fondo

Estremi cronologici: sec. XIV - 1887

Consistenza: 100 unità

La storia della pubblica beneficenza e dell'istruzione ha in Prato una pagina gloriosa, perché, come fu già detto, non vi ha forse città così provveduta di benefiche istituzioni per ogni sorta di bisogno al pari della nostra dalla costante carità di concittadini, che furono generosi delle proprie sostanze in favore dei poveri, dei malati e degli orfani.
In questa serie trovansi riuniti gli atti che concernono istituti di carità e di educazione, dipendenti o no dal Comune; ma anche in altre serie, specialmente nei Capitoli, nei Diurni e nelle Filze di Cancelleria, si conservano molti documenti relativi alla beneficenza ed all'istruzione.
Per la storia di tali istituti cfr.: Atti del Municipio di Prato - Rapporto della Giunta al Consiglio Comunale sull'amministrazione dell'anno 1868, Prato, 1870, pagg. 84-159. Ivi Gaetano Guasti diede notizie storiche e statistiche delle pie fondazioni allora esistenti. Per gli archivi delle medesime e per le principali indicazioni bibliografiche possono consultarsi la Guida cit. di R. Piattoli e l'Inventario dell'Archivio dei Ceppi di Prato, di R. Nuti.


1 (35)
Nova Statuta Locorum Piorum Terre Prati
Statuto per il Ceppo Vecchio, per il Ceppo di Francesco di Marco Datini, per lo Spedale della Misericordia e per quello del Dolce, e da osservarsi per tutti i Luoghi Pii ed Opere di Chiese soggette al Comune, come è detto in una avvertenza che sta scritta in capo al volume. Tutti questi istituti furono chiusi nell'anno 1537 per ordine del Duca onde si liberassero dai gravissimi debiti nei quali erano incorsi per sostentare gli abitanti del Comune, caduti in miseria a causa del sacco dato alla terra dagli spagnoli nel 1512. Nell'anno 1545 ridotte tali amministrazioni in buon termine, etiam, come è detto nel proemio, per il buon governo fatto in quelle dal provido huomo mess. Giovanbatista Spighi, di quelle suto general Governatore, quale dimette per haver hauti figliuoli, furono, con licenza del Duca, riaperte a benefizio del pubblico e venne deliberato dal Consiglio del Comune il presente Statuto per l'ordinamento delle medesime nel 13 di giugno. Consta di capitoli 58 ed ha in copia l'approvazione data dal Duca, dal Poggio, il 20 di giugno 1545.
Seguono una provvisione del Comune del 16 di agosto 1546 sui residui delle Case Pie, una riforma parziale del 4 aprile 1547 e quindi, per sunto, tutte le riforme introdotte in questo statuto, rimasto in vigore fino alla pubblicazione dei Regolamenti Leopoldini, con gli Statuti sugli uffici del Comune pubblicati dal 1569 al 1722, nonché ordini e provvisioni diverse del Principe e del Consiglio della Pratica.
Membr., c. 64. Appartenne all'Opera del Sacro Cingolo, della quale ha gli stemmi sulle coperte.
1545 giu. 13 - 1722
2 (37)
Capitoli della Sapienza, 1561-1609
... a perpetua memoria et felice recordatione del mag.co et inclito cavaliere disegnatore et architettore mess. Domenico di Giovanni di Domenico Giuntalodi conterraneo et original pratese, in executione del suo amorevolissimo et caritativo testamento per illustrar di virtù e scienze la sua diletta patria fatto nello Stato di Mantova, nella Terra di Guastalla il dì XXII di ottobre 1560... per il quale lasciò herede universale la Comunità della sua diletta patria di Prato, con facultà et obligo annuatim di sette in sette anni perpetuamente tenere in studio sette studenti pratesi con stipendio a ciascuno per qualunche anno di scudi quaranta...
Statuto di capitoli 10, compilato da quattro cittadini pratesi eletti dal Consiglio generale, pubblicato il 6 luglio 1561 ed approvato dal Duca il 17 settembre succ.
Seguono alcune lettere dei Nove e del Provveditore dello Stusio di Pisa e sunti di riforme.
Membr., c. 20.
1561 - 1609
3 (38)
Capitoli del Monte della Pietà de' Poveri del Comune di Prato, facti per li infrascripti Statutarii per autorità del Consiglio Generale et di consenso di M. Podestà di Prato
Sono del 22 ottobre dell'anno 1476, e con questi Capitoli fu la prima volta aperto il Monte di Pietà in Prato alle esortazioni del ferventissimo precone dello Spirito Santo frate Cherubino spoletano della osservantia del divo ordine de' minori, come dice il proemio.
Dopo alcune provvisioni sulla nomina degli Uffiziali segue una riforma che comincia così: L'anno della incarnatione del n.ro Sig.re Y.hu X.po MCCCCLXXXII, indiction. s.da et adi X del mese di febraio. Questi sono capituli, additioni, limitationi et correctioni nuovamente facte pel Comune di Prato per la forma degli ordini desso Comune pel Monte della Pietà de' poveri della Terra di Prato examinato diligentemente dalla Rev.da p. di frate Cherubino spoletano dell'ordine della observantia de' minori d'evangelica doctrina predicatore singul.mo Et da suo parere et consenso fermate et stabilite etc. E quindi: Qui socto sarà scripto la nuova ordinatione del Monte della Pietà della Comunità di Prato facta et ordinata nell'anno del signore 1488, il dì XX del mese d'aprile ecc.
Si ha finalmente una provvisione del Consiglio del Comune, del 14 ottobre 1494, ed una riforma del 9 maggio dell'anno 1494.
Membr., c. 30.
1476 ott. 22 - 1494 mag. 9
4 (39)

Infrascripta sunt ordinamenta, capitula, statuta et reformationes Montis Pauperum etc. Facta edita etc.... sub anno Dom. N. Jesu Christe ab eius salutifera incarnatione MDLXVII, indict. XI, die vero XXXI mensis januarii.
1567 gen. 31
5 (40)
Libro de Capitoli del Monte di Prato
Contiene la nuova compilazione, in volgare, del 30 settembre 1551, la riforma del 1554, un'altra compilazione del 21 luglio 1554 ed una riforma del 27 febbraio 1563
Cart. in fol., c. 47.
1551 set. 30 - 1563 feb. 27
6 (41)
Nuovo Statuto dell'11 gennaio 1571 con diverse addizioni, riforme e lettere dei Conservatori del Dominio Fiorentino, che giungono al 31 agosto 1590
Membr., c. 47.
1571 gen. 11 - 1590 ago. 31
7 (42)
Capitoli del Monte della Pietà della Terra di Prato confermati dalli molto Mag.ci et Ex.ti SS.ri Consiglio et Pratica Sec.ta con il beneplacito di S. Alt. Ser.ma sotto dì 13 di agosto 1571
Copia dello Statuto, contenuto nel codice precedente, approvato dalla Pratica il 13 agosto 1571, e copie di lettere dei Conservatori del Dominio Fiorentino e di atti diversi concernenti il Monte fino all'anno 1583.
Cart. in fol. picc., c. 25.
Nell'Archivio di Stato di Firenze sono le Riforme del 1628 con approvazioni fino al 1696.
1571 gen. 11 - 1583
8 (48)
Eredità di Agnolo Bizzochi
Agnolo Bizzochi, mercante pratese, con testamento del 26 aprile 15491 lasciò il suo avere in scudi 7000 parte ai parenti, parte a chiese e a luoghi pii e fondò una dote e un posto di studio per la giurisprudenza; ma lui morto nacquero tante questioni che la eredità andò in gran parte ai dottori e ai tribunali.
1591 apr. 26
9 (49)
Eredità Calendini
Giov. Battista Calendini, con atto del 16 maggio 1589, fece pagare al Capitolo del Duomo la somma di 800 scudi con l'obbligo di fare un desinare a sei poveri nel giorno di S. Lucia.
1589 mag. 16
10 (54)

- Portate di beni e altre carte riguardanti gli Spedali e il Ceppo, sec. XIV-XVI.
- Rapporto dei deputati sulle spese delle Case pie, 1514.
- Stato dello Spedale del Dolce, 1516 e 1523.
- Stato delle Case pie, 1523.
sec. XIV - sec. XVI
11 (55)

- (Fasc. 6) Registro dei sussidi dati dai Ceppi nel 1787.
(Fasc. 9) Monte di Pietà. Vacchetta dei partiti dei Maestri, 1770-84.
- (Fasc. 2) 1 Libro del legato di Marco Roncioni fatto a pro di due giovani dottori per esercitarsi in Roma, tenuto dal can. Pier Tiberio Novellucci primo camarlingo o depositario eletto dal Capitolo. Dopo il testamento del Roncioni riporta alcune deliberazioni del Capitolo e quindi le spese e le entrate dal 1677 al 1689.
- (Fasc. 13) 2 Casa Pia dei Ceppi e Bettazzi e Cironi. Compra di beni provenienti dal vitalizio dell'abate Francesco Pollini, sec. XVIII.
- (Fasc. 13) 3 Estratto del testamento di Sebastiano Stanghi, con un legato allo Spedale, 1729.
- Comparsa dell'avv. Raffaello Buonamici per la casa allivellata dai Ceppi alla famiglia Bidori, sec. XVIII.
1677 - sec. XVIII
12 (58)
Spoglio delle cartapecore degli Spedali (1142-1591) e della Casa Pia dei Ceppi (1221-1662) che sono nel R. Archivio di Stato di Firenze
1142 - 1662
13 (101)
Spedali. Deliberazioni, 1756-82
Vacchetta delle deliberazioni e partiti degli operai degli Spedali della Misericordia e del Dolce, dal 16 settembre 1756 al 13 luglio 1782.
1756 set. 16 - 1782 lug. 13
14 (103)
Libbro d'Entrata, e Uscita dell'Eredità di Domenico delle Colombe, per la dote annua ad una fanciulla del popolo di Grignano, fondata nel 1756
Registro delle entrate del legato, 1783-90, e atti di conferimento delle doti, 1759-92.
1759 - 1792
15 (104)
Pasco di Tavola. Capitoli e ordini fatti per la Comunità e uomini della villa di Tavola, contado di Prato, per il conferimento delle doti del Pasco di Tavola
Membr.; i capitoli portano la data del 4 gennaio 1585 e le deliberazioni il 17 maggio e 12 agosto 1755.
Maria Domenica Checchucci, non si sa in quale anno, lasciò le sue sostanze agli abitanti del popolo di S. Maria Maddalena di Tavola, e volle che le rendite fossero erogate in sussidi dotali alle fanciulle di detto popolo. Coll'atto del 9 agosto 1577 i beni di detto patrimonio furono venduti al Granduca e incorporati nella tenuta del Poggio a Caiano, depositando il prezzo nel Monte di Pietà di Firenze. Per le successive vicende di questo pio istituto cfr. il Rapporto cit., pag. 118.
1585 gen. 4 - 1755 ago. 12
16-20 (105-109)
Entrata e uscita, 1580-1639; Saldi e deliberazioni, 1640-1779 e 1781-1814; Ragioni e stati di previsione, 1780-1880; Giustificazioni, 1778-1863; Deliberazioni, 1815-1863
1580 - 1880
21-33 (110-122)
Squittini segreti per le doti, 1590-94; Libri delle fanciulle abilitate per le doti, 1686-707; Repertorio delle fedi di età delle fanciulle che si abilitano alle doti ordinarie degli avanzi dei Ceppi, 1687; Obbligazioni per la riscossione delle doti, 1782-91; Registri delle doti pagate, 1539-1775; Libro delle fanciulle estratte per il conseguimento delle doti, 1775-1849
1590 - 1849
34 (123)
Libro delle fanciulle ammesse alle doti benamati e Bartolini, 1781-1882
1781 - 1882
35 (124)
Registro delle fanciulle estratte per il godimento delle doti delle soppresse Compagnie di Prato rimaste a carico del Patrimonio Ecclesiastico, 1785-1814
1785 - 1814
36-56 (125-145)
Registri delle concorrenti alle doti, 1809-64
1809 - 1864
57 (376)
Registro delle concorrenti alle doti Inghirami e Benamati, 1841-68
1841 - 1868
58 (146)
Scuole di Carità di S. Caterina. Rendimenti di conti e saldi
Cartella con i seguenti documenti:
a) Regolamento per il Conservatorio, dell'anno 1786;
b) Carte della Casa Pia dei Ceppi riflettenti l'istituzione delle Scuole di lavoro, 1714-1816;
c) Regolamento della Scuola di lavoro, dell'anno 1816;
d) Nota delle fanciulle delle Scuole di Carità in S. Caterina di Prato premiate nel 1828 con doti in premio dei loro portamenti, e dei progressi fatti nei diversi mestieri;
e) Rendimenti di conti, 1823-26, 1833-44;
f) Lettere dell'Amministrazione delle Scuole di Carità, talune firmate da Gaetano Magnolfi, 1839-1844.
1714 - 1844
59 (147)
Scuole di S. Caterina. Giustificazioni ai saldi degli anni 1831-37
1831 - 1837
60 (148)
Scuole di S. Caterina. Documenti di corredo ai saldi degli anni 1838-44
1838 - 1844
61-76 (149-151, 155-167)
Legato Ramazzotti. Rendiconti e documenti di corredo, 1830-66
1830 - 1866
77 (152)
Libreria Lazzeriniana. Cartella con la copia del testamento di mons. Alessandro Lazzerini, lettere ed altri documenti circa il trasferimento della biblioteca da Roma a Prato, 1836
1836
78-79 (153-154)
Rendimenti di conti del pio legato Lazzerini e documenti di corredo, 1841-66
1841 - 1866
80 (168)
Saldi del legato Benini. Cartella coi rendimenti di conti dal 1867 al 1887 e alcune lettere
1867 - 1887
81 (450)
Libro delle pubbliche limosine della terra e contado di Prato l'anno 1590 e 91 per elemosine di pane distribuite dagli Operai della Carità ai poveri vergognosi
1590 - 1591
81 bis1

Repertorio [MA e OM]
82 (570)
Suppliche e sussidi dei Ceppi
83 (571)
Bilanci del Monte Pio, dal 1783 al 1801
1783 - 1801
841 (404 - II P)
Indice de' libri e scritture che esistono nell'Archivio de' Ceppi di Prato riordinato nell'anno 1758
1758
851 (402 - II P)
Notitia de' libri et scripture delle Case Pie di Prato, 1532
In fine: Inventarium rerum existentium penes Rettores Misericordie 1437 extractum ex originali inventario magno.
1437 - 1532
861 (403 - II P)
Sunto dello stato del Ceppo di Francesco di Marco, 1516
1516
87 (405 - II P)
Regolamento dei Ceppi degli anni 1788 e 1797
1788 - 1797
88 (406 - II P)
Inventario delle masseritie et scripture del Monte della Pietà di Prato, 1576
Con le aggiunte arriva al 1597.
1576 - 1597
89 (407 - II P)
Regolamento del Monte Pio approvato nel 1840, con postille e firma del provveditore avv. Giovacchino Benini
1840
90 (408 - II P)
Regolamento per il Monte Pio della Città di Prato approvato da S. A. I. e R. con veneratissimo rescritto del 13 gennaio 1845
Prato, nella Stamperia Vestri, 1845.
1845
91 (410 - II P)
Regolamento del R. Collegio Cicognini approvato col sovrano veneratissimo rescritto del 17 luglio 1845
1845 lug. 17
92 (615 - II P)
Prospetto di rendite vitalizie e perpetue dovute dalli Spedali di Prato al 1 gennaio 1810
1810
93 (616 - II P)
Stato delle rendite dovute dall'Ospizio dei Ceppi di Prato al 1 gennaio 1810
Stati delle rendite dovute per canoni, livelli e legati a vari enti.
1810
94-97 (692-695 - II P)
Monte di Pietà. Verificazioni di cassa, 1809-12; Bilanci e rendiconti, 1844-65; Enytrata e uscita dei denari del Casson ferrato, 1778-82
1778 - 1882
98 (855 - II P)
Capitoli spettanti ai compratori, sec. XVIII
Ms. montato in cornice (propr. del Monte).
sec. XVIII
99 (856 - II P)
Ordine del Cancelliere del Comune ai Ministri del Monte di non entrare nelle stanze del Monte stesso con lume e fuoco se non in caso di necessità, 1679
Ms. in cornice (propr. del Monte).
1679