Sede: Magliano in Toscana (Grosseto)
Date di esistenza: 1356 ca. - 1783 mar. 17Intestazioni: Comunità di Magliano, Magliano in Toscana (Grosseto), 1356 ca. - 1783 mar. 17
Storia amministrativa:
Magliano fu nel Medioevo possesso dei conti Aldobrandeschi, ed appare
citato per la prima volta in un atto del 1097, in cui è indicato come curtid1. Nel 1108
risulta il primo insediamento incastellato della bassa valle d'Albegna
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2
. Nel 1216 è compreso nella seconda
delle quattro quote in cui è articolato l'elenco dei castelli di pertinenza della
famiglia comitale
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. Siena cominciò ad avervi diritti nel 1221
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, ma i conti, dopo l'attribuzione nel 1274 al ramo di Santa Fiora
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, continuarono a
dominare il castello per tutta la prima metà del Trecento, fino a quando non lo ebbero
sottomesso completamente a Siena che nel 1352 vi fece riedificare il cassero
6
. Al 1356 risalgono invece gli Statuti della
comunità
7
.
Dopo essere stata nel Duecento il centro più importante
della Valle dell'Albegna
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, tra XIV e XV secolo la
comunità fu interessata da un processo di decadimento economico e demografico
protrattosi a lungo, per il quale a poco valsero i provvedimenti mirati al
ripopolamento
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.
Magliano rimase nella sfera senese fino al 1559 quando, in seguito
alla guerra di Siena, Cosimo de' Medici prese possesso di quei territori e li cedette in
feudo a Cornelio Bentivoglio, uomo d'armi che aveva militato a lungo nella Repubblica ed
era creditore per i servizi prestati
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.
Nel 1635 fu ceduto alla famiglia Capponi, conservando il diritto all'amministrazione
della giustizia secondo gli statuti
11
. Il feudo fu nuovamente
concesso con il titolo di marchesato ai Bentivoglio dal granduca Ferdinando II il 24
maggio 1661 e successivamente rinnovato nel 1738 da Francesco Stefano a Luigi
Bentivoglio, che lo mantenne fino alla legge di abolizione dei feudi
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. Una rappresentazione schematica del feudo di Magliano e dei
territori limitrofi di Pereta, Monteano e Manciano risale al 1773; in essa sono
evidenziati il nucleo abitato, gli edifici dove erano esercitate le scarse attività
produttive (due mulini ed una fornace) e le numerose bandite esistenti
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. Un decennio più tardi, il
cartografo granducale Ferdinando Morozzi offri una nuova raffigurazione del feudo
14
.
Il 17 marzo 1783, allorquando Pietro Leopoldo stabilì a 18
il numero delle comunità della Provincia Inferiore Senese, la comunità di Magliano
confluì in quella di Pereta
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, a sua volta soppressa con motuproprio del 27 ottobre
1787 e compresa in quella limitrofa di Scansano
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, di cui sia Magliano che Pereta fecero parte fino all'annessione
della Toscana all'Impero francese, avvenuta nel 1808, ed alla conseguente ripartizione
amministrativa del territorio in mairies
17
.
Soggetti produttori collegati:
Comunità di Pereta, Magliano in Toscana (Grosseto),
sec. XV - 1787 ott. 27
(successore)
Complessi archivistici prodotti:
Comunità di Magliano, 1492 -
1783
(fondo, conservato in Comune di Magliano in Toscana. Archivio storico)